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E-bike e cicloturismo: le opportunità e le sfide per l’ecosistema italiano della bicicletta

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L'ecosistema italiano della bicicletta, tra e-bike e cicloturismo quello che c'è da sapere, fonte Depositphoto

Il successo dell’e-bike non accenna a diminuire, nel rapporto Ecosistema della bicicletta. La bici elettrica ha un ruolo fondamentale per l’economia dell’Italia e la transizione.

L’ecosistema italiano della bicicletta, tra e-bike e cicloturismo quello che c’è da sapere, fonte Depositphoto

Ecosistema della bicicletta, l’analisi dei dati

Nel rapporto annuale Ecosistema della bicicletta, sviluppato da Banca Ifis e reso noto a Cesena in occasione dell’Oscar italiano del Cicloturismo 2023. Emerge che nel triennio dal 2019 al 2022 “il tasso di crescita medio della produzione di ebike in Italia è stato del 21%”. Tra i comparti della produzione nazionale, l’ebike rappresenta “quello a maggior tasso di crescita“.

L’eco del post pandemia si fa sentire nell’Ecosistema della bicicletta

La ricerca durante e post pandemia di una ‘mobilità individuale’, ha fatto crescere il fattore elettrico. L’incremento dei modelli dell’e-bike è passato nel solo 2022 al 56%.

Sempre secondo il report di Banca Ifis, i modelli prodotti dalle prime otto imprese italiane per volumi presenti sul mercato sono molto apprezzati dagli utenti. Questi le valutano con un rating di 4,1 in una scala da 1 a 5.

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In prospettiva, l’interesse per l’e-bike si traduce in una spinta a investimenti in tecnologia, nel sistema di battery management (55% la quota di produttori che ha investito in nuove tecnologie relative al bms) e nella connettività con 5G. Ma il fattore innovazione non sarà solo rilevante per il comparto delle elettriche ma più in generale.

I costruttori stimano ulteriori introiti dal comparto dell’e-bike. Infatti, secondo l’analisi sono cinque le macrocategorie in cui i produttori “prevedono una forte accelerazione”: tecnologia digitale, formazione del personale, ricerca e sviluppo, risparmio energetico, sostenibilità. Altro fattore da non sottovalutare, una più decisa scommessa sull’italianità del prodotto che, se da un lato, secondo le indicazioni dei produttori.

La ritrovata frontiera del cicloturismo

Nel 2022, i ricavi dei produttori italiani di bici e di componentistica, sono cresciuti del 10%, afferma il market watch di Banca Ifis, registrando 2 miliardi di euro di fatturato. Numeri su cui naturalmente pesa anche l’export, che nel 2022 si attesta al 21% del totale.

All’orizzonte, si stagliano altre prospettive positive (con una previsione di crescita del 6% nel corso del 2023) che sarà determinata ancora dalla voglia di spostarsi in maniera sostenibile, dall’interesse per il cicloturismo e anche, come detto, dalla produzione di e-bike.

Il fattore cicloturismo non può essere trascurato, per i numeri ma anche per le indicazioni più generale che manda a territori, regioni, città.

Nel 2022, la bici ha rappresentato un valore aggiunto per la vacanza di 6,3 milioni di turisti in Italia. La durata media della vacanza dei cicloturisti si è attestata a undici giorni e a beneficiare in particolare dei flussi legati a questo modo di far vacanza è stato il Nord Italia, in particolare il Trentino, dove la presenza di piste e l’accoglienza di questo target fanno la differenza.

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In Italia s’implementano le strutture ricettive al cicloturismo

Meglio prendere esempio, visto il valore trasversale che si crea di rimando anche su strutture ricettive, abbigliamento, attività leisure, cercando di ascoltare al meglio le richieste che arrivano dalla base (i cicloturisti chiedono un aumento delle ciclovie e dell’organizzazione di tour di gruppo, ndr). Un asset che non può essere trascurato: come sottolinea nel report Piero Nigrelli, direttore del settore ciclo di Confindustria Ancma, l’Italia è quel paese: “In cui il territorio, il panorama, l’arte, l’enogastronomia, la Cultura in generale cambiano significativamente ogni 70/80 km, ovvero la distanza perfetta per una giornata in bicicletta”.

L’infrastrutturazione quindi è un tema fondamentale, non solo in Italia ma a livello europeo, come indica la risoluzione sulla cycling strategy approvata dal Parlamento lo scorso febbraio, che invita la Commissione a sviluppare una strategia ciclistica europea dedicata con l’obiettivo di raddoppiare il numero di chilometri percorsi in Europa entro il 2030 e di creare sinergie tra la bicicletta e altri modi di trasporto.

 

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