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L’IA incontra la cultura: a Venezia digitalizzati spartiti e documenti storici

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La Biblioteca Musicale della Fondazione Ugo e Olga Levi di Venezia avrà una sua versione digitale grazie al LeviDigiLab, nato in partnership Lyra S.r.l. Dal 19 giugno sarà infatti possibile collegarsi al sito della Fondazione Levi e accedere a una biblioteca digitale con più di 500 spartiti e partiture. Oltre che fotografie, disegni e manifesti, per un totale di quasi 30.300 schede bibliografiche. Tutti questi documenti storici sono stati digitalizzati grazie all’IA.

Documenti storici digitalizzati grazie all’IA: la creazione di una Digital Library

La creazione di un laboratorio interno e di una pipeline, che opera attraverso l’utilizzo di algoritmi e Intelligenza Artificiale, consente di velocizzare il lavoro umano. Lo rende così sostenibile su larga scala. Il progetto prevede inoltre di dotarsi di un database in grado di raccogliere il materiale archivistico catalogato collegato ad una Digital Library. Un Image server che espone gli oggetti digitali per la loro consultazione tramite un visualizzatore IIIF.

Parallelamente si è lavorato alla migrazione dei dati presenti nel precedente database all’interno di xDams, piattaforma open source web-based di gestione dei documenti XML. Essa consente di conservare, organizzare, condividere e valorizzare le risorse archivistiche, supportando documenti di tipo: immagine, pdf, audio, video. Il valore aggiunto più significativo prevede l’estrazione di voci di authority che verranno formalizzate. E che andranno ad arricchire la banca dati, permettendo così la ricerca tramite filtri e faccette. 

Documenti storici digitalizzati con l’IA: il MIH_BOX

Il fulcro tecnologico del LeviDigiLab è il MIH_BOX, frutto della trasformazione in senso evolutivo di Time Machine Box, una tecnologia originale sviluppata da Mind@ware. Il MIH_BOX permette la gestione dei processi e dei metadati, la conservazione e lo sviluppo degli asset documentali. Ma anche la condivisione delle immagini, lo storage e il backup dei dati digitalizzati. Rappresenta un’opportunità per istituzioni e imprese di dotarsi di un sistema di tecnologie integrate e “ready to use” che semplifica, rendendo più friendly l’utilizzo di strumenti complessi come algoritmi, scanner, digital library, workflow management e OPAC, i tradizionali processi di digitalizzazione degli archivi storici, che diversamente sarebbero più complicati e onerosi da gestire.

Lo V-Scanner_LDL1

Il LeviDigiLab è dotato di un V-Scanner_LDL1, specificamente progettato per la scansione di volumi rilegati che garantisce 500 scatti all’ora. Nel laboratorio è possibile inoltre digitalizzare documenti di piccolo formato, grazie a uno stativo di riproduzione con piano retroilluminato per la ripresa di negativi, lastre e diapositive. Un piano aspirato ha la duplice funzione di digitalizzare i grandi formati e i documenti che presentano pieghe di memoria quali piegature e arrotolamenti.

Tutte le attrezzature dotate di Camere Canon interscambiabili nell’ottica della sostenibilità e della continuità, sono collegate al MIH-Box, che permette la gestione dei processi e dei metadati, la conservazione e lo sviluppo degli asset documentali, la condivisione delle immagini, lo storage e il backup dei dati digitalizzati. 

Il bando Cultura Digitale 2022

L’iniziativa è stata premiata nell’ambito del bando Cultura Digitale 2022 di Fondazione di Venezia con un finanziamento che ha permesso di realizzare i primi passi per l’acquisto di strumenti per la digitalizzazione all’avanguardia e per la creazione del nuovo e più completo database LeviData.

Per realizzare il laboratorio, la Fondazione Levi si avvale dei servizi tecnologici di Made In Heritage, una rete di imprese italiane che da molti anni e con diverse specializzazioni si occupano, sia in ambito nazionale che internazionale, della valorizzazione e digitalizzazione dei patrimoni storici.

Quando sarà presentato il progetto

Il progetto sarà presentato lunedì 19 giugno dalle ore 9.30 alle ore 17.30 a Palazzo Giustinian Lolin, Venezia e segnerà l’inizio di un ciclo di seminari sul tema della valorizzazione digitale dei beni culturali, che verranno organizzati durante l’autunno-inverno 2023/24.

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