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Non crederete a quello che possono fare i PC del futuro

Attraverso un enorme cortille fino a quando il logo di HP non cattura il mio sguardo. Mi dirigo verso l'ingresso, mi faccio brevemente spiegare dove si trovi questo misterioso Innovation Center, citofono e finalmente mi ritrovo lì, nel cuore di uno spazio espositivo di 600 metri quadrati che accoglie la più moderna tecnologia di un colosso nato quasi 80 anni fa.

Non immaginatevelo però come un posto dove viga la regola "guardare ma non toccare". Non è questo lo spirito con cui è stato concepito. L'Innovation Center di HP è pensato infatti per consentire ai visitatori di sperimentare le innovative soluzioni dell'azienda, per toccare con mano i nuovi prodotti, per provarli.

A farmi da guida in mezzo a questo labirinto di computer e stampanti c'è Giampiero Savorelli, GM Personal System di HP Italia, a cui chiedo chiedo di raccontarmi quali siano le particolarità dei prodotti presentati al CES di Las Vegas.

Il presente di HP

"Direi di partire dal gaming perché è un settore in cui stiamo investendo tantissimo", mi dice Giampiero mentre mi accompagna accanto al gigantesco Omen X, il desktop di HP che lo scorso anno ha fatto breccia nel cuore dei videogiocatori grazie all'innovativo format factor ma soprattutto alla potenza di calcolo che garantisce.

Non è però del già noto computer che il GM Personal System di HP Italia vuole parlarli ma dell'enorme monitor curvo posto proprio lì accanto. Si tratta del display Omen X, caratterizzato da una diagonale pari a 35 pollici e da una ratio di 21:9.

A distinguerlo però non c'è solo il formato ma anche la risoluzione, UWQHD, pari a 3440×1440 pixel, la tecnologia NVIDIA G-Sync e un refresh rate di 100 Hz per permettervi di godervi davvero i vostri videogiochi. Notevole anche la qualità costruttiva, con cornici davvero sottilissime e un pistone che consente di regolare facilmente l'altezza di questo monitor.

Ovviamente non si tratta di un prodotto entry-level. Il display HP Omen X arriverà infatti sul mercato ad aprile al costo di 1.299 Euro.

"Continuiamo ad innovare anche nell'ambito degli All-in-One. – mi dice Giampiero con entusiasmo – Parliamo di un dispositivo assolutamente eccezionale ossia HP Envy Curved All-in-One 34. Abbiamo quindi un display da 34 pollici, sottilissimo, ma la cosa interessantissima è questa base. In realtà infatti è un vero e proprio personal computer quindi al suo interno abbiamo la RAM, l'hard disk, il processore e l'espandibilità delle porte".

A guardarlo – ve lo confesso – HP Envy Curved All-in-One 34 sembra quasi un complemento d'arredo, un pezzo di design pensato per decorare la casa. Eppure sotto la scocca si nascondono un processore Intel Core i7 di settima generazione, 16 GB di RAM, i 4 potenti speaker realizzati con Bang & Olufsen, controlli touch intuitivi e l'immancabile Windows 10. Un prodotto quasi unico nel suo genere venduto ad un prezzo di 2499,99 Euro.

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"L'area convertibili è un segmento per noi molto, molto importante. È un mercato che sta crescendo.", mi racconta Giampiero mentre si avvicina ad uno dei notebook che più mi ha colpito negli ultimi tempi. Si tratta di HP Spectre x360, ora disponibile anche nella versione da 15,6 pollici.

"Stessa tipologia di design del modello da 13 pollici – recentemente introdotto in Italia -, materiali pregiati, suono di altissimo livello Bang & Olufsen, la possibilità di ruotarlo a 360°, schermo touch, un peso intorno ai 2 kg ed uno spessore di circa 18 mm – mi spiega Savorelli – Il colore è poi molto particolare, grafite, che riprende quello della versione più piccola, mentre le cerniere sono state ingegnerizzate da HP per garantire la massima affidabilità."

