Voluto fortemente dall’ex ministro della cultura Dario Franceschini, ITsART chiude oggi dopo due anni di attività. La piattaforma era nata con l’ambiziosa idea di diventare una sorta di “Netflix della cultura”. E per certi versi lo è stata, con la proiezione di eventi culturali (come il concerto di Max Gazzè a Pompei in omaggio ai Pink Floyd) o la produzione di documentari di spessore.
Oggi però il nuovo ministro Gennaro Sangiuliano ha annunciato la decisione di non rifinanziare il progetto. A partire da oggi ITsART è in stato di liquidazione da parte della Cassa Depositi e Prestiti (CDP), l’istituto finanziario controllato dal ministero dell’Economia che gestiva la piattaforma insieme a Chili, partner tecnico e commerciale.
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ITsART chiude: ancora pochi giorni per poter fruire dei contenuti
Nonostante l’annuncio ufficiale della chiusura, la piattaforma risulta ancora online. Potete quindi ancora consultare e guardare i contenuti in catalogo a questo link. Difficilmente però il sito resterà online a lungo.
ITsART nasce da un investimento di circa 9,8 milioni di euro. Uno sforzo che ben presto si è trasformato in un enorme perdita economica. Con il cambio di Governo si è poi deciso di affondare definitivamente il progetto. La liquidazione procederà ora con la vebndita dei beni della società e la sua consequenziale chiusura definitiva.
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