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Fortnite per Android: falla nell’installer, a rischio i device dei giocatori

Sono passate poche settimane dal lancio di Fortnite sui dispositivi Samsung, come parte di un accordo tra il colosso sudcoreano e la software house Epic Games. Google Però ha già scoperto una falla che metterebbe a rischio i dispositivi.

La scelta di Epic Games di consentire l’installazione di Fortnite su dispositivi Android esclusivamente tramite un installer proprietario – evitando la pubblicazione sul Play Store di Google – avrebbe esposto i dispositivi degli utenti ad un grave rischio, quello rappresentato dagli hacker. È stata la stessa Google, infatti, ad aver rilevato una falla nell’installer di Fortnite su Android, un exploit che alcuni cybercriminali hanno potuto sfruttare per infiltrarsi negli smartphone e nei tablet dei giocatori.

Fortnite e gli hacker: passo falso per Epic Games

È risaputo che gli sviluppatori di Epic Games abbiano deciso di adottare un installer esterno per garantirsi tutti i ricavi provenienti dal suo popolare titolo battle royale, lasciando Google a bocca asciutta Una decisione che è stata tuttavia punita con un grave bug, il quale ha permesso ai malintenzionati di installare software di terze parti – e, quindi, potenziali malware – sui dispositivi delle vittime, attraverso i cosiddetti attacchi man-in-the-disk.

Com’è potuto avvenire? Semplice: l’app d’installazione fornito da Epic non gode dello stesso livello di protezione presente sul Play Store. Un’occasione colta al volo dagli hacker, che hanno potuto agire all’insaputa dell’utente fino al rilascio della più recente patch di gioco, l’update 2.1.0, che ha chiuso la falla. Per continuare a giocare a Fortnite sugli smartphone e i tablet Android, l’installazione dell’ultimo aggiornamento sarà obbligatoria.

Nelle prossime settimane gli sviluppatori presteranno maggiore attenzione ad ulteriori falle, in vista dell’approdo di Fortnite sugli altri device compatibili con Android.

Nulla vieta ad Epic Games di fare dietro front, di ammettere i propri errori e di rilasciare infine il suo titolo sul Google Play Store; le costerà una parte dei ricavi – 30%, per la precisione – ma almeno la software house potrà salvaguardare la sua community.

Continueremo a seguire questa vicenda e vi consigliamo, intanto, di aggiornare quanto prima Fortnite sul vostro dispositivo, onde evitare spiacevoli imprevisti.

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