Elon Musk ha condiviso un video deepfake della candidata democratica Kamala Harris, che ricrea la voce dell’attuale vicepresidente degli Stati Uniti usando l’AI. Cinque ore dopo, il proprietario di X (ex Twitter) ha detto che si trattava di una “parodia”. Il video ha totalizzato oltre cento milioni di visualizzazioni, e non riporta la scritta “AI Generated Content”, come vorrebbe il regolamento interno del social.
Deepfake di Kamala Harris: Elon Musk lo condivide, ma dice che è una parodia
Il video deepfake di Kamala Harris, condiviso inizialmente dallo youtuber Mr Reagan e poi rilanciato da Elon Musk, mostrava immagini di repertorio di Harris. Nel filmato, una voce simile a quella di Harris pronuncia frasi assurde come “Sono una marionetta del Deep State” e “Se mi criticate, siete maschilisti e razzisti”.
Le frasi di Harris erano stati creati dall’intelligenza artificiale, la candidata non le aveva mai pronunicate. Nonostante ciò, il video ha raggiunto quasi 130 milioni di visualizzazioni grazie al retweet di Musk.
Come riporta La Repubblica, nessuno dei due tweet è stato etichettato come “AI Generated Content”, cosa viola le regole della piattaforma. Condividere un video del genere senza specificare che si tratta di un deepfake, secondo il regolamento del social, potrebbe “ingannare o confondere le persone e causare danni”.
Musk, dopo 5 ore, ha ammesso la natura parodica del video in risposta alle critiche del governatore della California Gavin Newsom. Il politico aveva scritto che “manipolare una voce in uno spot come questo dovrebbe essere illegale” e che firmerà una legge in riguardo. Musk ha twittato “la parodia è ancora legale in America”, attribuendo la frase in una battuta al professor “Deeznutz” (letteralmente, “QuestePalle”).
Il video condiviso recava la scritta “PARODY” nel testo, anche se mancava l’indicazione del fatto che fosse generato utilizzando l’intelligenza artificiale.
Le critiche a Musk
Per avere maggior contesto, Elon Musk ha recentemente annunciato che sosterrà Donald Trump con 45 milioni di dollari al mese per il resto della campagna elettorale. Questo ha fatto pensare a molti commentatori a sinistra che Musk abbia condiviso il video in malafede, e che non sia stato segnalato come fake news solo perché è il proprietario del social network.
Ultimo aggiornamento 2024-07-29 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
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