L’attesa finalmente sta per finire: il 25° film di James Bond, No Time To Die, sta per arrivare al cinema: il film con Daniel Craig debutta il 30 settembre. Dopo tutti i rinvii e le attese, i fan non hanno bisogno di molto per tremare per l’emozione. Ma se vi serve una mano per entrare in clima da 007, abbiamo pensato di raccontarvi dei (zero zero) 7 gadget tecnologici più strani e iconici di James Bond, che hanno fatto la storia del cinema.
I 7 gadget di James Bond più memorabili
Sono passati quasi sessant’anni da quando Sean Connery rispose “Bond, James Bond” in Licenza di Uccidere. In mezzo ci sono passati i film di Lazenby, (ancora Connery), Moore, Dalton, Brosnan e Daniel Craig. Quello che sta per arrivare è il 25° e arriva dopo sei anni da Spectre, una delle pause più lunghe che i fan hanno dovuto sopportare.
Ma se scegliere il miglior attore crea sempre discussioni infinite (per fare i bastian contrari siamo #teamLazenby), scegliere il miglior gadget presentato da Q è ancora più complicato. I gadget dati da Peter Burton (è lui a convincere Bond a usare una Walther PPK), il leggendario Desmond Llewelyn, John Cleese o di recente Ben Whishaw sono una delle parti più belle della saga. Dai gadget letali a quelli solamente divertenti, sono il meglio della tecnologia cinematografica da sempre.
Abbiamo provato a scegliere quelli che ci sono piaciuti di più. E non potevamo che sceglierne 7. Ma ne abbiamo dovuti escludere alcuni davvero fantastici: raccontateci i vostri preferiti nei commenti.
I migliori gadget di James Bond: la valigetta di Dalla Russia con Amore (1963)
Licenza di Uccidere ci ha fatto conoscere Bond, con lo sguardo magnetico di Sean Connery, le missioni assegnate da M, le relazioni d’amore passionale e i supercattivi che vogliono conquistare il mondo. Ma la formula classica si consolida con Dalla Russia con Amore, che contribuisce moltissimo al carisma di 007.
Prima di andare ad Istanbul per incontrare una spia sovietica che fa defezione, la divisione Q fornisce a Bond una valigetta davvero speciale. Uno dei gadget tecnologici più iconici dell’intera saga di James Bond. In quel piccolo rettangolo di pelle potete trovare un fucile con puntatore a infrarossi, 20 caricatori per non restare mai senza munizioni, un coltello da lanciare e persino 20 monete d’oro da collezione per eventuali mazzette. Il tutto perfettamente nascosto. Ma se non bastasse, c’è anche un meccanismo di sicurezza che spruzza gas lacrimogeno se qualcuno cerca di aprirla nel modo sbagliato.
La spiegazione del Q di Desmond Llewelyn, alla sua prima apparizione, influenza la serie e continuerà a farlo per i prossimi 25 film.
Il primo smartphone della storia (o quasi) da Il domani non muore mai (1997)
Oggi siamo abituati a seguire presentazioni di nuovi smartphone ogni settimana, con nuove funzionalità in arrivo in continuazione. Ma nel 1997 tutti i telefoni potevano solo effettuare chiamate e mandare SMS (non era ancora arrivato il primo cellulare con Snake!). Tutti tranne uno.
Judi Dench nei panni di M manda in missione il Bond di Pierce Brosnan, ma è ancora Desmond Llewelyn (alla sua penultima apparizione) come Q a fornire a 007 il suo cellulare modificato. Un telefonino di Ericsson, ma con molto di più della solidità svedese dalla sua parte. Bond può usarlo per aprire serrature, analizzare impronte digitali (il primissimo Touch ID), attivare l’auto come in una Tesla e persino fare da teaser.
Peccato che Q non abbia avuto l’idea di mettere anche una connessione internet e una fotocamera: avrebbe potuto pagare tutti i riscatti dei supercattivi con i soldi del brevetto.
Gadget dei film di James Bond: il Jetpack di Thuderball – Operazione Tuono (1965)
Avete appena ucciso un operativo di SPECTRE, dovete lasciare lo Château francese in cui vi trovate per arrivare alla vostra auto. Cosa fate? Se lavorate per l’MI6 negli anni ’60, agganciate il vostro jetpack e volate via in sicurezza. Il dispositivo visto nel film con Sean Connery permette di alzare ancora di più le aspettative nella scena prima dei titoli di testa: tutto può succedere in un film di James Bond e questa scena lo attesta definitivamente.
