Il computer del domani sta arrivando prima di quanto pensassimo. L’esplosione dell’intelligenza artificiale (e delle NPU pensate per sfruttarla al massimo) sta coincidendo con il lancio di dispositivi dall’autonomia record e sempre più leggeri, e quindi facili da usare in mobilità. Un esempio di questo tipo di prodotti ha appena debuttato a IFA 2024: Honor Magicbook Art 14. E il brand tecnologico ha sfruttato la fiera berlinese per discutere con i partner Microsoft e Qualcomm del futuro del PC; oltre che per lanciare due interessanti novità incentrate sull’AI: AI Agent e AI Deepfake Detection.
Honor Magicbook Art 14: il futuro del PC AI parte dall’IFA 2024 di Berlino
Il CEO di Honor, George Zhao, è salito sull’Innovation Stage di IFA per spiegare come l’azienda che guida abbia creato un ecosistema incentrato sui chip con architettura Arm di Qualcomm. Non riguarda solo smartphone e tablet, ma anche i PC: l’azienda a IFA 2024 ha presentato il suo nuovo Magicbook Art 14.
Il nuovo computer di Honor
Con il chip Snapdragon X Elite, supporta fino a 45TOPS di potenza AI con la NPU, pur in un design davvero sottile. Ha un display touch da 14,6 pollici e un design attraente (almeno per quanto abbiamo potuto appurare allo stand Honor.
Presenta molte soluzioni ingegneristiche particolari e innovative, spiega Zhao dall’Innovation Stage. Interessante la soluzione per la fotocamera, che potete estrarre dal lato come fosse una chiavetta USB, per poi connetterla magneticamente sopra il display. Potete anche girarla nell’altra direzione, e libera spazio sul display (il rapporto display-corpo è del 97%).
Pesa solo 1,03 chilogrammi, con uno spessore di solo un centimetro (pur con una vasta selezione di porte). Un’abitudine alla sottigliezza per Honor, che a IFA ha presentato anche il suo smartphone pieghevole spesso solo 9,2 millimetri da piegato: il Magic V3 che abbiamo provato e recensito qui.
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Un ecosistema connesso, basato su Arm (e sull’AI)
Il fatto che questo laptop, come tablet e smartphone Honor, abbiamo un chip Snapdragon basato su Arm permette grande connessione fra i dispositivi Honor. Zhao spiega alcune delle possibilità: potete connettere il laptop alla rete dello smartphone senza bisogno di impostare un hotspot, per esempio. Oppure potete usare condividere le vostre fotografie tramite il MagicRing per vederle immediatamente sul vostro laptop. Inoltre, potete usare il vostro smartphone o tablet come secondo schermo; oppure gestire lo smartphone dal display del PC.
Interessante anche la possibilità di utilizzare l’AI che Honor ha portato sugli smartphone, anche quello supportato dal cloud Google, insieme a Copilot+ di Microsoft: il meglio dell’intelligenza artificiale, condiviso nell’ecosistema.
Honor AI Agent e la soluzione per contrastare i deepfake
A Berlino l’azienda ha anche annunciato Honor AI Agent, il suo agente di intelligenza artificiale, pensato per lavorare in tutte l’ecosistema. Zhao spiega che permetterà di tracciare le abitudini degli utenti, per poter semplificare la vita quotidiana con questa tecnologia on-device.
Fra le funzionalità, c’è la possibilità di cancellare con l’AI gli abbonamenti che non usate. Arriverà con Honor Magic7 e sarà molto interessante da provare. E il CEO ha anche spoilerato sul fatto che dovrebbe arrivare “nel quarto trimestre di quest’anno o al più tardi nel primo dell’anno prossimo”.
Tante anche le novità AI per la sicurezza. Honor ha presentato una nuova funzionalità che permette di riconoscere se un video mostra un deepfake, oppure una persona in carne e ossa. Il tutto con algoritmi di intelligenza artificiale che funzionano on-device, in modo che possiate riconoscere eventuali truffe o fake news.
Honor, Qualcomm e Microsoft: il futuro del PC (a partire dal Magicbook Art 14)
Dopo la presentazione di Honor, Harry McCracken di Fast Company ha moderato il panel con il CEO di Honor George Zhao, Alex Katouzian di Qualcomm e Mark Linton di Microsoft. Che hanno lavorato insieme per lanciare a IFA quello che pensano essere un PC a prova di futuro: l’Honor Magicbook 14.
“Siamo partner di Honor da anni, abbiamo creato prodotti incredibili e lavoriamo insieme per introdurre sempre innovazioni” spiega Katouzian. “Il computer mobile deve diventare davvero mobile: autonomia, portabilità, prestazioni. Lavorare con Honor è una scommessa vinta”. Katouzian spiega che anche la collaborazione Microsoft è “direi senza precedenti” per ottenere “performance senza compromessi e autonomia da record, pur con app e modelli AI che lavorano in concerto tutti insieme, cosa che sarebbe impossibile senza una NPU dedicata”.
“Non si tratta di mettere solo un nuovo chip: abbiamo dovuto ricostruire l’architettura di Windows” per sfruttare appieno la piattaforma Arm, spiega Linton. “E poi abbiamo lavorato per produrre soluzioni software con Copilot+, e con Copilot+ Studio gli sviluppatori possono lavorare con l’NPU senza bisogno di nuove competenze”.
George Zhao spiega che l’azienda ha deciso di supportare più tipologie di intelligenza artificiale, da Copilot+ di Microsoft a Google AI. “Dobbiamo avere un ecosistema aperto, l’hardware è un punto di collegamento fra le varie intelligenze artificiali. Inoltre, vogliamo per una piattaforma che faccia lavorare l’AI su tutti i dispositivi dell’utente. Tutto per rendere più semplice la vita dei nostri clienti”.
Un laptop pensato per essere sottile e leggere, incentrato sull’AI e che faccia da perno per un ecosistema aperto con più dispositivi, anche smartphone e tablet. Trovate più informazioni sul sito di Honor.
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