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Cosa guardare su Netflix | Settembre 2018

Le scuole sono ricominciate, il lavoro è tornato più pesante di sempre e gli esami universitari ci fanno perdere le staffe; oltretutto il caldo non ha intenzione di andarsene. Per questi motivi è bene ritagliarsi del tempo per rilassarsi e scoprire cosa ha scelto Tech Princess per la solita (e meravigliosa) rubrica mensile su Netflix!

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Un salto nel passato con Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey

Vi avverto fin da subito, non fatevi ingannare dalla lunghezza e dalla stranezza del titolo: se è stato scelto c’è un motivo, no? Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey è un film diretto da Mike Newell con Lily James, Michiel Huisman e Penelope Wilton: la pellicola è stata distribuita nelle sale cinematografiche statunitensi il 20 aprile 2018 ed è stato aggiunto al catalogo Netflix il 10 agosto. Si tratta di un adattamento cinematografico del romanzo scritto da Mary Ann Shaffer e Annie Barrows (The Guernsey Literary and Potato Peel Pie Society) e racconta la storia di Juliet Ashton, una scrittrice londinese diventata famosa grazie ai suoi saggi comici che hanno colorato le giornate delle persone durante gli anni oscuri della seconda guerra mondiale.

Credeteci o no ma ciò che mi ha spinta a guardare questo film è stato proprio il titolo. A primo impatto mi è sembrato un po’ banale, anche se si trovava in netto contrasto con la trama, intrigante ed affascinante: quindi mi sono detta “vediamolo”. Ovviamente ho fatto un’ottima scelta (modestia, portami via). L‘aura di romanticismo è pressoché ovvia e ricordate, miei cari lettori, un po’ di romanticismo fa sempre bene: però, nonostante si percepisca molto questo elemento unito al terrore della guerra, i veri protagonisti di questa pellicola sono i libri, il piacere di leggere e il desiderio di andare avanti. La storia scorre senza alcun intoppo, è limpida e ben fatta. Il club che viene menzionato nel titolo e che sta alla base della pellicola, è un mezzo per poter fuggire dalla guerra, il luogo in cui rifugiarsi e stare bene.

La fotografia è un altro punto a favore del film: le location trasudano bellezza da ogni angolo, incantano lo spettatore e le inquadrature lo trasportano all’interno della storia. Vi avverto, vi perderete con facilità nei boschi e l’atmosfera che emana Guernsey. Il club del libro è un film diverso da quelli che vi ho consigliato nei mesi precedenti: nonostante ci sia di mezzo la guerra che non è mai un ottimo argomento, si respira un’atmosfera retrò eccezionale, a partire dai vestiti fino agli oggetti di scena come le stupende macchine vintage che vengono mostrate. E’ più lungo dei film precedenti, sì, ma la storia sarà in grado di catturare fin da subito la vostra attenzione e il tempo passerà in men che non si dica.

Dall’India con furore: Ghoul

Questo mese vince il primo posto una serie tv che ha superato le mie aspettative. Sono abituata a guardare serie tv con un minimo di 10 episodi da 40 minuti, il solito insomma: a volte di più, ma mai di meno. La serie che ha rivoluzionato la mia “routine di durata” è Ghoul, miniserie composta da 3 episodi (45 minuti circa) prodotta in India e distribuita su Netflix a partire dal 24 Agosto. La mitologia esoterica araba è la protagonista di questa storia, in particolare il demone “Ghul”, un mostro appartenente al folclore musulmano che, una volta invocato, divora i suoi nemici e assume le loro sembianze.

L’India è ormai vittima delle forze militari e a causa del Governo in vigore, il popolo non può istruirsi né dare sfogo ai suoi pensieri. Nida Rahim è una cadetta dell’esercito ed è specializzata in interrogatori: in seguito ad una ribellione, viene inviata in una base segreta per estorcere informazioni ad Ali Saeed, il capo della ribellione. Purtroppo, però, l’impresa sarà tutto fuorché semplice perché di fronte a lei non troverà un semplice uomo, ma qualcosa di più terrificante.

Il tema horror che si riesce ad intuire dal trailer è ciò che mi ha spinta a guardarla: è raro che i film targati “horror” riescano, in qualche modo, a trasmettermi angoscia quindi ero curiosa di sapere se questa serie tv fosse all’altezza delle mie aspettative. La risposta è .

Ciò che ho subito apprezzato è stata, come al solito, la fotografia. Lo scenario mostra alla perfezione l’ambiente ostile e sudicio in cui i militari sono costretti a vivere: è tutto oscuro, con qualche luce “squarciante” che rende l’ambiente ancora più malmesso e privo di vita. Purtroppo, a causa del mancato comparto musicale, alcune scene risultano piatte ma questo non blocca la storia, che si fa sempre più interessante e viva: ricordiamoci che gli episodi sono solamente 3 e non è semplice risultare accattivanti fin da subito. Infatti l’inizio del primo episodio potrà risultare lento e noioso, ma diffidate delle apparenze e continuate la visione perché di certo non mancheranno i colpi di scena e l’alone di mistero che aumenterà sempre di più.

Ghoul è una serie tv interessante e la fine di ogni episodio ci spinge a continuare: è quasi un peccato che l’abbiano sviluppata in così pochi episodi ma la storia funziona e questo va più che bene. E’ perfetta da vedere durante il weekend, possibilmente su un letto morbido e con le finestre chiuse; adatta, in particolare, per coloro che non amano perdersi dietro a troppi episodi.

Disincanto e le avventure della principessa Bean

Questo mese Netflix ha deciso di lasciarci a secco per quanto riguarda la sezione Anime, però ho trovato la soluzione adatta a voi: una serie d’animazione che sicuramente vi piacerà molto. Disincanto è una serie animata creata da Matt Groening, conosciuto per I Simpson e Futurama, distribuita su Netflix il 17 Agosto 2018. La serie segue le vicende di Bean, una principessa diversa dalle altre, che non ha intenzione di accettare i matrimoni combinati ordinati da suo padre e che vuole solamente bere, bere e bere! Vive nel regno di Dreamland assieme ai suoi amici più cari: Elfo e il suo demone, Luci.

La serie è ben realizzata, caratterizzata da colori accesi e protagonisti interessanti, che sanno come far breccia nel cuore degli spettatori. La trama è buona e con il passare degli episodi colpi di scena e misteri vengono a galla, rendendo le ultime puntate estremamente intriganti. L’umorismo è la chiave di Disincanto, seppure con alcune limitazioni in alcune parti: nonostante ciò è in grado di strappare una risata e far passare una mezz’ora piacevole a chiunque lo stia guardando. Non sarà all’altezza de I Simpson o altre serie animate, ma è un prodotto ben sviluppato e che, con la seconda stagione, potrebbe esplodere in qualcosa di eccezionale. Perché la consiglio? Perché riuscirà, senza ombra di dubbio, a farvi passare un pomeriggio piacevole e tranquillo.

Anche oggi siamo giunti al termine della nostra rubrica, ma non buttatevi giù! Netflix ha in serbo numerose novità e noi saremo pronte a svelarvele tutte: ovviamente quelle più interessanti!

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