100% plastic-free packaging, diceva il foglio informativo di Google dedicato a Pixel 9 Pro XL e ai suoi fratelli.
Eppure, per qualche motivo, ci aspettavamo una confezione uguale a quelle precedenti. E invece no. La scatola dei nuovi smartphone di Google è visibilmente in cartone riciclato, cosa che a dire il vero abbiamo apprezzato molto. Sia per l’attenzione all’ambiente, che si riflette anche sui materiali scelti per tutti e tre gli smartphone, sia perché la confezione si distingue dalle precedenti e dalla concorrenza, regalando un ulteriore tocco di unicità ad un prodotto che è già unico di per sé.
Unico perché i Pixel sono l’emblema del perfetto connubio tra hardware e software nel mondo Android. E sono il banco di prova e lancio di molte funzionalità che poi fanno capolino anche sugli altri smartphone.
Google Pixel 9 Pro XL: le prime impressioni dopo 24 ore
Google Pixel 9 – nella sua versione standard, Pro e Pro XL – ha un altro elemento singolare: il design.
Fino a pochi mesi fa gli smartphone di Google si presentavano con una fascia posteriore che ospita il modulo fotocamere, fascia che ora si è evoluta diventando un’elegante barra che però mantiene uno spessore importante. Con la giusta cover potete ridurre lo sbilanciamento sulle superfici piane ma non tutti amano le custodie, il che significa che dovrete fare i conti con questo elemento.
A noi tutto sommato la soluzione non dispiace, soprattutto perché è accompagnata da uno scheletro in alluminio, il frame in metallo e il Corning Gorilla Glass Victus 2 sia sulla parte frontale che su quella posteriore.
La finitura è ben studiata, liscia ma non scivolosa, con bordi squadrati che evitano l’effetto saponetta di Pixel 8 Pro.
A nostro avviso i colori classici rendono meno giustizia a Pixel 9 ma vanno invece ad accontentare chi cerca tonalità più sobrie e tradizionali.
Apprezziamo invece tantissimo la decisione di passare da due a tre modelli perché chi ha le mani più piccole potrebbe trovarsi bene con Pixel 9 Pro: dimensioni compatte ma tutta la potenza e i vantaggi del modello più evoluto.
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Le nuove funzionalità AI
Lo confessiamo: una volta configurato – per altro con la possibilità di importare i vostri dati anche dopo -, abbiamo subito sperimentato le nuove funzionalità di intelligenza artificiale, ad eccezione di Gemini Live che non è al momento disponibile in lingua italiana.
Il primo esperimento l’abbiamo fatto con Aggiungimi, nata per consentire a chi scatta la foto di essere incluso nella stessa. Il funzionamento è semplice: fai la foto, passi lo smartphone a qualcun’altro e quello a sua volta fa una foto a te, posizionato in un posto strategico. Poi le due immagini vengono unite e il risultato è davvero impressionante, non si ha assolutamente l’idea di collage.
Ovviamente siete liberi di sfruttarla anche in altri modi, come ad esempio per sdoppiarvi e comparire due volte nella stessa foto come abbiamo fatto noi.
Tra le novità c’è anche l’Inquadratura automatica, con il Magic Editor di Pixel 9 che analizza le foto e vi propone delle alternative, sia ritagliando la foto sia andando ad aggiungere spazi usando l’intelligenza artificiale generativa. Per altro di volta in volta avrete più opzioni tra cui scegliere, con la possibilità di rifiutarle tutte e ricominciare se non vi convincono.
Arriva anche Zoom Enhance, così potete zoomare su uno scatto con le dita e poi chiedere all’AI di andare a migliorare quella specifica porzione della foto, ricavando un’immagine nuova e con una maggior definizione. Usare questa funzione è semplicissimo e il risultato non è affatto male, con miglioramenti facilmente visibili.
Ci siamo divertiti anche con la nuova interfaccia di Panorama, che semplifica il processo, e abbiamo apprezzato Video Boost, anche se ci riserviamo di fare ancora un po’ di esperimenti nei prossimi giorni.
E’ migliorata invece la Gomma Magica Audio, così potete ridurre il rumore e migliorare voce e musica all’occorrenza, e risulta potenziato il Magic Editor. Ora infatti potete selezionare un elemento e scrivere come volete sostituirlo.
A disposizione quindi avete un sacco di elementi che possono aiutarvi a massimizzare il già ottimo risultato offerto dal comparto fotografico, che ancora una volta si dimostra uno dei più interessanti del mercato.
E il resto? | Google Pixel 9 Pro XL prime impressioni
“Che bel display” è stata la prima reazione di chi ci ha visto con Pixel 9 Pro XL in mano.
Una reazione che è dettata sia dalle cornici sottili e uniformi che lo circondano sia dalla qualità del pannello. L’OLED Super Actua di Google, in questo caso nella versione da 6,8 pollici, è davvero ben fatto, con la luminosità di picco di 3.000 nits che ci ha regalato una buona esperienza di visione anche a bordo piscina, sotto la luce diretta del sole.
E’ nettamente migliorato anche il sensore di impronte sotto il display, che ora è davvero molto reattivo. In alternativa c’è anche lo sblocco con il volto e ovviamente il classico PIN.
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Sotto la scocca c’è il processore Tensor G4 che anima tutto ciò che questo Pixel 9 Pro XL può fare, anche in termini di intelligenza artificiale. Non tutte le funzioni vengono svolte on device ma quelle che lo fanno possono contare su un SoC decisamente bene fatto, affiancato da Android 14.
Nelle prossime settimane dovrebbe arrivare l’aggiornamento al nuovo sistema operativo, aggiornamenti che continueranno ad arrivare per i prossimi 7 anni.
Bene anche la connettività: 5G, WiFi 7, Bluetooth, NFC, GPS… Non manca assolutamente nulla.
L’autonomia è migliorata?
Beh, è cresciuta la batteria che ora è da 5.060 mAh, con Google che ha dichiarato che il suo Tensor G4 è meno energivoro. Due elementi che insieme dovrebbero garantire più autonomia ma ovviamente è ancora presto per giudicarla, cosa che ci riserviamo di fare in sede di recensione.
L’anteprima di Google Pixel 9 Pro XL
Tra noi e la recensione ci sono ancora un po’ di giorni di prova e confronti con il fratello più piccolo ma le prime impressioni sono molto buone: le novità software non mancano in questo Google Pixel 9 Pro XL, l’hardware è ben progettato e pensato per supportare le attività dello smartphone, il comparto fotografico continua ad essere un riferimento per gli smartphone Android e l’introduzione del modello Pro è sicuramente apprezzata. Per noi l’XL è forse un po’ grande, ma ovviamente è un commento soggettivo.
Vale i 1.199 € richiesti da Google per la versione da 128 GB? Questo lo scopriremo nei prossimi giorni ma, dopo 24 ore, ci pare proprio di sì. Attenzione però a quale variante comprate perché 128 GB non sono tanti, anche se in regalo avete 12 mesi di Gemini Advanced con 2 TB di spazio di archiviazione che sono indubbiamente utili per foto e video.
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