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L’Europa sembra meno ostile a TikTok rispetto agli USA

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Il CEO di TikTok Shou Zi Chew ha incontrato alcuni alti funzionari in Europa, dove il social media cinese si aspetta di trovare meno resistenze rispetto a quanto visto negli Stati Uniti. Anche se le norme per la moderazione dei contenuti approvate dal Parlamento Europeo potrebbe avere un impatto sul business di TikTok.

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Il CEO di TikTok in Europa, che sembra meno ostile degli USA

Nell’ultimo mese, TikTok ha subito diversi contraccolpi da parte della politica americana. Dal Governo del Kansas alle università, passando per il governo federale e la Camera dei Rappresentati (che sta litigando per ogni provvedimento, tranne questo): tantissime istituzioni hanno bannato TikTok dagli smartphone. Tutte decisioni arrivate dopo il licenziamento di quattro dipendenti, che avrebbero usato l’app per tracciare dei giornalisti americani.

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L’Europa, invece, sebbene sia molto più rigida sulle aziende Big Tech come Google, Apple, Facebook, Amazon e Microsoft, non ha commentato in maniera ufficiale la vicenda. L’Italia ha in passato impedito di raccogliere dati dei minori sull’app e più di recente ha iniziato a investigare la società madre ByteDance dopo quanto successo in America. Ma dal punto di vista comunitario, nessuna forte presa di posizione.

Con Chew in tour europeo per incontrare i principali ufficiali dell’Unione (che Bloomberg definisce una “offensiva per affascinare”), sembra che l’Europa continuerà a essere più permissiva con l’app rispetto agli USA.

TikTok risulta molto utilizzata dai Millennials e soprattutto dalla Gen Z, che non vorrebbero restrizioni per l’app. Ma più che corteggiare i giovani elettori, la posizione più morbida dell’Europa su TikTok rispetto agli USA riflette la posizione sulla Cina e le sue aziende in generale. Gli Stati Uniti hanno da tempo un confronto diretto con le aziende tecnologiche di Pechino, che invece in Europa hanno successo.

Scegliere da che parte stare

Tuttavia, l’UE potrebbe presto trovarsi costretta a scegliere una parte in un conflitto economico sempre più caldo. Il membro della commissione sulle comunicazioni USA, Brendan Carr, ha di recente detto che: “è importante che Bruxelles prenda rapide azioni per proteggere i consumatori”.

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Alcuni membri del Parlamento Europeo come Margrethe Vestager hanno sollevato la questione della sorveglianza dei giornalisti con Chew. Ma dall’altra parte dell’Atlantico si preme per decisioni più rigide. Quest’anno potrebbe cambiare i rapporti dell’UE con TikTok: vi terremo aggiornati.

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