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NASA inizia i test sul “taxi volante” di Joby Aviation

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La NASA ha iniziato i test sul “Air Taxi” di Joby Aviation, un veicolo elettrico a decollo verticale (eVTOL) che vuole diventare il nuovo “Uber dei cieli”. Questa è la prima volta che un veicolo elettrico del genere entra nel programma Advanced Air Mobility National Campaign, che punta a “integrare taxi volanti, droni e altri veicoli inventivi nello spazio aereo nazionale” americano.

NASA testa l’eVTOL di Joby Aviation

L’agenzia spaziale americana effettuerà una serie di test fra il 30 agosto e il 10 settembre. I voli saranno effettuati alla Electric Flight Base vicino a Big Sur, in California, nella sede di Joby Aviation. E questo avvicina ancora di più la data di uscita del servizio di taxi volanti pensato dall’azienda. L’obiettivo è di iniziare a far volare i clienti a partire dal 2024. Ma per farlo serve l’approvazione della Federal Aviation Administration (FAA). I test effettuati dalla NASA sono un passo importante verso quell’approvazione: un organo indipendente che attesta la solidità e sicurezza degli eVTOL costruiti da Joby.

Il fondatore e CEO di Joby JoeBen Bevirt ha affermato: “La AAM National Campaign della NASA è essenziale nel promuovere la comprensione scientifica e l’accoglienza pubblica dei velivoli eVTOL. Siamo incredibilmente orgogliosi di aver lavorato fianco a fianco con NASA sul volo elettrico per oltre 10 anni ed essere la prima compagnia eVTOL a volare come parte della campagna”.

Il velivolo testato ha sei motori elettrici, che permettono di sollevarsi da terra senza alcuna emissione. Possono volare anche a 320 km/h per 240 chilometri. Il taxi volante può portare fino a quattro passeggeri oltre al pilota. Il tutto prenotandosi su una app, con prezzi che l’azienda assicura saranno simili a quelli dei taxi/Uber sulla terra.

NASA monitorerà non solo come il velivolo risponde al pilota e le performance ma anche il profilo acustico, per capire se l’uso possa essere appropriato anche in ambienti abitati. Se tutto dovesse andare come previsto, ci saranno nuovi test con scenari più complessi, per capire il grado di sicurezza e le condizioni d’uso dell’eVTOL. Che forse potremmo vedere nel cielo fra meno di tre anni.

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