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GameStop USA: si è giunti a una conclusione?

Non c’è che dire, GameStop sta facendo parlare di sé. Prima la notizia che i negozi non avrebbero chiuso, che si sarebbe offerto il servizio di consegna a domicilio, che si sarebbero rispettati tutti i parametri di sicurezza inerenti al Coronavirus. Ma che, comunque, si sarebbe continuato a vendere (scatenando non poche polemiche da parte dei dipendenti della compagnia).Poi questa doccia fredda. GameStop chiude altri negozi. Sebbene già l’anno scorso GameStop ha chiuso 320 negozi in tutta l’America, ci chiediamo come mai quest’anno la società chiuderà nuovamente altri 300 e passa negozi. E forse anche di più.

GameStop chiude altri negozi

Come riportato da Gamasutra, le chiusure sono state annunciate durante una telefonata tenutasi la scorsa settimana, quando il vicepresidente esecutivo e il direttore finanziario Jim Bell ha dichiarato che “prevediamo che le chiusure dei negozi, sparsi in tutto il mondo, saranno pari o superiori a 320, così come avevamo visto nell’anno fiscale 2019. È importante sottolineare che queste chiusure di negozi sono una nostra scelta di diminuire i negozi fisici, per puntare sull’online. Non sono correlate ai recenti trend di business“.

Considerate che, attualmente, ci sono circa 5500 negozi GameStop negli Stati Uniti. In calo rispetto a gli oltre 5800 negozi presenti prima delle chiusure dell’anno scorso.

Nonostante l’emergenza Coronavirus, molti utenti si erano messi in fila per acquistare le loro copie di Animal Crossing: New Horizons e Doom: Eternal. Ciò aveva scatenato non poche polemiche dalle autorità americane. A Toronto, per esempio, il sindaco John Tory aveva commentato come un “atto irresponsabile” quello di aver insistito a tener aperti i negozi, perché si era considerata l’attività di vendita di videogiochi indispensabile.
Il frenetico desiderio della compagnia di insistere sulle vendite potrebbe ritorcerglisi contro. Ma sarà la clientela ad avere l’ultima parola, soprattutto ora che sono tutti bloccati in casa e la consegna a domicilio, così come la prenotazione online, sono ancora attive.

in USA è ancora disponibile il servizio “prenota e ritira”. In Italia, GameStop ha già abbassato le serrande dall’inizio delle restrizioni sugli esercizi commerciali non fondamentali.

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