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I rivali di Google chiedono di stabilire regole per i menu dei motori di ricerca

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Quattro motori di ricerca rivali di Google hanno chiesto ai legislatori dell’Unione Europea di affrontare la continua dominazione del gigante tecnologico sul mercato. I motori di ricerca hanno richiesto di stabilire delle regole per i menu delle preferenze dei motori di ricerca. Secondo loro la capacità del gigante tecnologico di mettere impostazioni predefinite dannose sta continuando a limitare quanto facilmente i consumatori possono passare ad un’alternativa non-Google.

Google e i motori di ricerca: il dilemma dei rivali

In una lettera aperta, i motori di ricerca DuckDuckGo e Qwant, insieme al tech-for-good Lilo e al no-profit Ecosia, sollecitano i legislatori della regione ad andare oltre per affrontare il potere di mercato dei giganti della piattaforma. Di seguito vi riportiamo ciò che i rivali di Google hanno riportato nella lettera aperta.

Il DMA ha urgente bisogno di essere adattato per impedire ai gatekeeper di sopprimere la concorrenza dei motori di ricerca. In particolare, il DMA dovrebbe sancire nella legge un requisito per un menu di preferenze del motore di ricerca che vieterebbe a Google di acquisire i punti di accesso di ricerca predefiniti dei sistemi operativi e dei browser dei gatekeeper. Inoltre, la DMA dovrebbe garantire che i consumatori possano cambiare impostazioni con un solo clic in qualsiasi momento. Questo avverrebbe attraverso i suggerimenti delle app o dei siti web dei motori di ricerca concorrenti. Queste azioni porterebbero finalmente a implicazioni significative per la concorrenza nel mercato dei motori di ricerca e garantirebbero una vera scelta per i consumatori online.

La Commissione ha presentato la legge sui mercati digitali alla fine dello scorso anno. La legge proponeva una serie di regole ex ante per i cosiddetti “gatekeeper” di Internet. L’obiettivo era quello di garantire che questi giganti di Internet intermediari non potessero abusare del loro potere per schiacciare i concorrenti e approfittare dei consumatori.

Tuttavia i quattro motori di ricerca affermano che la legislazione non contiene alcuna misura in grado di rompere il dominio continuo di Google in Europa. Per questo motivo hanno deciso di inviare la lettera e chiedere delle regole ben precise.

Mentre la Commissione era responsabile per la bozza originale del DMA, le altre istituzioni principali dell’UE devono concordare i dettagli. Al momento i negoziati sulla forma esatta del regolamento stanno continuando, quindi non ci resta che attendere ulteriori informazioni sulla faccenda.

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