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Casa 500 e Pista 500, museo e giardino pensile sul tetto di Torino

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Casa 500 copertina

Al lancio della Nuova FIAT 500 elettrica, a marzo dell’anno scorso, vi avevamo parlato di due bellissimi progetti in arrivo nel 2021, Casa 500 e Pista 500. L’idea della Casa torinese era di realizzare sulla pista sul tetto del Lingotto, storica fabbrica del brand a Torino, un luogo fruibile per tutti i cittadini. Oggi, in corrispondenza del lancio della gamma FIAT (500)RED di cui vi parleremo presto nel dettaglio, FIAT presenta ufficialmente Casa 500 e Pista 500. Si tratta, rispettivamente, del il primo museo dedicato al Cinquino e del giardino pensile più grande d’Europa. Curiosi di conoscere queste due nuove attrazioni della città sabauda?

La storia del del Lingotto, e della sua pista gioiello (poco sfruttato) in mezzo alla città

Per capire l’importanza di questo luogo per FIAT e per la 500, facciamo un passo indietro lungo quasi 100 anni al 1923, quando fu inaugurata la nuova fabbrica della Casa torinese, il Lingotto. Realizzato sui ruderi di un podere dei nobili Robilant, contrariamente a quanto si possa pensare lo stabilimento del Lingotto non prese il nome dalla sua forma squadrata tipica del Ventennio, influenzata dal razionalismo delle grandi opere di quell’epoca. La zona su cui è stato eretto il Lingotto era infatti già nota come Lingotto fin dal 1600, quando i nobili Lingotto erano i signori della vicina cittadina di Moncalieri.

Furono necessari quasi 20 anni di lavori, iniziati nel 1916 e finiti solo nel 1930, nonostante l’inaugurazione ufficiale avvenne 7 anni prima dell’inizio della produzione. Dopo tutta quest’attesa, però, il Lingotto prese la sua forma ancora oggi conservata. Nonostante si tratti di una fabbrica nata oltre 100 anni fa, la costruzione e lo sfruttamento degli spazi erano molto moderni. L’ambiente di lavoro era illuminato con la luce naturale grazie ad enormi finestre, e la produzione era in serie, di stampo taylorista.

Il corpo del Lingotto era formato da due strutture parallele, unite alle estremità da due rampe elicoidali. Queste, alte quanto l’intera struttura, permettevano alle automobili di spostarsi dal primo piano fino all’ultimo senza bisogno di ascensori o montacarichi. In cima, poi, si trova la celebre pista di collaudo sul tetto. Formata da due rettilinei con due curve paraboliche, permetteva alle automobili appena prodotte di essere collaudate immediatamente, con la sopraelevata che permetteva una percorrenza di 90 km/h.

L’abbandono della produzione e la riqualificazione a Centro Commerciale

Durante la Seconda Guerra Mondiale, il Lingotto fu pesantemente danneggiato, e per diversi anni si concentrò sulla produzione di frigoriferi e lavatrici a marchio FIAT, richiestissime nel periodo del Boom economico. Dopo un periodo di riassestamento, però, FIAT produsse centinaia di migliaia di modelli al Lingotto, compresa proprio la mitica 500 del 1957. Affiancata e superata dalla nuovissima fabbrica di Mirafiori, però, il Lingotto chiuse i battenti nel 1982, tre anni dopo aver iniziato la produzione della prima serie della nuova Lancia Delta.

Da quel 1982, per qualche anno il Lingotto cadde in un triste declino e disuso. Dopo alcuni progetti di riqualificazione, per cui fu interpellato anche il celebre architetto Renzo Piano, solo dopo 5 anni, nel 1987, il Lingotto tornò a nuova vita. Il progetto di riqualificazione puntò sulla creazione di un edificio dal tripice utilizzo. Una parte del Lingotto fu destinato all’utilizzo commerciale; una seconda parte all’utilizzo abitativo; la terza, invece, puntò sulla cultura, con la creazione di mostre e musei.

Il primo pezzo ad andare al suo posto fu il Centro Commerciale, l’8-Gallery, aperto nel 1987. Poi arrivarono alcuni Hotel, un nuovissimo Centro Congressi, e, più tardi, il Cinema, la Pinacoteca Gianni e Marella Agnelli, una residenza per studenti e una sede distaccata del Politecnico di Torino. In più, la ex palazzina per le presse diventò il centro fieristico Lingotto Fiere, ancora oggi sfruttato per eventi come Automotoretrò o il Salone del Libro. Nell’ultimo anno, infine, il nuovo Lingotto si è concesso un lifting, che ha cambiato completamente la zona commerciale, ora ribattezzata Centro Commerciale Lingotto, senza contare le novità sul tetto.

Casa 500, il nuovo museo dedicato al Cinquino

Se il resto del Lingotto è tornato ad una nuova vita negli ultimi 30 anni, il tetto e la pista sopraelevata hanno fatto più fatica a rinascere. Sulla sommità del Centro Congressi è stata realizzata nel 1994 la Bolla. Realizzata da Renzo Piano, è una esclusiva sala congressi da pochissimi posti, dotata persino di un eliporto. Insieme alla Bolla, sul tetto hanno tentato la fortuna alcune attività, senza però riuscire a far rivivere questo luogo magico.

