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Rhythm Nation di Janet Jackson era in grado di rompere gli hard disk dei PC

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Tutti hanno il proprio punto debole. Achille aveva il tallone e Superman la kryptonite. Gli hard disk dei PC dei primi anni 2000, per esempio, erano resistenti a tutto tranne che a Rhythm Nation di Janet Jackson.

La canzone, title track del quarto disco della piccola di casa Jackson, venne pubblicata nel 1989, prodotta dallo storico duo Jimmy Jam & Terry Lewis. Tuttavia, a causa di determinate frequenze vocali, l’ascolto su determinati computer portava alla distruzione degli hard disk dei PC.

La notizia, per quanto possa sembrare assurda, arriva direttamente da Raymond Chen, ingegnere proprio per Microsoft, che ha spiegato il fenomeno.

La canzone di Janet Jackson che distruggeva gli hard disk

La nostra storia si svolge all’inizio del nuovo millennio,quando nelle case degli americani si sceglieva se avere un computer con la mela o uno con la finestra. Per chi optava per quest’ultima, il sistema operativo di riferimento era Windows XP.

Raymond Chen racconta che il servizio clienti Microsoft ricevette una serie di segnalazioni riguardo a malfunzionamenti e guasti, i quali apparivano – almeno inizialmente – assolutamente slegati tra loro. Ben presto però si scoprirà che le anomalie avevano tutte due elementi in comune: tutti i computer guasti erano della stessa marca (non è stato svelato quale) e avevano riprodotto Rhythm Nation di Janet Jackson.

Una rondine non fa primavera, ma una serie di coincidenze troppo strane per essere lasciate al caso portò gli ingegneri ad indagare sul caso, facendo una rivelazione sconvolgente: la voce di Janet Jackson era in grado di fare a pezzi gli hard disk.

Di seguito la canzone “incriminata”. Se state usando un PC dei primi anni 2000, premete play a vostro rischio e pericolo.

Com’è possibile? C’è una spiegazione tecnica

Fermate le vostre teorie del complotto secondo cui Janet Jackson sarebbe stata al soldo di Steve Jobs per rovinare Microsoft. Teoria affascinante, davvero, ma le cose stanno diversamente. In realtà il problema risiede in un fenomeno acustico chiamato risonanza, che è poi il principio base che permette agli strumenti musicali di suonare.

Il problema è che la voce di Janet Jackson, in quel particolare file audio, è caratterizzata da una frequenza pari alla risonanza naturale del disco rigido. La conseguente vibrazione porta così alla rottura, o comunque al danneggiamento, degli hard disk in questione.

C’è da dire che le operazioni di mastering audio negli anni ’80 non erano certamente pensate per la riproduzione sulle macchine degli anni 2000

La colpa – se di colpa vogliamo parlare – è da attribuire ai produttori dei computer in questione, che avevano degli hard disk particolarmente suscettibili (o comunque con pessimi gusti musicali). Dopo aver scoperto il problema, il produttore implementò un filtro in grado di tagliare le frequenze indesiderate, così da preservare i dischi rigidi.

Rhythm Nation 1814/Control
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