Scontato scegliere Last Christmas dei Wham! per l’episodio natalizio di Dentro la Canzone? Forse. Nel farvi i più sinceri auguri per queste festività, il nostro pensiero va anche a George Michael, che proprio il 25 dicembre 2016 ci lasciava per sempre. Lui, la voce di quella canzone che è diventata inesorabilmente sinonimo del Natale stesso, moriva proprio nel giorno in cui nelle radio di tutto il mondo, come ogni anno, risuonava la sua canzone.
E se vi dicessimo che in realtà Last Christmas non ha nulla a che vedere col Natale? Se vi dicessimo che avrebbe dovuto chiamarsi Last Easter? No, non siamo pazzi. Quella che diventerà la più riconoscibile delle canzoni natalizie (ci perdonerà Mariah Carey), in realtà nomina la parola “Natale” solo in una frase. Il brano, in effetti, è tutto meno che festivo, in quanto racconta la vita di un uomo al termine di una relazione, tra la voglia di rifarsi una vita e la malinconia che pervade la sua quotidianità.
Com’è nata Last Christmas dei Wham!
La canzone nasce una domenica del 1984. George Michael e Andrew Ridgely – che tre anni prima avevano fondato i Wham! – vanno a pranzo a casa dei genitori di Michael. È lo stesso Ridgely a raccontarci quel pomeriggio, nel corso di un’intervista del 2017 al The Mail On Sunday:
“Avevamo mangiato un boccone ed eravamo seduti insieme con la televisione accesa in sottofondo. A un certo punto, quasi inosservato, George scomparve al piano di sopra per circa un’ora. Quando tornò giù era euforico, era come se avesse scoperto l’oro e, in un certo senso, era così.
Andammo nella sua vecchia stanza, la stessa stanza nella quale avevamo trascorso ore da bambini. Lì George aveva una tastiera e qualcosa su cui registrare le sue scintille di ispirazione. Mi fece ascoltare l’intro e il ritornello ed era qualcosa di affascinante e malinconico allo stesso tempo. È stato un momento meraviglioso. Poi ha aggiunto un testo che raccontava un amore tradito, e quello è stato un vero colpo da maestro. Ha toccato i cuori delle persone, come del resto faceva sempre”.
E se si fosse chiamata Last Easter? Stava per accadere
Questo lato della storia spezzerà i cuori molti, o almeno di quelli che non la conoscevano, ne siamo coscienti. Inizialmente la canzone avrebbe dovuto chiamarsi Last Easter, parlando della Pasqua. O almeno questa era una delle possibilità, dato che dicembre era vicino e il brano non era ancora stato registrato. È stato solo dopo enormi pressioni della Epic Records che Michael e Ridgely decisero di intensificare il lavoro di produzione del brano, salvando il Natale a tutti.
La canzone viene infatti pubblicata nel dicembre 1984 ma non compare nell’album Make It Big uscito due mesi prima, perchè non era ancora pronta. Last Christmas, sorprendentemente, esce solo come B-side del singolo Everything She Wants. Ebbene si, una delle canzoni più popolari del mondo era, inizialmente, un lato B.
Il significato del testo
Il testo ci racconta di due ex amanti che si incontrano nuovamente a un anno di distanza, nel periodo festivo. Il protagonista spiega in prima persona le sue sensazioni, ragionando su come i due siano diversi. Solo un anno prima avrebbe dato tutto per l’ex amante (“I gave you my heart”). Un amore buttato al vento, perchè l’altra persona non ha mai apprezzato sul serio i suoi sentimenti (“the very next day you gave it away”). Quest’anno invece, con la maturità di chi ha preso le distanze da quel sentimento non corrisposto, si ripromette di dare il suo amore a qualcuno di speciale.
Nel momento che i due si incontrano, lui non è sicuro che l’altra persona lo abbia riconosciuto. Del resto è passato un anno, e le persone cambiano molto in 12 mesi. Il protagonista però sa che l’amore non scompare mai definitivamente, ed è cosciente che basterebbe un bacio tra i due per ricadere in quel vortice di emozioni.
Nello spettacolare bridge, George Michael ci fa capire che l’incontro è avvenuto in una sorta di comitiva. I due si ritrovano circondati da amici e il protagonista prova a nascondersi, per fuggire a quello sguardo che potrebbe causare imbarazzo (e il riaccendersi di una fiamma sopita). Incredibile come, attraverso le semplici parole, George Michael sia in grado di riassumere tutte le sfumature dei sentimenti umani. Prerogativa, questa, dei grandi cantautori.
