Nell’antico west c’erano i cacciatori di taglie. Nel 2023 una nuova professione lavorativa si staglia all’orizzonte: i cacciatori di bug su ChatGPT. Purtroppo però, a causa del blocco del chatbot in Italia, difficilmente sarà possibile guadagnare dal Belpaese.
OpenAI, azienda che ha creato il popolare chatbot basato su intelligenza artificiale, ha annunciato un programma di bug bountry. L’azienda pagherà gli utenti che riscontreranno e segnaleranno le problematiche relative a ChatGPT.
ChatGPT: il programma per cacciatori di bug di OpenAI
Attraverso una campagna ufficiale su Bugcrowd, OpenAI ha reso noto che offrirà premi in denaro per gli utenti che segnaleranno i bug. Le ricompense variano a seconda della gravità del bug riscontrato, e vanno da un minimo di 200$ ad un massimo di 20.000$.
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Ricordiamo che ChatGPT, per quanto una tecnologia assolutamente affascinante e avanzata, è anche ricca di problematiche. Lo scorso mese un grave bug di sicurezza ha portato alcuni utenti a visualizzare la cronologia chat di altri utilizzatori. Per motivazioni analoghe, e per più ampie problematiche in termini di sicurezza, ChatGPT è stato momentaneamente bloccato in Italia.
Anche dal punto di vista contenutistico il chatbot presenta numerose lacune. Noi di TechPrincess, prima del bug, ci siamo imbattuti in un episodio delirante. Abbiamo infatti provato ad utilizzare il chatbot per racimolare informazioni su un dato argomento, ricevendo risposte assolutamente inesatte. Nel caso specifico avevamo provato a servirci di ChatGPT per ottenere informazioni sulla canzone Disperato Erotico Stomp di Lucio Dalla (in quanto stavamo preparando un nuovo episodio della nostra rubrica dedicata alle canzoni). La risposta che ci ha fornito il chatbot ci ha allarmato, in quanto totalmente inesatta. Richiesto di informazioni sul brano, ChatGPT ci ha risposto che la canzone è stata scritta e interpretata da Cristiano Malgioglio. Nozione assolutamente falsa.
“Comprendiamo che possono emergere vulnerabilità e difetti. Crediamo che la trasparenza e la collaborazione siano fondamentali per affrontare questa realtà. Ecco perché stiamo invitando la comunità globale di ricercatori sulla sicurezza, hacker etici e appassionati di tecnologia ad aiutarci a identificare e affrontare le vulnerabilità nei nostri sistemi“, ha scritto OpenAI nel proprio blog.
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