La crisi dei chip, che sta rendendo più complicato procurarsi hardware per costruire PC, laptop e smartphone, continua. Le fonderie che lavorano i semiconduttori necessari per la produzione hanno espanso le proprie capacità nel 2021, ma con ogni probabilità potranno diventare davvero operative solo l’anno prossimo. Ma i dati di TrendForce indicano che alcuni tempi di attesa stanno calando e che i produttori di PC aumentano le spedizioni.
La crisi dei chip continua ma i tempi di attesa scendono
Secondo i dati di TrendForce, da novembre 2021 la crisi dei chip sembra essersi alleviata. Questo ha permesso ai produttori di PC nel quarto trimestre dell’anno scorso di aumentare la produzione. Infatti sembra che la produzione di chip per il power management, per il WiFi, per gli ingressi USB-C sta migliorando. Mentre restano piuttosto alti i tempi di attesa per i controller degli SSD con interfaccia PCIe 3.0 e le componenti per la produzione dei processori Intel di dodicesima generazione, annunciati da poco.
Solitamente le vendite PC calano nel primo trimestre dell’anno (dopo gli acquisti natalizi del trimestre precedente). Ma secondo TrendForce dovrebbero scendere solo del 5,1% rispetto a fine 2021, meno di quanto ci si poteva aspettare. Quindi anche se la situazione non è rosea per l’inizio di questo 2022, è migliore del previsto.
Tuttavia, la situazione non è altrettanto in miglioramento in altri settori. Per esempio c’è grande carenza per i controller dei touchscreen, essenziali per smartphone e tablet. I SoC per gestire il 4G sono in ritardo di 30-40 settimane per chi costruisce telefoni. Questo dovrebbe ridurre le vendite del 13% nel primo trimestre di quest’anno.
Soppesando tutti questi diversi dati, TrendForce arriva alla conclusione che la crisi dei chip si sta riequilibrando, seppur lentamente. Ma resta vero il motivo principale del problema: il fatto che la distribuzione delle risorse lungo la supply chain non è ben ripartita. Questo crea colli di bottiglia che possono rallentare la consegna di PC, smartphone e moltissimi altri prodotti di settimane.
Manca ancora molto per uscire dal tunnel. Ma da qualche parte, sembra di iniziare a intravedere uno spiraglio di luce.
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