La poco trasparente vicenda Intesa Sanpaolo-Isybank è a un punto di svolta a favore dei consumatori che prima hanno protestato tramite le associazioni. Sino all’intervento dell’Antitrust che ha aperto un’indagine al riguardo.
Il primo risultato concreto è sotto forma di proroga: è stata posticipata al 29 febbraio 2024 la scadenza dei termini per presentare la richiesta di non trasferimento alla banca digitale Isybank.
Partiamo prima da questa recentissima notizia, per poi riassumere la controversa questione.
Sanpaolo-Isybank: la proroga al 29 febbraio
Tutto è nato dalle lamentele di molti clienti che avevano aperto un conto con Intesa Sanpaolo e si sono visti trasferiti alla banca digitale del gruppo, Isybank.
Da lì, l’Agcm ha aperto un’istruttoria. Che ha avuto come primo risultato la proroga dei termini per presentare la domanda con la quale si chiede di restare clienti di Intesa Sanpaolo e di non passare a Isybank.
Il termine, inizialmente previsto per fine settembre, è stato spostato in avanti di 5 mesi, al 29 febbraio 2024 (col curioso “regalo” di un giorno in più dovuto all’anno bisestile).
In un primo momento, chi non avesse negato il consenso entro il 30 novembre, dopo comunicazione del gruppo, sarebbe passato da Intesa Sanpaolo a Isybank.
La comunicazione
Molti dei correntisti che, colti alla provvista, avrebbero dovuto essere trasferiti alla banca digitale entro fine settembre, hanno reclamato. E ora si sono visti recapitare il seguente messaggio: “Gentile cliente, ci riferiamo alla lettera da lei inviata alla Banca relativa al conferimento in Isybank dei suoi rapporti con Intesa Sanpaolo. In considerazione di quanto da lei comunicato La informiamo che i suoi rapporti non saranno trasferiti in Isybank e ad essi non verranno applicate le modifiche contrattuali che le sono state comunicate.
Riceverà comunque successivamente un’ulteriore comunicazione a conferma del mantenimento dei rapporti in Intesa Sanpaolo. Cordiali saluti”.
La vicenda
Come dicevamo, il piano di Intesa Sanpaolo era quello di trasferire a Isybank, banca digitale del gruppo, una grossa fetta dei suoi correntisti. 300.000 quelli passati in pochi giorni, addirittura 4 milioni la cifra complessiva prevista entro il 2024.
Tuttavia, l’Unione Nazionale Consumatori ha ricevuto svariati reclami di consumatori che lamentavano la scarsa trasparenza del gruppo bancario. Non che Intesa Sanpaolo avesse agito al di là della legge, ma in modo non sufficientemente chiaro.
Come ha ben spiegato Massimiliano Dona, presidente dell’associazione: “Per quanto Intesa SanPaolo abbia inviato l’informativa in base alle modalità che il correntista aveva scelto come canale preferenziale, chiediamo all’Antitrust se per una comunicazione così rilevante, che non rientra certo tra i consueti avvisi che solitamente si ricevono, fosse sufficiente la modalità scelta dall’istituto bancario e se poteva valere il silenzio assenso, come se fosse una semplice modifica unilaterale del contratto.
Può bastare, ad esempio, una notifica in un’App, che spesso sfugge alla nostra attenzione?”
L’istruttoria dell’Antitrust
La mole di reclami ricevuta ha spinto l’Unione Nazionale Consumatori a inoltrare un esposto all’Agcm (Autorità garante della concorrenza e del mercato). E nel giro di pochi giorni, come dicevamo, l’Antitrust ha aperto un’indagine.
Nonostante Intesa Sanpaolo abbia sempre segnalato di avere agito in conformità con la legge: “L’informativa è stata inviata in base alla modalità che il cliente stesso aveva scelto come canale preferenziale per ricevere le comunicazioni della Banca, quando aveva aperto il conto”.
Le dichiarazioni dell’Unione Nazionale Consumatori
Dopo questo primo successo, la proroga della richiesta di non trasferimento, l’Unione Nazionale Consumatori invita gli altri correntisti a fare lo stesso.
In una nota apparsa sul sito ufficiale lunedì 13 novembre leggiamo: “È quello che volevamo e abbiamo chiesto fin dall’inizio a Intesa Sanpaolo, purtroppo inascoltati. Meglio tardi che mai, comunque. Non possiamo, quindi, che essere felici di questa svolta.
Per il momento, però, stando almeno alle segnalazioni finora pervenute ai nostri sportelli, il blocco del trasferimento pare avvenire solo per i clienti che hanno inoltrato un reclamo ufficiale.”
Per questo la nota prosegue con l’invito a tutti i consumatori a scaricare e compilare il modulo messo a punto dall’ufficio legale dell’associazione.
Al di là del modulo, i correntisti che non desiderano il passaggio da Intesa Sanpaolo a Isybank hanno tempo sino al 29 febbraio per contattare il numero verde del gruppo bancario 800303303.
Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
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