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L’iPhone 13 sarà più costoso dei suoi predecessori

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Inizialmente si pensava che, nonostante una serie di miglioramenti, Apple non avrebbe aumentato il prezzo dell’iPhone 13, lasciandolo al livello dell’anno scorso. Ora però è arrivato un messaggio che rivela che l’aumento dei prezzi dei nuovi smartphone “non poteva essere evitato”.

Gli analisti danno la colpa a TSMC, che ha deciso di aumentare i prezzi dei suoi prodotti.

Perché Apple ha aumentato il prezzo dell’iPhone 13

Recentemente la Taiwan Semiconductor Manufacturing ha notificato ai clienti l’aumento dei prezzi dei chip. L’apprezzabile aumento di prezzo del 20% si applica a tutti i processi tecnologici. Sembra che il nuovo listino di prezzi entrerà in vigore a partire da gennaio 2022; tuttavia queste cifre riguarderanno anche “gli ordini programmati per essere evasi a partire da dicembre”.

È abbastanza logico, quindi, che Apple includa i costi aggiuntivi per l’acquisto di componenti nel costo complessivo dei nuovi iPhone. Si prevede che la presentazione della nuova generazione di iPhone avrà luogo il 14 settembre e la società inizierà ad accettare i pre-ordini il 17 settembre. Le vendite dei nuovi iPhone 13 dovrebbero iniziare, invece, il 24 settembre. I nuovi dispositivi dovrebbero offrire un notch ridotto, display a 120-hertz e batterie con una maggiore capacità.

L’utile trimestrale di Foxconn, con sede a Taiwan, nel secondo trimestre di quest’anno ha superato le aspettative; questo proprio grazie alla forte domanda di prodotti high-tech da parte di partner come Apple. A causa della pandemia, le persone preferiscono interagire a distanza e per farlo hanno bisogno di tecnologie sempre più adeguate.

L’utile netto del produttore taiwanese per aprile-giugno di quest’anno ammonta a 1,07 miliardi di dollari; si registra un aumento del 30% rispetto al secondo trimestre dell’anno scorso. Questo supera le previsioni degli analisti, che si aspettavano indicatori nella regione di 934 milioni di dollari. Le entrate dell’azienda per il periodo specificato sono cresciute del 20% rispetto all’anno scorso.

Secondo il capo della società, David Huang, la crescita “è dovuta principalmente alla forte domanda di smartphone“. Huang ha continuato dicendo: “Secondo altri rappresentanti dell’azienda, la situazione pandemica in Asia potrebbe peggiorare; quindi vale la pena aspettare e vedere come questo influenza la catena di approvvigionamento. È possibile che la carenza di chip possa durare fino al secondo trimestre del 2022 ma questo avrà “pochissimo” impatto su Foxconn, poiché molti dei clienti dell’azienda sono tra i produttori di “primo livello” con una potente leva sui partner.

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