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La qualità dei video su Instagram varia in base alla popolarità

“Se vuoi fare visualizzazioni devi puntare sulla qualità dei contenuti”. Quante volte abbiamo sentito queste parole, forse anche troppe. E invece no, a quanto pare è esattamente l’opposto. Instagram gestisce la qualità dei video in modo selettivo: i contenuti con più visualizzazioni ricevono priorità, mentre i video meno visti subiscono una compressione più aggressiva.

Questa strategia, confermata dal capo di Instagram Adam Mosseri, permette alla piattaforma di ottimizzare le risorse, mantenendo una qualità elevata solo per i contenuti più popolari.

Instagram: le visualizzazioni inficiano sulla qualità dei video, e non viceversa

Secondo quanto rivelato da Adam Mosser in un recente video AMA (Ask Me Anything), Instagram applicherebbe una sorta di “qualità variabile” ai video caricati sulla piattaforma, adattando la risoluzione in base al numero di visualizzazioni. Video più popolari vengono visualizzati in qualità più alta, mentre quelli con meno interazioni passano a una risoluzione inferiore. 

Mosseri ha spiegato che, per mantenere la piattaforma efficiente, i video che non ricevono un gran numero di visualizzazioni vengono “degradati” a un formato di qualità inferiore, e solo se successivamente ottengono maggiore attenzione, tornano a una qualità migliorata.

In realtà questo tipo di approccio, per quanto controverso, non è del tutto nuovo: già nel 2021, Meta, la società madre di Instagram, aveva reso noto che il rapido incremento dei contenuti video avrebbe costretto la piattaforma a ottimizzare le risorse. Per conservare capacità di calcolo per i video più visti, Meta applica una compressione iniziale più semplice ai nuovi caricamenti.

Solo i video che superano una determinata soglia di visualizzazioni ricevono un’elaborazione più avanzata, che permette di migliorarne la qualità visiva. La strategia quindi tende a premiare i creator che ottengono già una buona quantità di visualizzazioni.

Algoritmo e qualità video: le implicazioni per i creator meno famosi

Il sistema può sembrare penalizzante per i creator meno seguiti. Tuttavia, Mosseri ha precisato che l’obiettivo di Instagram è quello di mostrare contenuti di alta qualità, indipendentemente dalla popolarità. L’algoritmo di Instagram non premia la qualità dei video. Al contrario: ne aumenta la risoluzione in caso di viralità. Insomma, esattamente l’opposto di quanto si era creduto fino ad oggi. 

Mosseri ha anche evidenziato come, secondo lui, l’interesse degli utenti sia determinato principalmente dal contenuto del video, più che dalla sua qualità. Instagram segue una tendenza condivisa da altre piattaforme video che devono affrontare il problema del consumo massivo di banda e capacità di calcolo. Gestire in modo selettivo la qualità consente a Meta di continuare a supportare miliardi di visualizzazioni giornaliere, bilanciando costi e risorse. Certo, il tutto a discapito di chi fa meno visualizzazioni.

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  • Marco Brunasso

    Scrivere è la mia passione, la musica è la mia vita e Liam Gallagher il mio Dio. Per il resto ho 30 anni e sono un musicista, cantante e autore. Qui scrivo principalmente di musica e videogame, ma mi affascina tutto ciò che ha a che fare con la creazione di mondi paralleli. 🌋From Pompei with love.🧡

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