L’ultimo studio di Selectra mostra che solo il 36% dei fornitori luce e il 28% per il gas propone offerte a prezzo fisso. Scopriamo insieme tutti i dettagli.
La maggior parte dei fornitori ritira le offerte a prezzo fisso per luce e gas
Le bollette record di luce e gas stanno spingendo sempre più consumatori a valutare offerte alternative sul Mercato Libero. Se nel mercato di Maggior Tutela il prezzo cambia ogni tre mesi, nel Mercato Libero il fornitore stabilisce il suo prezzo e permette agli utenti di scegliere tra offerte a prezzo indicizzato o fisso.
Le offerte a prezzo preciso, a differenza di quelle a prezzo indicizzato, sono bloccate per un preciso periodo di tempo, che può variare dai 12 ai 36 mesi. Questo significa che l’utente è coperto da eventuali rincari dei prezzi.
Coloro che avevano attivato questo tipo di offerta nell’ultimo anno, infatti, non hanno subito aumenti in bolletta dovuti alla crisi energetica. Tuttavia, le opportunità per i consumatori di scegliere un’offerta a prezzo fisso in questo momento stanno diminuendo.
A lanciare l’allarme è Selectra, il servizio gratuito che confronta le offerte di luce, gas e internet. Il servizio ha analizzato l’andamento del numero di offerte a prezzo fisso nel Mercato Libero nel corso del primo trimestre 2022.
A gennaio 2022, le offerte a prezzo fisso per la luce rappresentavano il 69% di quelle disponibili sul mercato. A fine marzo, invece, la percentuale è scesa al 53% del totale: sono infatti diminuiti drasticamente i fornitori che propongono prezzi fissi.
Un anno fa le offerte a prezzo bloccato erano infatti presenti nel portafoglio di quasi tutti i fornitori; a gennaio del 2022 sono invece passati all’84% ed ora vengono offerte solo dal 36% dei maggiori fornitori.
Una sorte simile tocca anche le offerte a prezzo fisso del gas. Ad inizio anno rappresentavano il 66% delle offerte sul Mercato Libero ma ora non arrivano neanche alla metà (48%).
Cosa significa offerta a prezzo indicizzato?
Nelle offerte con prezzo indicizzato, o anche “variabile“, il prezzo della materia prima in bolletta si modifica mensilmente in base alle oscillazioni del mercato. In particolare al costo d’acquisto dell’energia elettrica e del gas sui mercati all’ingrosso.
Il prezzo variabile è spesso legato all’andamento della borsa elettrica italiana e quindi del PUN (Prezzo Unico Nazionale) e al mercato del gas, dove sono presenti diversi indicatori di riferimento, come il PSV italiano (Punto di Scambio Virtuale) o il TTF (Title Transfer Facility), l’indice del mercato di scambio olandese più rappresentativo in Europa.
L’offerta con prezzo variabile diventa quindi vantaggiosa soprattutto nel momento in cui ci sono cali di prezzi dell’energia e gas. Si tratta di una soluzione che si rivolge, in particolar modo, agli utenti consapevoli delle oscillazioni di mercato e che sono pronti a repentini cambiamenti in fatto di fornitori e offerte.