Insomma, una piccola opera d'arte che sotto il cofano nasconde i processori Intel Core di ultima generazione, una scheda grafica NVIDIA Geforce 940MX con 2 GB di memoria dedicata e una batteria che promette di durare quasi 13 ore.

"Penso sia l'ideale non solo per i consumatori che vogliono un bel notebook ma anche per coloro che devono utilizzarlo dal punto di vista professionale. Il formato che noi chiamiamo 360 è infatti ottimo anche per le presentazioni oltre che per godersi i contenuti multimediali", aggiunge Giampiero.

Il prezzo? Non elevatissimo considerando le specifiche del device: parliamo infatti di un costo base di 1699 Euro. Per averlo però dovrete attendere il mese prossimo.

"Parlando di convertibili, importantissima anche la fascia business – mi dice il GM Personal System di HP Italia – In questa settore siamo infatti leader di mercato con una vasta gamma di prodotti caratterizzata da notebook leggeri e sottili. Qui le parole d'ordine per noi sono 'collaboration, design and security'. Al Consumer Electronics Show abbiamo annunciato questo prodotto che secondo me è veramente meraviglioso."

Di cosa sta parlando? Dell'EliteBook x360, un 2-in-1 che combina il design di HP Spectre, le funzionalità per la collaborazione di EliteBook Folio e le caratteristiche di sicurezza e resistenza dei prodotti dedicati alle aziende. A renderlo sicuramente interessante non ci sono solo specifiche tecniche da primo della classe come il corpo unibody in metallo, il display 4K da 13,3 pollici, i processori Intel Core di settima generazione, fino a 16 GB di RAM e una batteria che promette più di 16 ore di autonomia,  ma anche tecnologie come HP Sure Start Gen 3, l'unico BIOS al mondo capace di riparare se stesso,  HP WorkWise, un'applicazione che permette di gestire il PC dallo smartphone, e HP SureView, una pellicola che riduce l'angolo di visione del display per evitare che i "vicini" vedano il contenuto del vostro computer.

"Abbiamo qui la collaboration keyboard. Significa che ci sono i tasti per rispondere ad una telefonata attraverso Skype, accedere al Calendar, chiudere la chiamata, il tasto Mute… Tutto è pensato per semplificare la vita di chi usa il device per lavoro ma soprattutto per collaborare."

Ad essere notevole, mi fa notare Giampiero, è anche il design del dispositivo. Non solo HP Elitebook x360 si presenta come un peso minimo di 1,2 kg e uno spessore di 15 mm, ma anche con una quantità industriale di porte. Niente quindi è stato sacrificato, permettendo ai consumatori di avere tutto quello che serve subito, senza dongle e senza compromessi.

"In Italia c'è una tendenza che quella della firma grafometrica. Questi dispositivi quindi vengono usati sempre di più per lavoro, per firmare contratti, per effettuare transazioni. La firma grafometrica richiede però una matrice particolare e un certo numero di livelli di pressione. Questa macchina – continua Savorelli – ha una matrice Wacom con una penna attiva che ha un numero di livelli sufficienti a firmare documenti validi da un punto di vista legale. È un'applicazione particolare ma è un mercato che sta crescendo tantissimo e quindi noi continuiamo ad innovare".

Incuriositi da questo device? Sappiate che sbarcherà sul mercato all'inizio di marzo ad un prezzo base di 1.099 Euro.

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Uno sguardo al futuro del personal computing

Envy, Omen, Spectre e EliteBook sono il presente di HP, sono dispositivi pensati per le attuali esigenze dei consumatori e delle aziende. Insomma, sono innovativi, eleganti ed interessanti, ma non hanno il fascino di HP Sprout Pro o del display Zvr.