Ma è interessante scoprire che il Bell Rocket Belt è un jetpack realmente prodotto negli anni ’60 da Bell. E se la scena in cui Connery “vola” fa storcere il naso ai moderni specialisti degli effetti speciali, un vero pilota ha guidato il jetpack per una ventina di secondi.
Un rarissimo caso in cui la tecnologia ha anticipato la fantasia degli autori di James Bond: un gadget che tutti vorremmo provare. E che ricompare in La Morte Può Attendere per un “cameo tech” davvero apprezzabile.
La barca-coccodrillo di Octopussy – Operazione Piovra (1983)
Sean Connery in Missione Goldfinger emerge dall’acqua con una muta da sub che ha un finto gabbiano sulla testa, per poi rivelare uno smoking bianco davvero elegante. Per non essere da meno, Rooger Moore vuole muoversi sott’acqua come un animale. Ma ne sceglie uno decisamente più pericoloso.
Il veicolo semi-sommergibile a forma di alligatore in Octopussy gli permette di sfuggire dalla magione fluttuante del cattivo di turno Maud Adam, nuotando nelle acque indiane ed evitando gli scagnozzi dell’avversario. La domanda che ci sorge spontanea è se Q abbia costruito vascelli a forma di rettile per ogni continente, in base alla fauna locale. Certo vedere 007 fuggire travestito da pantegana non sarebbe proprio un grande momento cinematografico. Ma sarebbe utile in molte città.
Il mantello dell’invisibilità per auto di La morte può attendere (2002)
Le Aston Martin di 007 sono delle icone di stile nel mondo del cinema e dei motori. Auto splendide, che nessuno di noi vorrebbe nascondere. Ma nessuno di noi è una spia internazionale che continua a salvare il mondo (o perlomeno non lo ammetteremo mai!). In La morte può attendere Pierce Brosnan fa come Wonder Woman e rende la sua auto invisibile.
E la tecnologia che la divisione Q (guidata da John Cleese) ha sviluppato sembra più verosimile di quanto potreste aspettarvi. L’auto è ricoperta di tantissime piccole telecamere e altrettanti schermi, che riprendono l’ambiente circostante e lo proiettano, per rendere l’auto invisibile. Sembra che vent’anni fa Q avesse trovato il modo per nascondere le fotocamere sotto lo schermo: dovrebbe vendere la tecnologia ad Apple, siamo certi che pagherebbero un prezzo per rimuovere il notch.
Gadget dei film di James Bond: la videocamera da anello di Bersaglio Mobile (1985)
In Bersaglio Mobile Roger Moore deve spiare Max Zorin, il terribile amministratore delegato e super cattivo interpretato da Christopher Walken. Un uomo attento ai dettagli, che non è facile aggirare. A meno che Q non trovi il modo di inserire una videocamera perfettamente funzionante dentro un anello.
Trentacinque anni dopo mettiamo videocamere sugli occhiali, stiamo valutando di metterle negli orologi. Ma nessuno ha nemmeno provato di costruire uno smart ring capace di scattare selfie e registrare le challenge su TikTok. Se l’MI6 riesce anche a metterci il Bluetooth e un contapassi, noi siamo pronti a recensirlo.
La Aston Martin DB5 di… un sacco di film
James Bond ha guidato auto splendide nella sua lunghissima carriera. Ma lo stile unico della Aston Martin DB5 non si può superare. Fra tutti i gadget di James Bond della storia, nessuno ha vissuto così tante vite (alla faccia di Si Vive Solo Due Volte). L’ha guidata Connery in Missione Golfinger e Thunderball, Pierce Brosnan ci ha sfrecciato in Goldeye e Daniel Craig ha usato il modello d’epoca per Skyfall. E il modello compare in moltissime altre pellicole di 007.
Negli anni Sessanta aveva già un display (per di più radar), una forca per tranciare le ruote degli inseguitori, schizzava olio sulla strada, aveva un sedile a espulsione per fuggire dall’auto e planare con un paracadute, doppie mitragliatrici. Queste ultime funzioni restano anche nel 2012: classici immortali. Ah, potete anche cambiare le targhe in automatico quando attraversate un confine nazionale, tanto per non farvi mancare nulla.
Nello stilare la lista, non abbiamo potuto fare a meno di subire il fascino della DB5, che per noi è il più affascinante dei gadget di James Bond di sempre. Qual è invece il vostro preferito? Fatecelo sapere nei commenti.
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