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Dentro la Canzone – La Cura di Franco Battiato e l’imprescindibile universalità dell’amore

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Credits: Wikimedia

La Cura di Franco Battiato non è una canzone d’amore, è LA canzone d’amore. Un amore assoluto, di quelli che chi lo prova è disposto a dare tutto, senza mai chiedere nulla in cambio. Un amore universale, che non debba necessariamente riferirsi ad una relazione sentimentale, anzi. E cos’è l’amore puro se non prendersi cura della persona amata?

È difficile, veramente difficile, scrivere un episodio di Dentro la Canzone su Franco Battiato. Le sue canzoni sono così ricche di sfumature, spiritualità, dettagli e percezioni, che avere ad averne la presunzione di spiegarne il significato si rischia di fare la figura della vecchia bretone col cappello e un ombrello di carta di riso e canna di bambù. Impossibile però non provarci, soprattutto quando ci si ritrova al cospetto di capolavori di questa portata.

La storia della canzone: Battiato scrive una strofa, Sgalambro l’altra

Tra siciliani ci si capisce, tra filosofi pure. Nel 1994 Franco Battiato incontra il conterraneo e filosofo Manlio Sgalambro, con la quale avvia una fruttuosa collaborazione. Ne esce fuori uno spettacolo teatrale, un libro e un primo disco, il diciottesimo in studio per il cantautore di Ionia. Quando nel 1996 c’è da scrivere LImboscata, Battiato richiama Sgalambro e insieme firmano le 10 tracce che compongono l’album. Tra queste, alla numero tre della tracklist, compare La Cura.

Peraltro La Cura l’opening track Di Passaggio sono le uniche due canzoni del disco a essere scritte a 4 mani dai due autori. Per il resto l’album vede Sgalambro firmare tutti i testi, e Battiato come autore di tutte le musiche.

Non è un dettaglio da poco. Un testo a quattro mani vuol dire far convogliare nella medesima opera due diverse tipologie di scrittura. Battiato non rivelerà mai chi dei due ha scritto cosa, ma il diverso approccio stilistico appare evidente se compariamo la prima strofa alla seconda (quella che comincia con “vagavo per i campi del Tennessee…”).

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Accordi che vagano per i campi del Tennessee

La melodie delle due parti sono totalmente diverse, al punto che la seconda strofa sembra quasi uno special, cosa decisamente inusuale per la canonica struttura della forma canzone. Per giustificare questo cambio melodico repentino, Battiato trova una soluzione tanto semplice quanto geniale: un fugace cambio di accordi. Una variazione armonica che, ad un primo ascolto, potrebbe addirittura sembrare un cambio di tonalità.

Breve spiegazione per i non musicisti: il cambio di tonalità (o modulazione) consiste nell’alzare (o in rari casi abbassare) l’intero comparto armonico di un brano. Nella musica leggera e nel cantautorato italiano è un espediente molto diffuso, utilizzato principalmente per simboleggiare il passare del tempo (si pensi a Vedrai, Vedrai di Luigi Tenco o, per un esempio più recente, a Guardia ‘82 di Brunori SAS).

In realtà Battiato non cambia tonalità al brano, che difatti mantiene la sua chiave di Si minore per tutta la sua durata, ma introduce una straniante modulazione per quarte solo sull’inizio della seconda strofa. Il risultato è che sul “vagavo per i campi del Tennessee” si ha quasi la sensazione di vivere un sogno. Come se gli accordi stessi della canzone vagassero per quei campi, proprio come vaga la mente del protagonista del brano.

Un altro elemento interessantissimo dal punto di vista musicale è che il brano inizia con solo la batteria e delle vocine sintetizzate in un bellissimo gioco di stereofonia (le voci rimbalzano da sinistra a destra). Queste vocine accompagneranno l’ascoltatore, in maniera assolutamente ostinata e ripetuta, fino alla fine del brano.

Il significato de La Cura di Franco Battiato

La grande potenza del significato de La Cura di Battiato, come preannunciavamo nell’introduzione, è che può essere letta in molteplici modi. L’amore di un genitore verso un figlio appena nato. O viceversa quello di un adulto che si prende cura del genitore in fin di vita. O ancora l’amore di un partner, e persino quello spirituale, di una divinità che si rivolge all’essere umano in una sorta di preghiera al contrario. Tra le ipotesi più interessanti c’è quella secondo la quale Battiato abbia scritto la canzone per sua madre, malata di Alzheimer.

Insomma, le interpretazioni sono state molteplici nel corso degli anni, ma non è importante sceglierne una. Del resto, come dicevamo, la potenza di questa canzone sta proprio nella sua universalità. Perchè l’amore è un sentimento universale.

Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie
Dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via
Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo
Dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai

Il protagonista della canzone parla in prima persona, rivolgendosi a qualcuno, in questo caso la persona amata. Possiamo quindi intendere l’intero brano come una lettera (o una dichiarazione). Questi prova un sentimento così forte da promettere di proteggere la persona amata dalle avversità della vita: le paure delle ipocondrie, i turbamenti, le ingiustizie e gli inganni.

C’è un dettaglio sottile ma importantissimo nella frase “i fallimenti che per tua natura normalmente attirerai”. L’essere umano è imperfetto per natura, quindi il fallimento è un elemento comune nella vita di tutte le persone. Ma quel “per tua natura” potrebbe indicare che chi parla non è un essere umano, ma un’entità divina, che si propone di proteggere (e curare) l’essere umano.

Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d’umore
Dalle ossessioni delle tue manie
Supererò le correnti gravitazionali
Lo spazio e la luce per non farti invecchiare

La melodia qui comincia a diventare più convulsa, mentre la voce di Battiato naviga verso note più alte. Sembra quasi una promessa urlata con disperazione. Difatti anche il testo diventa più disperato, dato che il protagonista promette addirittura di piegare lo spazio e la luce per fermare il tempo. Il riferimento in questo caso è ovviamente alle onde gravitazionali di Einstein.

E guarirai da tutte le malattie

Ancora una promessa irrazionale: il protagonista non ha il potere di far guarire la persona amata da tutte le malattie, ma il suo amore è così travolgente da travalicare i confini del potere umano. L’innamorato si sente onnipotente, tanto è il sentimento che alberga nella sua persona.

Perché sei un essere speciale
Ed io, avrò cura di te

Perchè tutta questa devozione per la persona amata? Cos’ha di speciale rispetto a tutte le altre che popolano l’universo? Semplice: è speciale. Non si può cercare un significato o una spiegazione razionale quando proviamo dei sentimenti per qualcuno, possiamo solo limitarci a dire: sei speciale.

Ancora una volta Battiato e Sgalambro giocano a doppio filo con la spiritualità, sottolineando “un essere speciale”. Infine la promessa, la più sincera di tutte, in barba all’inversimiltà di fermare il tempo e guarire dalle malattie: “io avrò cura di te”. E cos’è l’amore se non prendersi cura della persona amata?

Vagavo per i campi del Tennessee
Come vi ero arrivato, chissà
Non hai fiori bianchi per me?
Più veloci di aquile i miei sogni
Attraversano il mare

Con quella fugace modulazione armonica di cui vi parlavamo sopra, Battiato ci porta in un sogno: un uomo che vaga per i campi sconfinati del Tennessee, non sa come ci è arrivato (nei sogni non si ricorda mai il punto di partenza). Questa immagine, a chi vi scrive, ha sempre fatto pensare al delirio di un uomo in punto di morte, una visione delirante di chi ripercorre frammenti della propria esistenza poco prima di lasciare la forma umana per diventare spirito. Ma non c’è tempo per ragionarci troppo: più veloci di aquile i sogni attraversano l’oceano per tornare dall’altra parte del mondo, dove ci aveva lasciato la precedente strofa. E difatti anche armonicamente la canzone ritorna sugli accordi iniziali.

“Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza
Percorreremo assieme le vie che portano all’essenza
I profumi d’amore inebrieranno i nostri corpi
La bonaccia d’agosto non calmerà i nostri sensi

Questa strofa è interessante per il suo dualismo: le prime due frasi si concentrano su concetti estremamente spirituali, mentre le successive due su elementi fisici. Come a voler rimarcare, ancora una volta, che l’amore è un sentimento assoluto, che tocca tanto il corpo quanto lo spirito.

“Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto

Una frase così incredibile che ogni tentativo di spiegazione risulterebbe banale e ridondante. Qui c’è solo da inchinarsi, perchè questa è poesia allo stato puro.

Conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono

Proteggere e preservare, oltre che curare. Mettere sé stessi e la propria esperienza a protezione di chi si ama. Perchè le leggi del mondo possono essere spietate.

Supererò le correnti gravitazionali
Lo spazio e la luce per non farti invecchiare
Ti salverò da ogni malinconia
Perché sei un essere speciale
Ed io avrò cura di te
Io sì, che avrò cura di te

Il secondo ritornello è uguale al primo, fatta eccezione per “e guarirai da tutte le malattie”, che ora diventa “ti salverò da ogni malinconia”.

Ora scusateci, ma siamo ancora stravolti da quel “tesserò i tuoi capelli come trame di un canto” per continuare a scrivere. La chiosa finale a questo articolo, sentitevi liberi di immaginarvela da soli.

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