Roskomnadzor, il regolatore per Internet in Russia, fa sapere che l’accesso a Facebook e Twitter è stato bloccato in tutto il Paese.
Facebook e Twitter bloccati in Russia: “Discriminano i nostri media”
Sul suo canale Telegram il regolatore Internet russo – Roskomnadzor – ha annunciato di aver bloccato Twitter e Facebook in tutta la Russia. Secondo l’ente sono stati commessi “26 atti di discriminazione” nei confronti dei media russi da parte del social di Mark Zuckerberg. Le pagine in questione stanno subendo blocchi e limitazioni sul social a causa delle fake news diffuse in merito alla guerra in Ucraina.
Tra le accuse di Mosca ci sono le limitazioni imposte da Meta (società che gestisce Facebook) al canale televisivo Zvezda, all’agenzia di stampa Ria Novosti, a Sputnik e a Russia Today. Le conseguenze si sono manifestate immediatamente in borsa, con il titolo che ha perso circa l’1,5%. Nel frattempo il Governo di Putin ha approvato un provvedimento che prevede fino a 15 anni di reclusione per chi diffonde fake news sul conflitto. Per fake news si intende ovviamente tutto ciò che differisce dalla versione ufficiale del Cremlino.
La risposta di Meta è arrivata tramite un tweet di Nick Clegg, vicepresidente degli affari globali e della comunicazione di Facebook. Nel post Clegg ribadisce che l’oscuramento del social porterà milioni di russi fuori da un sistema che consente di ottenere informazioni comprovate. Il vicepresidente ha anche promesso il massimo impegno per ripristinare il social sul territorio.
In un altro tweet Meta ha ribadito il suo impegno per “proteggere e supportare la propria comunità”.