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Green Pass e QR Code: i rischi legati alla condivisione

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ToothPic green pass qr code

In attesa dell’entrata in vigore della normativa sul Green Pass obbligatorio, ToothPic, startup innovativa made in Torino, punta a fare chiarezza sui rischi legati alla condivisione del QR Code del proprio pass vaccinale. Molti utenti hanno condiviso l’immagine del QR Code sui social, per “festeggiare” l’ottenimento del pass. Tale scelta, però, espone a notevoli rischi.

I rischi legati alla condivisione del QR Code del Green Pass

ToothPic vuole fare chiarezza, mettendo in evidenza i rischi di una condivisione avventata del QR Code via social. I fondatori della startup torinese, Enrico Magli, Diego Valsesia, Giulio Coluccia e Tiziano Bianchi, sottolineano: “l QR code del Green Pass contiene una serie di informazioni quali nome, cognome, data di nascita, codice fiscale, numero di vaccinazioni ed eventuali tamponi a cui vi siete sottoposti”

Tra le operazioni perpetrate con maggiore frequenza dagli hacker che entrano in possesso dei QR Code di ignari utenti c’è il furto di identità. Questi codici possono contenere numerose informazioni personali e, quindi, non vanno condivisi in modo avventato. Continuano i fondatori di ToothPic:

“Condividere il QR code del proprio pass vaccinale non è l’unica azione pericolosa che sarebbe meglio non fare con leggerezza. Occorre anche fare molta attenzione a leggere QR code pubblicati da altri, non necessariamente legati a un Green Pass. I QR code, infatti, possono portarci a cliccare su link che puntano a contenuti potenzialmente malevoli”

I consigli di Toothpic

Ecco quattro consigli raccolti da Toothpic sull’utilizzo del QR Code:

 

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