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Il papà di Clash of Clans finisce in tribunale per violazione di brevetti

Lo sviluppatore mobile giapponese Gree ha vinto una causa contro la software house Supercell per 8,5 milioni di dollari. La giuria del Texas ha rilevato che lo sviluppatore della popolare App Clash of Clans ha violato ben quattro brevetti.

Il papà di Clash of Clans finisce nei guai

SuperCell è stato preso di mira dallo studio Giapponese già da un paio d’anni. L’aziende sostiene che alcuni dei suoi giochi, come Clash of Clans, Clash Royale e Brawl Stars, violano diversi brevetti che l’azienda giapponese detiene negli Stati Uniti. La causa ha avuto inizio nel 2017, ma quel caso è stato archiviato nel 2019 dopo che un giudice federale ha stabilito che il brevetto dell’azienda per ottenere le informazioni di accesso non era valido.

I cinque brevetti di Gree, proteggevano:

Developer: Supercell
Price: Free+

Supercell è colpevole

Supercell ha negato di utilizzare qualsiasi tecnologia sopracitata all’interno dei suoi giochi e ha affermato che i brevetti non erano validi. Questo non è bastato come difesa che non è riuscita a convincere la giuria che ha dichiarato Supercell colpevole. L’azienda dovrà ora pagare un risarcimenti di 8,5 milioni di dollari. Una cifra molto alta che tuttavia è di molto inferiore al risarcimento chiesto da Gree.

È però che la giuria ha ritenuto intenzionale la violazione del brevetto e che per questo motivo, il giudice del tribunale distrettuale, Rodney Gilstrap, potrebbe decidere di aumentare il risarcimento fino a tre volte quello attuale.

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