Il 7 settembre ricorre il compleanno di Dario Argento. Un uomo di grande talento, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico di fama internazionale. Il cineasta si è guadagnato il titolo di Maestro del brivido, avendo dedicato al cinema horror e thriller quasi tutta la propria produzione. Originalità e sorpresa sono le caratteristiche che hanno reso celebri i suoi lavori. Un’estetica e un’immaginazione uniche, lo hanno portato a creare capolavori che rimangono sempre attuali nel tempo. Fin dagli esordi Dario Argento sublima nelle sue opere le proprie paure, concentrandosi sui meccanismi della suspense e del terrore, in particolare nei primi film, capostipiti del giallo all’italiana.
I capolavori di Dario Argento
Vincitore di un David Speciale, Dario Argento ha prodotto alcuni dei film horror e thriller che hanno fatto scuola alle generazioni successive. Tra i suoi lavori più noti la Trilogia degli animali, composta dai film L’uccello dalle piume di cristallo, del 1970, Il gatto a nove code e 4 mosche di velluto grigio, entrambi del 1971; Profondo rosso del 1975 e la trilogia de Le tre madri, che comprende Suspiria, del 1977, Inferno, del 1980, e La terza madre, del 2007. Con effetti speciale e temi che lo hanno reso un regista d’avanguardia.
Trilogia degli animali di Dario Argento
Il primo dei tre capitoli è L’uccello dalle piume di Cristallo. In questa pellicola, un giovane scrittore americano, alla vigilia della sua partenza da Roma per gli Stati Uniti, assiste al ferimento di una donna, accoltellata da una figura misteriosa. Lo scrittore si trova coinvolto nella ricerca di un serial killer. Niente spoiler sul finale: potete vedere questo film su Amazon Prime Video.
Nella trilogia, segue Il gatto a nove code. La trama narra di un tentativo di furto presso l’Istituto Terzi, dove si stanno svolgendo esperimenti segreti nel campo della genetica, e la morte del dottor Calabresi, un ricercatore dell’Istituto, mettono contemporaneamente in azione il commissario Spini, il giornalista Carlo Giordani e Franco Ardò, un cieco appassionato di enigmistica. Se volete sapere come finisce, trovate Il gatto a nove code su Amazon Prime video.
Infine, 4 mosche di velluto grigio. Il protagonista, Roberto Tobias è il batterista in un band rock. Pedinato da alcuni giorni da un misterioso individuo con impermeabile scuro, una sera decide di affrontare il proprio persecutore. Il tutto sfocia nell’accidentale morte dello stalker. L’omicidio viene fotografato da una persona, con il volto nascosto da una maschera dalle sembianze infantili, che da quel momento comincia a perseguitarlo. Il film è disponibile su NOW.
Profondo rosso di Dario Argento
L’opera segna, all’interno del percorso artistico del regista, il passaggio tra la fase thriller, incominciata nel 1970 con L’uccello dalle piume. Nel film Mark, un pianista jazz inglese, assiste all’omicidio della sua vicina di casa. Il ragazzo decide di iniziare a indagare per scovare l’assassino, ma presto si accorge che tutte le persone in grado di aiutarlo a risolvere il mistero vengono uccise. Film di incredibile successo che svoltò la carriera di Dario Argento. La pellicola in Italia incassò 3 miliardi e 700 milioni di lire dell’epoca, piazzandosi così al 10º posto nella classifica dei film di maggior incasso della stagione cinematografica 1974-75.
Le tre madri
Le tre madri è una trilogia cinematografica cui ciascun film tratta di una delle “Madri”: Mater Suspiriorum, Mater Tenebrarum e Mater Lacrimarum. Una triade di antiche e malvagie streghe che coi loro poteri possono manipolare gli eventi del mondo su scala globale.
Il primo dei tre film è Suspiria, che apre il periodo horror di Dario Argento. É la vicenda di una ragazza americana si trasferisce in Germania, per studiare danza in un’accademia di Friburgo. Fin dal suo arrivo qualcosa non va: una delle ballerine è misteriosamente morta. Indagando scoprirà che la scuola è teatro di una serie di efferati delitti, commessi da una congrega di streghe. Il film è disponibile su Netflix, Amazon Prime Video e RaiPlay.
Con il secondo capitolo, Inferno, Dario Argento dichiarò di aver tratto ispirazione da una frase del libro Suspiria De Profundis di Thomas De Quincey. Il film inizia quando Rose Elliot, una giovane poetessa newyorkese, acquista un antico libro intitolato Le Tre Madri in cui l’autore racconta del suo incontro con tre divinità infernali per le quali ha costruito le rispettive dimore in Europa e a New York. Rose capisce di risiedere proprio in quest’ultima, così decide di seguire le indicazioni del testo e scendere nel sotterraneo del palazzo alla ricerca di una presunta Seconda Chiave… Il finale vi aspetta su NOW.
L’ultimo capitolo, La terza madre ha come protagonista Asia Argento, figlia del regista Dario. Prodotto nel 2007, con una certa distanza temporale rispetto ai primi capitoli, rimane uno dei film horror più apprezzati di Argento. In questa pellicola, un’antica urna incatenata ad una bara viene rinvenuta per caso e dissotterrata da alcuni operai lungo la strada che limita il cimitero di Viterbo. L’urna contiene un’antichissima tunica e alcuni oggetti appartenenti a Mater Lacrimarum, la Terza Madre. La scoperta porta con sè una serie di violenze. La terza madre è disponibile su Infinity.
Durante il Toronto International Film Festival del 2007, Argento dichiarò che non aveva escluso la possibilità di girare in futuro un quarto film che riguardi le Tre Madri.
L’omaggio a Suspira
Nel 2017, Luca Guadagnino girò un omaggio di Suspiria. Guadagnino ha dichiarato che Suspiria non è esplicitamente un remake del film di Argento, bensì un omaggio alla “potente emozione” da lui provata quando vide il film originale. La colonna sonora è stata composta da Thom Yorke, leader del gruppo Radiohead. Uscito nelle sale italiane il 1º gennaio 2019. Il film, una co-produzione italo-statunitense, vede nel cast la presenza di Dakota Johnson e Tilda Swinton ed è disponibile su Amazon Prime Video.
Dario Argento ha cambiato di concepire il film dell’orrore, creando un nuovo paradigma. Una mente eccezionale che si è distinta per talento e creatività. Non ci resta che ringraziarlo per tutti i capolavori che ci ha regalato fino ad oggi, e chi lo sa nel futuro… Intanto, buon compleanno Dario!