Almeno fino ad oggi. Dopo 40 anni dall’abbandono, infatti, è tornato proprio chi ha reso questo luogo speciale, FIAT. La Casa torinese, ora parte di Stellantis, ha deciso di riqualificare e rendere la sopraelevata del Lingotto un luogo unico al mondo. Come? Creando due luoghi che si candidano a diventare una tappa obbligata per chi passa da Torino: Casa 500 e Pista 500. Partiamo dal primo luogo, ovvero il museo dedicato al mitico Cinquino, Casa 500.

Si tratta di uno spazio espositivo da 700 m3 realizzato all’interno della Pinacoteca Gianni e Marella Agnelli. FIAT non ha però voluto realizzare un classico museo d’auto dedicato al Cinquino. In Casa 500 infatti il modello più famoso d’Italia è legato a doppio filo con la storia d’Italia passata per le sue tre generazioni. Dal 1957, con la Nuova 500 a dare la spinta decisiva per il Boom Economico, e l’analisi della storia di 500 legata a quella d’Italia attraverso 63 anni di storia. C’è spazio per il Made In Italy e per il Boom Economico. Ci sarà una zona dedicata al rilancio del Lingotto, da luogo inaccessibile a luogo sociale, alla rivoluzione della 500 nel 2007. Alla fine, poi, ci sarà spazio per uno sguardo al futuro. Un futuro più rispettoso, più pulito e più etico, rappresentato perfettamente dalla terza generazione di 500, completamente elettrica.

Pista 500, da circuito di prova a giardino: oltre 40.000 specie di piante godibili da chiunque

Ma la vera star del nuovo Lingotto non è solo il museo, ma anche e soprattutto la riqualificazione di un patrimonio mondiale: la pista. Ormai in quasi totale stato di disuso, sfruttata solo per sporadiche presentazioni di automobili o per eventi speciali, oggi la sopraelevata trova la sua strada. La Pista 500 si discosta però leggermente dal mondo dei motori, per abbracciare quello della sostenibilità e per ricollegarsi alla città in cui si trova, Torino. Per chi non lo sapesse, infatti, la città di Torino è la città più verde d’Italia, e trova posto persino nella top 15 mondiale. Nel capoluogo piemontese sono presenti infatti 51 parchi, di cui ben 12 di grandissime dimensioni, e oltre 400 tra piccoli parchi e giardini.

A questi parchi si aggiunge il 52esimo, forse il più speciale di tutti. Il tracciato sopraelevato rimane, e sarà utilizzabile esclusivamente da veicoli elettrici, biciclette e monopattini, ma ora ha cambiato fisionomia. La star del tetto però diventa la natura. Opera dell’architetto Benedetto Camerana, il giardino si sviluppa in 28 isole per 7.000 m2 lungo tutti gli 1,2 km della pista, e ospita ben 40.000 specie di piante. Ma non sarà neanche un semplice giardino. La pista infatti rimane aperta a chi vuole correre o andare in bicicletta, e ci saranno diverse zone tematiche al suo interno. Dalla zona perfetta per lo yoga a quella per la meditazione, la pista per la corsa e l’area fitness, per stare in forma nel giardino pensile più alto d’Europa.

“Un giardino aperto a tutti i Torinesi”

Non mancano poi delle infografiche per conoscere la storia della città di Torino e i suoi monumenti, una mostra di 9 sculture dei massimi scultori del Novecento. Ci sarà poi un percorso diviso in 5 tappe per conoscere tutte le specie botaniche autoctone. Andremo presto a vedere dal vivo e a conoscere il giardino di Pista 500, che si preannuncia un luogo speciale per ogni Torinese. Per FIAT quindi l’obiettivo non è stato e non sarà vendere più 500 con questo progetto, ma fare qualcosa per Torino. “La Pista 500 è il più grande giardino pensile d’Europa e la decisione di realizzarlo sul tetto di una fabbrica di inizio ‘900 ha un valore fortemente simbolico per noi” spiega il CEO FIAT, Olivier Francois.

Il Lingotto è un luogo che un centinaio di anni fa era fonte d’inquinamento per antonomasia e una pista all’epoca segreta e inaccessibile, diventano oggi un giardino aperto a tutti gli abitanti di Torino. Tutto questo mette in evidenza il fatto che il nostro obiettivo non è solo promuovere le auto. Il nostro nuovo corso prevede anche cura e attenzione per il clima, la comunità, la cultura.

Quando apriranno al pubblico Casa 500 e Pista 500?

Da torinese, sono curiosissimo di conoscere questa nuova faccia di un luogo che per la città è sempre stato centrale come il Lingotto. Passato già dal periodo industriale al suo ruolo come centro nevralgico per la socialità della città e dell’intera provincia, il Lingotto con Casa 500 e Pista 500 può diventare un vero riferimento per chi cerca, nella frenesia del Capoluogo, un posto tranquillo e isolato a 30 metri dalla strada.

Per tutti i torinesi e non che vogliono conoscere il nuovo volto della sopraelevata del Lingotto, l’ingresso sarà libero ed aperto a tutti. Nessun luogo dedicato solo a eventi, nessun invito speciale. Sia il museo che il giardino 500 saranno aperti a tutti coloro che vorranno esplorarli da vicino. Curiosi di vedere cosa hanno in serbo Casa 500 e Pista 500? Nei prossimi giorni andremo a fare un giro nel nuovo polmoncino verde, per vedere cosa può regalare alla bellissima Torino.

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