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Coronavirus e Cospirazione: i cybercriminali sfruttano le nostre debolezze

Coronavirus e Cospirazione vanno a braccetto ultimamente: il Coronavirus che si diffonde e diffonde il panico del contagio dà adito a teorie cospirazionistiche (alcune inventate) sfruttate dai cybercriminali per manipolare gli utenti.

Coronavirus e Cospirazione: non siamo dentro X-Files

I ricercatori Proofpoint (link in inglese) stanno monitorando l’epidemia di Coronavirus, ma in chiave diversa, per individuare eventuali attività informatiche pericolose.

Una su tutti è la notizia diffusa secondo cui sarebbero state trovate cure non diffuse e un’altra consisterebbe in alcune campagne che sfruttano fonti sanitarie per manipolare l’utenza.

In questi attacchi, i criminali informatici hanno incluso malware come Emotet, lo stealer AZORult, il keylogger AgentTesla e NanoCore RAT che sono in grado di rubare un cospicuo numero di informazioni personali, finanziarie comprese.

Anche le credenziali di accesso ad alcuni servizi sono state rubate usando falsi siti di Office 365, Adobe e DocuSign.

Le tipologie di attacchi aumentano

Si ha già notizia di attacchi legati al Coronavirus focalizzati sui problemi economici derivanti dall’epidemia: impatto sull’import/export, produzione ecc.

Ma adesso sono prese di mira anche aziende del settore edile, energia, education, industriale, sanitario, vendita al dettaglio e trasporto.

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