L’ultimo ritornello, poi, è estremamente ambiguo. Invece di ripetere “this year, to save me from tears, I’ll give it to someone special”, Michael canta “maybe next year I’ll give it to someone special”. Una cambiamento che stravolge tutto e lascia intendere che forse, alla fine, il protagonista ci è davvero cascato di nuovo, reinnamorandosi della persona da cui aveva cercato di prendere le distanze.
Quel folle DJ che suonò Last Christmas dei Wham! in radio per più di 2 ore
Last Christmas dei Wham! è stata al centro di un bizzarro ma irresistibile episodio avvenuto in Austria. Il 18 dicembre 2015 un tale chiamato Joe Kohlhofer, DJ della stazione radio Antenne Carinzia, comincia il suo programma alle 08:00 affermando che in Austria non si sentiva abbastanza lo spirito natalizio. Afferma quindi di voler “protestare” per questo, suonando in loop Last Christmas.
Come parte della protesta, Kohlhofer blocca la porta dello studio con una sedia di legno, chiudendo fuori la sua co-conduttrice Patricia Jordan e i produttori della stazione. Dopo più di due ore di Last Christmas in loop, la “protesta” si è conclusa grazie ad una telefonata: la figlia di Kohlhofer, una bambina di 4 anni, ha chiesto al padre di smetterla perchè “non mi piace questa canzone”. Se parlate fluentemente il tedesco, il video sotto è tutto per voi.
Il video ufficiale e il presunto plagio
Anche il video ufficiale contiene un dato bizzarro: è l’ultimo video musicale nel quale George Michael è filmato senza barba. Nella clip vediamo Michael e Ridgeley che arrivano con delle amiche in una località sciistica, dove ad attenderli ci sono altri amici. I più attenti noteranno che nel video sono presenti le coriste ufficiali della band (Helen ‘Pepsi’ DeMacque e Shirlie Holliman) e il futuro marito di quest’ultima, oltre che bassista degli Spandau Ballet, Martin Kemp.
Al momento dell’uscita la canzone venne accusata di essere molto simile due brani già editi: Can’t Smile Without You di Barry Manilow (1978) e Joanna dei Kool & the Gang (1983). L’editore di Manilow intentò anche un’azione legale contro George Michael, affermando di aver plagiato la melodia. La causa che ne conseguì diede ragione ai Wham!, in quanto il team legale di Michael dimostrò che molte canzoni hanno una melodia simile.
Il Whammageddon e il termine “getting Whammed”
Nel Regno Unito, dove Last Christmas è la canzone di Natale per eccellenza, esiste un verbo specifico per chi la ascolta (volontariamente o non) durante le festività: “getting whammed”. È addirittura nato un bizzarro giochino dai tratti quasi survival chiamato Whammageddon: i giocatori devono “sopravvivere” dal 1° dicembre alla mezzanotte del 24 dicembre senza ascoltare Last Christmas dei Wham!. A questo gioco è persino dedicata una pagina Wikipedia.
La canzone, da classico quale è, è stata oggetto di numerosissime cover e reinterpretazioni. Tra gli artisti che ne hanno inciso una versione (o l’hanno eseguita dal vivo) figurano i Coldplay, Jimmy Eat World, The XX, Kylie Minogue e Taylor Swift, (che con la sua versione ha raggiunto la posizione numero 28 nella classifica degli Stati Uniti). Di successo anche la cover pubblicata dai Backstreet Boys proprio poche settimane fa.
Last Christmas ha anche ispirato un film omonimo uscito nelle sale a dicembre 2019. La colonna sonora, interamente composta da brani del compianto George Michael, è arrivata al numero 1 nel Regno Unito.
La canzone originale invece, pubblicata nel 1984, si è dovuta fermare al secondo posto della classifica britannica. Il numero 1 era infatti dominato da Do They Know It’s Christmas del super progetto benefico Band AID, al quale comunque George Michael ha prestato la voce insieme ad altre pop star e rock star degli 80’s. È bene sottolineare che anche per Last Christmas i proventi furono devoluti in beneficenza per la carestia in Etiopia.
Last Christmas ha raggiunto per la prima volta il primo posto nella classifica dei singoli del Regno Unito il 3 gennaio 2021, a 5 anni dalla morte di George Michael e 36 anni dopo la sua release originale del 1984. I 36 anni sono valsi alla canzone il Guinness World Record per il tempo più lungo impiegato da un singolo per raggiungere la vetta della UK Singles Chart dopo l’uscita originale. Record battuto proprio quest’anno da Kate Bush con Running Up That Hill (A Deal With God).
Nel ricordo di quel grande artista che è stato George Michael, noi vi rinnoviamo gli auguri di buon Natale. Vi invitiamo inoltre ad ascoltare A te(ch) e famiglia, la nostra playlist natalizia su Spotify.
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