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Al via il Decreto targhe storiche: cos’è e come funziona

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decreto targhe storiche

Da anni, ormai, gli appassionati di auto e veicoli d’epoca chiedono a gran voce di stabilire e regolarizzare un iter per ottenere le targhe originali con cui sono stati immatricolati i propri veicoli. Ora diventa realtà con il Decreto targhe storiche, al via dal 27 novembre 2023. Cos’è, come funziona e come richiedere una targa.

Cos’è il Decreto targhe storiche

Sono molteplici i motivi per cui un proprietario desidera ottenere nuovamente la targa originale del proprio veicolo storico, dall’effetto estetico all’interesse per il collezionismo. Qualunque sia il motivo, il Decreto targhe storiche rivolto a questa esigenza diventa finalmente operativo. Ma di cosa si tratta?

Il Decreto in questione è il “Decreto Ministeriale 468 del 21/11/2023 emanato dalla Direzione Generale per la Motorizzazione che disciplina le modalità operative per il rilascio, ai sensi dell’articolo 93, comma 4, c.d.s., della targa storica per autoveicoli, motoveicoli e macchine agricole di interesse storico e collezionistico di cui all’articolo 60 del Codice della Strada”.

Dopo essere stato sbloccato lo scorso agosto, il Decreto targhe storiche è diventato operativo dal 27 novembre 2023. Si avvia ora una prima fase di sperimentazione che durerà fino al 5 gennaio 2024.

Alberto Scuro – presidente dell’Asi, Autoclub Storico Italiano – ha commentato:

“Siamo alle fasi finali di un importante percorso che, insieme alle istituzioni coinvolte, porta ad una significativa opera di tutela dei veicoli storici. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con il Ministro e Vicepremier Salvini ed il suo consulente per il motorismo storico Giovanni Tombolato, la Motorizzazione Civile, con l’attenzione e la competenza del Direttore Generale Pasquale D’Anzi, hanno svolto un lavoro tutt’altro che banale, introducendo una novità assoluta sia a livello normativo, sia di applicazione pratica.

Decreto targhe storiche: come richiederla?

Nella prima fase di sperimentazione del Decreto targhe storiche, che si protrarrà fino al 5 gennaio 2023, il compito di rilasciare le targhe spetterà a un gruppo ristretto di professionisti scelti dalle associazioni nel settore automobilistico.

Una volta superata la prima fase, invece, le procedure per richiedere e ottenere la targa storica saranno disponibili in tutti gli Sportelli Telematici dell’Automobilista e presso la Motorizzazione Civile.

Le procedure, infatti, riguardano l’immatricolazione o la re-immatricolazione di tutti i veicoli storici e da collezione che non richiedono l’iscrizione al PRA, il Pubblico Registro Automobilistico. I veicoli, cioè, che non necessitano di circolare su strada.

La targa storica, una volta ottenuta, è rilasciata insieme al libretto di circolazione originale. Verranno rispettate anche le dimensioni originali delle nuove targhe storiche, rispettando le misure che si usavano un tempo: 275×285 mm, 200×280 mm o 220×320 mm per la targa posteriore e 65×280 mm per quella anteriore.

Chi può richiedere una targa storica?

Ma chi può richiedere una targa storica? Intanto è bene specificare che, con il nuovo Decreto targhe storiche, possono richiedere una targa tutti i veicoli di interesse storico in possesso di certificato di rilevanza storica rilasciato per legge dall’ASI, Storico Lancia, Italiano Fiat, Italiano Alfa Romeo e Storico Fmi.

Per quei veicoli non in possesso di un certificato serve fare domanda per una nuova immatricolazione, a cui seguirà una verifica tecnica per accertare la rilevanza storica della vettura.

Veteran car street cruise on public roads. rear view, sunny summer day

Su chi può richiedere una targa storica oggi, l’Asi specifica:

La targa storica può essere rilasciata ai veicoli già immatricolati in Italia e radiati d’ufficio ai sensi dell’articolo 96 c.d.s.; a quelli radiati per esportazione ai sensi dell’articolo 103 c.d.s.; agli esemplari radiati per ritiro su area privata, ai sensi della previgente legislazione, su richiesta presentata per la prima volta entro il 26 aprile 2006; ai veicoli radiati per demolizione, ai sensi della previgente legislazione, prima del 30 giugno 1998, ad esclusione di quelli per i quali siano stati erogati contributi statali alla rottamazione; ai veicoli immatricolati in Italia e mai dismessi dalla circolazione, per i quali venga richiesta una re-immatricolazione con targa storica; ai veicoli privi di targhe e di documenti di circolazione, quando non risultino radiati né successivamente reimmatricolati in Italia.

Quanto costa richiedere le targhe storiche?

Una volta visto come richiedere una targa con il Decreto targhe storiche tramite l’iter stabilito vediamo i costi necessari per il rilascio. Quanto costa, quindi, richiedere una targa storica?

Il rilascio è soggetto al pagamento di 549 euro per le auto e 274,50 per le moto e i mezzi agricoli. Il prezzo è comprensivo del costo di produzione e della quota di maggiorazione da destinare esclusivamente alle attività previste dall’art. 208, comma 2, del Codice della Strada.

Il pagamento per il rilascio delle targhe storiche si effettua esclusivamente con bollettino PagoPa, che viene generato dalla piattaforma dei pagamenti del Dipartimento della mobilità sostenibile del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

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