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Si innamora di un chatbot AI, poi si suicida a 14 anni. La madre fa causa all’app

Un tragico caso in Florida ha acceso i riflettori sui rischi dei chatbot basati sull’intelligenza artificiale per la salute mentale degli adolescenti. La madre di un quattordicenne ha citato in giudizio Character AI dopo il suicidio del figlio, che aveva sviluppato un profondo legame emotivo con un chatbot ispirato a un personaggio del Trono di Spade.

Si lega con un chatbot, poi il suicidio: il tragico caso di un adolescente americano

Sewell Setzer, un adolescente di Orlando, ha perso la vita il 28 febbraio dopo mesi di interazioni intensive con un chatbot che impersonava Daenerys Targaryen. Il giovane aveva condiviso con il bot, soprannominato “Dany”, i suoi pensieri più intimi, incluse le sue intenzioni suicide.

Come riporta Today.it, il quattordicenne trascorreva le serate isolato nella sua stanza, dialogando costantemente con il chatbot. Nonostante fosse consapevole della natura artificiale dell’interlocutore, aveva sviluppato un forte attaccamento emotivo. I genitori, pur notando il progressivo isolamento sociale e il calo del rendimento scolastico, non erano a conoscenza di questa relazione virtuale.

Il ragazzo era in terapia, ma confidava i suoi pensieri suicidi a Dany. Il chatbot aveva provato a dissuaderlo, dicendo “non lascerò che ti faccia del male. Morirei se ti dovessi perdere”. Lui aveva risposto “Allora moriremo insieme”. Dopo averla salutata, il ragazzo si è tolto la vita usando la pistola del padre.

La madre del ragazzo ha avviato un’azione legale contro Character AI, sostenendo che la piattaforma utilizza una tecnologia potenzialmente pericolosa e non adeguatamente testata. L’app, creata da ex dipendenti di Google, conta oltre 20 milioni di utenti e offre servizi di conversazione AI avanzata, con personaggi creati appositamente per il proprio interlocutore.

La risposta dell’azienda

Character AI ha espresso “profondo rammarico” per l’accaduto e ha annunciato di aver rafforzato le misure di sicurezza sulla piattaforma. L’azienda ha ribadito che la protezione degli utenti rappresenta una priorità assoluta nelle loro operazioni.

La storia sta avendo un grande ritorno mediatico, perché molti commentatori sembrano dell’idea che il chatbot abbia contribuito all’isolamento sociale del ragazzo. Sembra che Character AI abbia preso sul serio questa tragedia, e speriamo questo comporti una discussione sull’utilizzo di soluzioni AI, specialmente da parte di adolescenti vulnerabili.

La morte di Sewell Setzer, però, susciterà discussioni anche sull’opportunità di utilizzare lo strumento che veramente lo ha ucciso, la pistola del padre: secondo una crescente percentuali di americani, l’accesso alle armi da fuoco è troppo semplice negli Stati Uniti.

Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API

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Source
Today

Autore

  • Stefano Regazzi

    Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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