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Perché giugno è il Pride Month. E quali sono i principali eventi in Italia

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A chi mal sopportasse quelle chiassose manifestazioni di personaggi variopinti spesso avvolti in bandiere arcobaleno, diamo una notizia non troppo lieta. Nel mese di giugno, non solo il nostro Paese accoglierà svariati Pride (ovvero le manifestazioni dell’orgoglio di tutte le persone che fanno parte della comunità LGBTQIA+). Ma addirittura giugno stesso è il Pride Month, ovvero il mese dell’orgoglio LGBTQIA+.

Ma cos’è dunque il Pride Month, e perché cade proprio a giugno? E quali sono i principali appuntamenti in Italia?

Cos’è il Pride Month

Come abbiamo già detto, il Pride Month (letteralmente mese dell’orgoglio) è il mese dedicato a livello globale alla parità di diritti di genere.

Per cui è riduttivo definirlo il mese dell’orgoglio LGBTQIA+. Nel senso che chiunque appoggi un concetto semplice può partecipare e sarà ben accetto. Anche in giacca e cravatta, pensate.

Il concetto semplice è questo: qualunque persona può avere l’orientamento sessuale e l’identità di genere che vuole, e può amare chi vuole, purché non offenda – nel senso più ampio del termine – nessuno.

Il perché di un acronimo

Temiamo che in troppi guardino con sospetto alla comunità LGBTQIA+ senza nemmeno sapere di cosa stiamo parlando.

Come sempre accade, conoscere le parole dell’argomento che si affronta eliminerebbe già gran parte delle polemiche.

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L’acronimo LGBTQIA+ è tra i più inclusivi dei diversi orientamenti sessuali e identità di genere. Le lettere che lo compongono sono le iniziali delle seguenti parole: lesbica, gay, bisessuale, transgender e transessuale, queer, intersessuale e asessuale. Tutti gli orientamenti e le identità fin qui non comprese ricadono simbolicamente dentro il +.

Per motivi di spazio, non illustreremo il significato di ogni termine, ma rimandiamo a siti che lo spiegano in modo piuttosto esaustivo.

Perché giugno

Ma perché è giugno il Pride Month?

Per saperlo, dobbiamo fare un salto indietro di qualche decennio, alla notte tra il 27 e il 28 giugno 1969.

Quando nel Greenwich Village di Manhattan, a New York, c’è stata l’ennesima retata della polizia nello Stonewall Inn, un bar frequentato da omosessuali e transgender. Ma, a differenza delle precedenti volte, quella notte i presenti si sono ribellati, dando vita a ben tre giorni di scontri oggi ricordati come Moti di Stonewall. Che hanno simbolicamente dato inizio a una nuova consapevolezza per il movimento LGBTQIA+.

Gli appuntamenti in Italia

Per avere una mappa completa degli appuntamenti nel nostro Paese in occasione del Pride Month (e oltre), rimandiamo al sito di riferimento, Onda Pride, attivo dal 2013.

Le città coinvolte sono una cinquantina. Il grosso degli incontri è naturalmente concentrato nel mese di giugno ma il calendario (in continuo aggiornamento) è partito ad aprile e a oggi ha eventi sino al mese di settembre.

Ecco l’elenco aggiornato a giovedì 1 giugno:

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Omofobia (e discriminazioni di genere)

Lo scorso 17 maggio, in occasione della Giornata internazionale contro omofobia, bifobia e transfobia, vi abbiamo riportato dati poco confortanti.

Ad esempio, l’omosessualità nel mondo è criminalizzata in 67 Paesi, e in 10 è punita con la pena di morte.

In un articolo di febbraio, invece, abbiamo condiviso con voi gli esiti della Mappa dell’intolleranza 2022. Che certificava come le persone LGBTQIA+ (assieme alle donne e ai disabili) siano le più discriminate.

Eppure, come abbiamo già detto, basterebbe accettare un concetto semplice: che ciascuno può sentirsi come vuole e fare ciò che vuole, purché nel pieno rispetto degli altri. Ma evidentemente il rispetto degli altri è concetto arduo proprio per chi discrimina.

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