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Il 30% dei dipendenti IBM sarà sostituito dall’AI nei prossimi 5 anni

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Secondo Arvind Krishna, CEO di IBM, l’intelligenza artificiale (AI) prenderà il posto di parecchi dipendenti nei prossimi anni. Il dirigente, in una controversa dichiarazione riportata da Bloomberg, ha fatto sapere che non ci saranno più assunzioni per le funzioni di back-office, così come per quelle delle risorse umane. 

Questo processo di digitalizzazione coinvolgerà circa 26.000 dipendenti IBM, di cui il 30% verrà rimpiazzato dall’intelligenza artificiale e dall’automazione in un arco di tempo di cinque anni. Si tratta di 7800 posti di lavoro che scompariranno. C’è da dire però che una parte di questi sarà composta da dipendenti che andranno in pensione e che non saranno sostituiti. Peraltro Krishna è stato uno dei responsabili dell’acquisizione di Red Hat, la più grande acquisizione nella storia dell’azienda, che ha creato il mercato del cloud ibrido.

IBM favorirà l’AI a discapito dei dipendenti?

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Negli ultimi mesi sono nati diversi servizi di intelligenza artificiale con capacità straordinarie. Basti pensare a ChatGPT, recentemente riattivato in Italia, in grado di realizzare testi, righe di codice e persino elaborati. Krishna ha detto che le attività più semplici, come la stesura di lettere di valutazione o il movimento dei dipendenti tra i reparti, saranno completamente automatizzate

Altri compiti legati alle risorse umane, come l’analisi della composizione e della produttività della forza lavoro, potrebbero invece restare in mano umana (almeno per il prossimo decennio). L’obiettivo di IBM è quello di automatizzare il più possibile le attività di routine, riducendo così i costi della forza lavoro. L’azienda statunitense aveva già annunciato all’inizio del 2021 l’intenzione di tagliare circa 3900 dipendenti.

Nel frattempo proprio oggi fanno discutere le dimissioni di Geoffrey Hinton, che ha lasciato Google dopo 10 anni. Hinton, soprannominato il Padrino delle Ai, ha affermato di essersi dimesso per poter parlare liberamente dei pericoli dell’intelligenza artificiale. Pericoli che, secondo Hinton, potrebbero portare all’estinzione della razza umana.

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