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Facebook vuole arginare la disinformazione sulla sua piattaforma

Facebook inizierà a mostrare dei messaggi anti-disinformazione a coloro che hanno interagito con fake news bufale riguardanti il coronavirus. Questa nuova iniziativa è volta a cercare di migliorare la consapevolezza e l’informazione degli utenti in questo momento così delicato dove è invece importante seguire le corrette indicazioni delle istituzioni.

Facebook contro le bufale sul coronavirus

Una delle più grande sfide nella battaglia contro il COVID-19, oltre a quella sanitaria, riguarda la corretta informazione delle persone: è infatti da questa che passa la consapevolezza di come bisogna comportarci per non rendere vani gli sforzi richiesti dalle istituzioni in questo periodo.

Seguendo questa direzione, Facebook farà due cose: una, come anticipato, sarà quella di mettere un box informazioni in alto in bacheca a tutti coloro che hanno interagito (ovvero messo mi piace, reagito con un emoji commentato) con uno qualunque dei post rimossi da Facebook  dopo essere stato riconosciuto come una fake news riguardante il coronavirus. Il box inviterà li utenti a visitare il sito dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Come seconda azione, il social lancerà presto la sezione “Get the Facts” (‘Informati’), piena di notizie verificate riguardanti la pandemia.

Queste nuove iniziative non sono arrivate in maniera totalmente spontanea da parte di Facebook: l’organizzazione senza fini di lucro Avaaz ha infatti fatto notare in un report uscito qualche giorno fa che il social è un ‘epicentro di disinformazione sul coronavirus‘, citando un gran numero di post contenenti consigli per la salute pericolosi e cure farlocche. Facebook ha respinto le accuse, dicendo di aver rimosso ‘centinaia di migliaia di pezzi di disinformazione’ nelle scorse settimane. Per contenuti meno gravi che non meritano la completa rimozione Facebook si è limitata ad evidenziarli negativamente con un’etichetta di avvertimento. Etichetta che, secondo il sito, ha fatto scegliere al 95% delle persone di non cliccare sul link in questione.

Le misure prese hanno comunque ricevuto l’apprezzamento, anche se con riserve, di Fadi Quran, il direttore di Avaaz, che ha dettoFacebook dovrebbe essere orgogliosa di questi passi intrapresi, ma queste misure non riflettono l’intero spettro delle cose che vorremmo vedere implementate”. Dal canto nostro, speriamo comunque che queste misure, magari seguite da ulteriori accorgimenti, siano almeno un passo iniziale verso una migliore consapevolezza degli utenti del social.

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