Sprout Pro è la seconda generazione di un dispositivo difficilmente definibile. HP lo chiama "All-in-One" ma, mentre mi spiegano le sue funzioni, faccio fatica a trovare corretta questa definizione. Immaginatevi un PC, una tavoletta grafica, una videocamera 3D ed un proiettore mescolati insieme: questo è HP Sprout Pro.

Oltre a comportarsi come un normale PC, questo computer può sfruttare un Touch Mat Display, una sorta di tappetino che si comporta un po' come un tablet, una tavoletta grafica ed un secondo monitor. Qui potete trascinare qualsiasi finestra per poter lavorare con la penna dedicata, sia da soli che in compagnia di altri colleghi; la videocamera integrata invece permette – tra le altre cose – di scansionare gli oggetti tridimensionali per poi riprodurli fedelmente sul PC, permettendovi poi di modificarli senza grandi difficoltà.

Un dispositivo che sembra uscito dal futuro ma che in realtà viene già usato da molte aziende proprio per la sua capacità di fondere il mondo fisico e quello digitale. Gli ambiti di utilizzo poi sono tantissimi. Pensate banalmente alle operazioni in banca, ad un concessionario che lo usa per farvi personalizzare facilmente l'auto, ad una scuola che lo sfrutta per fini educativi o al settore manifatturiero che, invece di usare device diversi per progettare un nuovo prodotto, ne può utilizzare uno che fa tutto ciò di cui i creativi o gli ingegneri hanno bisogno.

Ovviamente tutte queste operazioni sono supportate da un hardware di primo livello con un processore Intel Core i7, un SSD da 512 GB, 16 GB di RAM e una scheda grafica NVIDIA GeForce GTX 960M.

A questo punto chiedo a Giampiero cosa sia cambiato rispetto alla prima generazione di questo particolarissimo All-in-One: "È più sottile, più leggero. Anche il colore è diverso e pensato per essere più professionale. Quindi, in generale, è migliorato dal punto di vista estetico. La camera e il proiettore sono stati potenziati dal punto di vista dell'acquisizione dei dati  e della risoluzione. Abbiamo inserito anche delle applicazioni aggiuntive."

Lo so, forse non riuscite ad immaginare HP Sprout Pro nelle vostre case, anche perché il prezzo – parliamo di 3.999 Euro – non è proprio alla portata di tutti, ma vi assicuro che una volta provato è difficile trattenere l'entusiasmo.

Un discorso simile possiamo farlo per il Virtual Reality Display del colosso californiano, l'unico tra i device che ho provato a non essere stato presentato al CES 2017. Non fatevi ingannare però dal nome perché non è davvero di realtà virtuale che stiamo parlando. In realtà HP Zvr è un display da 23,6 pollici che può essere usato sia in modo classico sia con occhialini simili a quelli che usate al cinema per vedere i film in 3D.

Ma alla pratica come funziona? In sostanza i sensori posti lungo il bordo del display captano la presenza e la posizione degli occhiali e attivano il 3D permettendovi di visualizzare la terza dimensione all'interno dello schermo; con lo stilo dedicato invece avete la possibilità di prendere gli oggetti presenti nella scena e spostarli dove volete, persino fuori dallo schermo per osservarli meglio.

Gli utilizzi pensati da HP per questo display sono tantissimi. Immaginate un interior design che può visualizzare in 3D la casa da arredare o, ancora, uno studente di medicina che può osservare gli organi del corpo umano come mai prima d'ora. Immaginate persino i bambini in una scuola che possono esplorare ambienti come la foresta pluviale, la savana o la tundra in modo del tutto nuovo, visualizzando la fauna e la flora in tre dimensioni invece che limitarsi a leggerne le caratteristiche sui libri.

Insomma, il futuro secondo HP è così: un mix di realtà e digitale dove le tecnologie più evolute vengono piegate alle esigenze dei diversi settori per creare dispositivi innovativi, rivoluzionari e – come nel caso di Sprout – difficilmente definibili.

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