Dogecoin è una bolla destinata a scoppiare a breve? Per l’80% degli esperti di Finder la risposta e si, ed il 55% crede che questo avverrà entro la fine del 2021. Il fenomeno potrebbe portare DOGE a 0,42$ entro fine anno, complice anche i memecoin che stanno danneggiando la leggittimità del criptomercato.
Dogecoin: una bolla che sta per scoppiare?
Secondo gli esperti del Report di Finder sulle Previsioni di Prezzo del Dogecoin, DOGE raggiungerà 0,42$ entro la fine del 2021. Secondo l’80% dei questi però è solo una bolla che sta per scoppiare. Ce lo conferma anche Forrest Przybysz, senior analyst di investimenti in criptovalute, che ha dichiarato:
“Mi aspetterei che DOGE cresca in tandem con il resto del mercato delle criptovalute in rapida crescita, anche se probabilmente passerà lunghi periodi di price action stabile seguiti da violente accelerazioni speculative come abbiamo visto nel passato”
La maggioranza di quelli che ritengono che DOGE sia una bolla si aspettano che i prezzi crollino quest’anno, mentre il 42% pensa che imploderà nel 2022 e il 3% nel 2023.
Un momento storico particolare per le criptovalute
In un momento storico in cui anche le banche centrali pensano di investire nelle criptovalute, il CEO e fondatore di Allnodes Konstantin Boyko-Romanovsky pensa che DOGE varrà 0,50$ alla fine del 2021. Secondo quest’ultimo lo scoppio della bolla avverrà nel 2022. Inoltre, ha commentato che DOGE potrebbe non esistere nel 2030, in parte a causa della sua mancanza di utilità e potenziale.
Il professore ordinario dell’Università di Canberra, John Hawkins, prevede che DOGE varrà 0,15$ alla fine dell’anno e 0,05$ alla fine del 2025. È anche uno dei sei membri del gruppo di esperti (incluso Boyko-Romanovsky) che prevedono che DOGE varrà 0$ entro il 2030.
“Dogecoin sembra in larga parte dipendente dai tweet imprevedibili di Elon Musk. È usato raramente come strumento di pagamento e ha dimostrato di essere una riserva di valore molto scarsa”, ha affermato Hawkins.
Il CEO di Cake DeFi, Julian Hosp, ed il co-fondatore di Trade The Chain, Ryan Gorman, hanno fornito due delle previsioni di prezzo più rialziste per il 2030, con 5$ e 3$ rispettivamente. Entrambi hanno citato il “pump and dump” come motivo degli aumenti di prezzo.
Dogecoin vittima del “pump and dump”
Gorman è arrivato al punto di dire che “i truffatori continueranno con il pump and dump di questa crypto truffa fino a quando non sarà dichiarata fuorilegge”. Il capo delle operazioni internazionali di Decred, Jonathan Zeppettini, ha pure lui affermato che DOGE è oggetto di “pump and dump”, ed ha aggiunto:
“…Le persone che speculano su DOGE non dovrebbero essere sorprese se perdono i loro soldi, dopotutto è una memecoin che è stata creata in poche ore”.
Tuttavia, Zeppettini fa parte di quel 38% che non ritiene che DOGE o altre memecoin stiano delegittimando il mercato delle criptovalute. Il fondatore di Finder, Fred Schebesta, è d’accordo:
“Bitcoin detiene la corona di riserva di valore. DOGE detiene la corona di meme. Nessun’altra blockchain ha rivendicato una corona per lo scopo che rappresenta. Che ti piaccia o no, Doge è qui per restare, anche se è solo uno scherzo tra i fan delle criptovalute a lungo termine. Al mercato delle criptovalute non importa se le persone comprendono, supportano o negano la legittimità: parla solo di denaro, innovazione e adozione”.
Come i memecoin stanno danneggiando il criptomercato
Poco meno della metà del gruppo di esperti (46%) afferma che il successo di DOGE e delle altre memecoin sta delegittimando il mercato delle criptovalute, mentre il 15% non è sicuro. Il COO di BitBull Capital, Sarah Bergstrand, ha dichiarato che le memecoin con poca o nessuna utilità sono destinate a perdere valore nel lungo termine. Queste , inoltre, tendono a danneggiare l’immagine di beni reali con valori reali. Un sentimento condiviso da Martin Gaspar, analista di ricerca presso CrossTower.
“Dimostra che le coin con pochi casi d’uso e sviluppo possono raggiungere valutazioni superiori a quelle delle criptovalute legittime”, ha affermato Gaspar.
Il CEO di Coinmama Sagi Bakshi ha definito la situazione imbarazzante. Queste le sue parole:
“È imbarazzante vedere buoni progetti con migliaia di ore di lavoro investite perdere contro una meme coin con un buon marketing”.
Alcuni relatori, tra cui il docente di diritto all’Università di Liverpool, Matthew Shillito, ed il senior analyst per gli investimenti in criptovalute presso Token Metrics, Forrest Przybysz, sono dubbiosi. Shillito ritiene che le memecoin abbiano un ruolo da svolgere nell’attirare le persone nel mercato delle criptovalute. Tuttavia, ammette che alcuni che hanno assistito ad un crollo dei prezzi di DOGE potrebbero essere più avversi al rischio.
“…È importante notare, comunque, che è più probabile che il movimento dei prezzi influisca sulla legittimità rispetto al suo aspetto come moneta meme (dato che altre monete non-meme hanno visto salite e discese simili)”, ha dichiarato.
Forrest Przybysz si è espresso in modo molto diplomatico sull’argomento. Queste le sue parole:
“Nonostante le meme coin non forniscono utilità e diminuiscono il valore percepito complessivo dello spazio delle criptovalute, stanno rapidamente introducendo molti nuovi arrivati alle criptovalute. Tutto sommato, i pro e contro sono probabilmente si equivalgono”.