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Huawei FreeBuds 4: la recensione degli auricolari TWS con cancellazione del rumore

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Arrivate sul mercato ad inizio estate le nuove Huawei FreeBuds 4 si collocano a metà strada tra le economiche FreeBuds 4i e le Buds Pro. Come mai il modello 4 sia uscito dopo il 4i è un mistero del marketing che non andremo ad approfondire. Quello che ci interessa capire e come si comportano una volta messe nelle nostre orecchie.  

Caratteristiche tecniche 

Le FreeBuds 4 si presentano con un design classico, composto da bacchette esterne con funzionalità tattili e auricolari open fit che si inseriscono senza alcun tipo di adattatore per il padiglione. La custodia, invece, è ovale, leggera e dotata di connettore USB-C per la ricarica. Le colorazioni disponibili sono due: classico bianco e un argento metallizzato.  
Le bacchette esterne sono dotate di un’area sensibile al tocco, attraverso la quale regolare il volume, rispondere alle telefonate e ovviamente attivare la cancellazione del rumore.  

Huawei ha dichiarato circa 4 ore di ascolto per le nuove FreeBuds 4 con una carica, che scendono a 2,5 se attiviamo il circuito NC. La custodia è invece in grado di fornire fino ad un massimo di ulteriori 22 ore di autonomia. Nella realtà e in un uso intenso durante l’estate, possiamo confermare che i dati forniti dalla casa non sono lontani dalla realtà, diciamo che sono stati arrotondati per eccesso. Il tempo stimato per una ricarica completa è di circa 1 ora, sia per gli auricolari all’interno della custodia, sia per la custodia stessa attraverso cavo USB-C. Con il quick chargebastano 15 minuti per offrire un’autonomia di 2,5 ore senza NC. Nel complesso dati buoni, peccato l’assenza della ricarica wireless.  

Chiudiamo ricordando che Freebuds 4 sono dotate di certificazione IPX4 per la protezione da spruzzi d’acqua e che il Bluetooth utilizzato è un 5.2.  

FreeBuds 4 nella pratica 

L’abbinamento allo smartphone è velocissimo, sia su telefoni Huawei che di altri brand, compreso l’iPhone. Ma in ogni caso non si potrà fare a meno dell’app Huawei Ai Life per un maggiore controllo sulle impostazioni degli auricolari.  
L’unico pulsante presente sulla custodia di FreeBuds 4, posto sul lato e ben mimetizzato, serve ad avviare il processore di abbinamento. In pochi istanti possiamo dunque indossare gli auricolari e testare subito la cancellazione del rumore.  

Gli auricolari open fit non sono sicuramente i più indicati per godere appieno della tecnologia NC, ma i miglioramenti rispetto al passato ci sono. Il sistema funziona molto bene sulle basse frequenze e, come specificato dalla stessa azienda, se l’utente ha un padiglione auricolare piccolo ed ha inserito bene gli auricolari. L’aspetto fisico è importante per una migliore vestibilità, che va ad aiutare questa funzione. L’attivazione avviene a seguito di una pressione lunga su una delle due bacchette o attraverso l’app. Una voce ve lo confermerà.   

Se agli inizi dell’utilizzo di queste FreeBuds 4 non eravamo rimasti particolarmente colpiti da questa funzione, dopo un aggiornamento le cose sono cambiate. Ma comunque non si deve pensare che questi auricolari possano isolarci completamente dal mondo esterno. Non sono degli in-ear e la sola inversione delle frequenze non basta, anzi a volte potrebbe anche influire sulla resa acustica di brani che vanno a toccare determinate frequenze.  
Detto ciò, utilizzate ad esempio in treno o in aereo si nota un netto miglioramento eliminando con buoni risultati i rumori di sottofondo tipici di questi mezzi di trasporto. Possiamo così risparmiare qualche tacca sul volume e goderci i discorsi di qualche film o della buona musica senza troppe interferenze.  

A proposito di musica possiamo dire che la resa dei bassi è buona, mentre rispetto ai modelli precedenti c’è un miglioramento anche sui dettagli dei medi e degli alti. Il merito va ai driver aggiornati a 14,3mm, leggermente più grandi rispetto alle FreeBuds 3. Ma è meglio non esagerare con il volume. C’è comunque da dire che non siamo davanti ad un prodotto che mira all’alta fedeltà; quindi, per la vita di tutti i giorni e per chi ascolta generalmente musica pop in streaming vanno più che bene.  

Molto comoda la possibilità di collegarsi contemporaneamente a due dispositivi. Possiamo infatti passare dall’audio di un computer a quello dello smartphone senza alcuna difficoltà. Dal centro di connessione su Huawei AI Life, inoltre, possiamo gestire i dispositivi abbinati e sceglierne anche uno a cui dare la preferenza.  

Allo stesso modo abbiamo apprezzato anche la reattività delle FreeBuds 4 nel rilevare quando le cuffie vengono indossate. Il sensore di prossimità fa un lavoro eccellente, anche per l’interruzione della riproduzione se le leviamo. Infine, molto pratici i comandi a sfioramento che offrono la possibilità di personalizzazione sul doppio tocco. In particolare, risulta molto intuitiva la regolazione del volume disponibile su entrambe le bacchette: basta far scorrere il dito verso l’altro o verso il basso e il gioco è fatto.  

Conclusioni e prezzo 

Le Huawei Freebuds 4 sono disponibili al prezzo di 129 euro, ma esistono anche diversi bundle per avere a prezzi vantaggiosi altri prodotti Huawei. Ma è proprio il prezzo il più grande ostacolo per questi auricolari open fit, perché alla stessa cifra troviamo le FreeBuds Pro. Se nell’utilizzo la versione Pro è superiore, la grande differenza che potrebbe far propendere per un modello o l’altro è l’impostazione in-ear contro le open fit. Si tratta di scelte molto personali, c’è chi è più comodo con un modello chi con l’altro.  

Al netto di queste considerazioni non possiamo non sottolineare come questi auricolari siano un buon prodotto che offre qualche leggera miglioria rispetto al modello precedente, in particolare nell’esperienza d’uso con nuovi comandi touch e sensore di prossimità.  

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