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Sentenza Epic Games: Google costretta ad aprire il Play Store ai concorrenti

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Dopo la vittoria di Epic Games nella battaglia legale contro Google, un tribunale statunitense impone al colosso di Mountain View di aprire il proprio Play Store a piattaforme concorrenti.

Cos’è successo tra Epic Games e Google?

Il tribunale federale della California ha stabilito che Google dovrà consentire l’accesso ad app store di terze parti all’interno del Google Play Store per almeno tre anni, a partire dal 1° novembre 2024. Questa sentenza segue la causa antitrust avviata da Epic Games nel 2020, in cui lo sviluppatore di Fortnite sosteneva che Google utilizzava pratiche monopolistiche per mantenere il controllo sui distributori di app Android.

L’azione legale di Epic contro i due giganti era iniziata nel 2020, dopo che il gioco Fortnite venne rimosso sia dal Play Store che dall’App Store in seguito alla scelta dell’azienda di introdurre un sistema di pagamento diretto, bypassando le commissioni imposte dai due store. Epic Games ha peraltro intrapreso azioni analoghe anche nei confronti di Apple e del suo App Store.

Secondo il verdetto del giudice James Donato, Google sarà obbligata a fornire ai concorrenti un pieno accesso al catalogo delle app del Play Store, facilitando l’ingresso di piattaforme alternative senza le consuete restrizioni e senza il 30% di commissioni applicato attualmente agli sviluppatori.

Nuove restrizioni per Google: stop agli accordi esclusivi

Oltre all’apertura del Play Store, la sentenza stabilisce altre importanti limitazioni. Google non potrà più:

Queste misure resteranno in vigore fino al 2027, periodo in cui Epic Games e Google formeranno un comitato tecnico congiunto per monitorare il rispetto delle nuove regole.

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Le reazioni: Google annuncia appello, Epic Games esulta

Google ha subito dichiarato la sua intenzione di fare appello contro la decisione. L’azienda ha sostenuto che le modifiche imposte dal tribunale rischiano di compromettere la sicurezza e la privacy degli utenti, e potrebbero anche ridurre la concorrenza e la visibilità delle app sul mercato.

In un comunicato pubblicato sul proprio blog, Google ha ribadito che “questi cambiamenti metteranno a rischio l’ecosistema Android”, chiedendo inoltre una sospensione temporanea delle modifiche in attesa del processo d’appello.

Dal canto suo, il fondatore e CEO di Epic Games, Tim Sweeney, ha celebrato la vittoria su X (Twitter per i più nostalgici), sottolineando che dal 2025 sarà possibile scaricare app store concorrenti direttamente dal Play Store, senza dover affrontare gli avvertimenti di sicurezza di Google né pagare la tassa del 30%.

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