Meta torna nel mirino dell’Unione Europea: il Facebook Marketplace violerebbe le normative per la concorrenza nei mercati pubblicitari online. L’azienda rischia quindi sanzioni per aver violato l’articolo 102 del Trattato sul funzoinamento dell’Unione Europe (TFUE), quello che vieta l’abuso di posizione dominante. La società contesta l’accusa, “senza fondamento”.
Il Facebook Marketplace sotto accusa dall’UE, Meta a rischio sanzioni
La Commissione Europea pensa che il fatto che Facebook Marketplace sia legato al social network Facebook provocherebbe una stortura della competizione online. Questo quanto emerge dalla norma preliminare della Commissione, che contesta l’operato di Meta, società che gestisce anche Instagram e WhatsApp.
Secondo Bruxelles, “gli utenti di Facebook hanno automaticamente accesso a Facebook Marketplace, che lo vogliano o meno.” Questo permetterebbe inoltre alla società di imporre quelle che l’UE definisce condizioni commerciali sleali ai concorrenti del servizio, a proprio vantaggio: “ingiustificati, sproporzionati e non necessari per la fornitura di servizi di pubblicità online sulle piattaforme di Meta“.
Secondo le nuove normative europee sulla competizione nei marketplace digitali, Meta rischia una multa che avrebbe del clamoroso: fino a al 10% degli introiti annuali della compagnia su base globale. Una cifra che supererebbe i due miliardi di dollari, se effettivamente venisse commissionata una sanzione.
In una dichiarazione a Reuters, il portavoce Tim Lamb ha detto: “Le dichiarazioni fatte dalla Commissione Europea sono senza fondamento”. Il portavoce ha poi detto che “Continueremo a lavorare con le autorità regolatorie per dimostrare che il nostro prodotto innovativo è a favore dei consumatori e a favore della competitività”.
La Commissione aveva avviato già il 4 giugno 2021 un procedimento formale per comportamento anticoncorrenziale di Facebook. Questo parere preliminare fa pensare che l’opinione che la Commissione si è fatta non sia positiva. Ma resta ancora margine di manovra per Meta per evitare sanzioni. Vi terremo aggiornati.
