Dopo una battuta di McDonald’s in risposta a Elon Musk su Twitter, sono nate diverse criptovalute chiamate ‘Grimacecoin‘, che hanno visto rialzi del 285.000% in poche ore. Da uno scambio di battute sui social sono nate delle finte monete dedicate alla mascotte viola della catena dei ristoranti, Grimace.
Finte criptovalute di McDonald’s ‘Grimacecoin’ crescono del 285.000%
Quando si parla di criptovalute, scherzare può avere conseguenza impreviste. Specie se ci sono di mezzo Twitter e Elon Musk. Nella giornata di ieri vi avevamo riportato di uno scambio di battute fra il CEO di Tesla e McDonald’s, la più celebre catena di ristoranti al mondo.
Tutto è iniziato con un battuta (o una proposta commerciale?) di Elon Musk, che ha promesso di mangiare un Happy Meal in TV se McDonald’s avesse iniziato ad accettare i Dogecoin come forma di pagamento nei negozi del gruppo. Una dichiarazione che aveva risollevato la criptovaluta.
In risposta, McDonald’s ha scherzato provocando il CEO di Tesla: “Solo se Tesla accetta i Grimacecoin”. Un riferimento alla mascotte che, soprattutto negli Stati Uniti, accompagna spesso le campagne marketing del gruppo: Grimace, appunto.
Solo una risposta divertente, niente di più. Ma quasi dieci criptovalute chiamate Grimacecoin sono nate sulla rete Binance Smart Chain (BSC) in poche ore, più altre in diverse blockchain. Infatti per creare una valuta server solo avere uno smart contract da presentare a BSC. Quindi, sebbene McDonald’s non sia coinvolta in alcun modo, molti utenti hanno creato le proprie Grimacecoin finte.
Una di queste ha fatto un balzo da 0,0007 dollari a ben 2 dollari, per poi attestarsi a 60 centesimi. Il tutto nell’arco di poche ore. Quel token ha toccato i 2 milioni di dollari in capitalizzazione. E il 93% di queste monete sono tutte in mano alla stessa persona, quella che ha creato i token. Che ha ricavato 65 mila dollari in liquidità.
Un altro utente ha creato un trilione di token, raccogliendo 104 mila dollari (il 75% sono proprietà della stessa persona). Altre Grimacecoin hanno invece ottenuto solo qualche centinaio di dollari di valutazione.
Nessuna di queste monete resisterà ancora a lungo, con ogni probabilità. A meno che McDonald’s non dovesse decidere di utilizzarne una per acquistare i Big Mac. Ma sembra altamente improbabile.
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