Il gruppo a capo di Gucci e molti altri brand famosi, Kering, ha affermato che le criptovalute e il metaverso non sono più settori di nicchia. Proprio per questo l’intento è quello di essere il “pioniere” della tecnologia blockchain, accettando pagamenti in criptovaluta, lanciando NFT e investimenti dedicati al Web3, la nuova frontiera del World Wide Web.
Kering, a capo di Gucci, punta tutto sulle criptovalute e il metaverso
“Pensiamo che Web3 e NFT siano una vera svolta e vogliamo essere dei pionieri in questo senso”, ha dichiarato Grégory Boutté, chief client e digital officer di Kering, in una conferenza stampa a Parigi per annunciare la sua nuova missione. “Il lusso ha un ruolo da svolgere. C’è una reale opportunità per noi di creare prodotti digitali che sarebbero modi per esprimere i nostri marchi”.
La conferenza, come afferma Vogue Business, si è tenuta venerdì nella nuova sede del digital team guidato da Boutté, con uno staff di 200 dipendenti a Parigi più altri 150 in tutto il mondo. Situato a due passi dalla sede di Kering, il nuovo spazio per uffici sembra la Silicon Valley sulla Senna. “Veniamo in ufficio per collaborare e socializzare, non per la produzione: quella è meglio a casa”, spiega Boutté. C’è un giardino rigoglioso, una caffetteria e stanze con gradinate per assistere a presentazioni in stile Ted Talk con schermi giganti, oltre a una sala riunioni con dondoli e pouf Bottega Veneta.
Il gruppo a capo di Gucci e Balenciaga vuole essere il pioniere di tutto ciò che riguarda il Web3. È stato più audace di altri competitor, come LVMH, che si è addentrato nel metaverso con i piedi di piombo – sebbene Louis Vuitton, Givenchy e Bulgari abbiano tutti lanciato NFT e Tag Heuer ora accetti pagamenti crypto. L’investimento nella tecnologia di nuova generazione è progettato per garantire ai marchi di lusso di Kering la posizione di leader non solo nel mondo fisico o online, ma anche nel metaverso. Secondo Boutté, infatti, c’è una chiara sinergia tra questi mondi e il lusso.
Le ultime mosse dell’azienda
Per riuscire nella missione, l’azienda sta lavorando su più fronti. Kering ha investito in Haun Ventures, una società venture capital specializzata in Web3. Gucci e Balenciaga, poi, inizieranno ad accettare pagamenti in criptovalute nei negozi in USA e, nel caso del secondo brand, anche tramite il sito online statunitense.
“Crediamo che le criptovalute siano qui per restare. È un servizio che vogliamo offrire ai nostri clienti”, afferma Boutté. “Le criptovalute non sono più di nicchia; circa 150 milioni di persone hanno le criptovalute”. “La nostra visione ruota attorno a due pilastri: metaverse e Web3. Pensiamo che il metaverso sia già qui, la migliore prova sono i videogiochi. Circa 2,5 milioni di persone usano i videogiochi. Questi mondi virtuali saranno sempre più coinvolgenti e presenti nelle nostre vite”, spiega. Gucci ha già collaborato con Roblox, mentre Balenciaga ha lavorato con Fortnite e messo in scena uno spettacolo con Afterworld.
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Il gruppo Kering è molto lanciato anche sugli NFT. “Ciò che rende un NFT di successo è una forte creatività, rarità e senso di comunità. Questo valori sono molto vicini a quelli del lusso” afferma Boutté. In questo ambito, Gucci è parecchio avanti: ha già lanciato la sua collezione NFT Supergucci e una collaborazione con Wagmi-san.
Ovviamente il tutto è possibile solo se si educa l’intero staff di Kering al metaverso e il Web3. Proprio per questo il gruppo ha lanciato un videogioco interno, chiamato “NFT Serious Game”, progettato per far familiarizzare i dipendenti con il metaverso. Circa 2000 membri dello staff si sono già iscritti al gioco, per poter ampliare le loro conoscenze nel settore e comprendere come funziona questo mondo digitale.
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