LEGO e Vespa sono due realtà straordinarie che nel tempo hanno raccolto intorno a sé schiere di appassionati. E così il loro incontro per il nuovo set presentato solo pochi giorni fa sembra quasi naturale. Ma esattamente, cosa unisce questi marchi così celebri? Lo abbiamo chiesto a degli esperti, approfittandone per scoprire di più su questo nuovo progetto, appena lanciato.
Il nuovo set LEGO Vespa 125 è già disponibile
Vi abbiamo raccontato approfonditamente la presentazione di questo nuovo set. Un lancio che ci ha visti arrivare fino a Pontedera in provincia di Pisa per poter scoprire di più sulla storia dell’iconico scooter al Museo Piaggio. È da lì infatti che è andata in onda la diretta che ha mostrato al mondo l’incontro tra LEGO e Vespa, con un set che riporta a nuova vita una delle incarnazioni più memorabili della due ruote.
Un modello che riprende con precisione le linee degli anni ’60 con una tinta azzurro pastello che subito evoca dolci ricordi di un’epoca passata. 1.106 pezzi per un set che farà assolutamente felici gli amanti sia di LEGO che di Vespa, con tanti piccoli dettagli a impreziosirlo.
Non mancano infatti tocchi di colore che rendano ancora più interessante e dinamico questo prodotto. I più evidenti sono senza dubbio il casco (anche questo dal design ispirato a quello d’epoca, con tanto di occhialoni) e il bouquet di fiori nel portapacchi. Piccoli riferimenti, che però arricchiscono ulteriormente l’esperienza, quasi trasformando il modello nel racconto di una storia…
L’incontro tra LEGO e Vespa, svelato da Camillo Mazzola
Al di là della nostra fascinazione per questo nuovo set, come accennavamo in apertura abbiamo avuto l’occasione di parlare con personalità dell’azienda stessa. Abbiamo così potuto approfondire il lavoro che c’è stato dietro questo progetto, che unisce due realtà particolarmente vicine nello spirito. Di seguito potete trovare un resoconto della nostra chiacchierata con Camillo Mazzola, Direttore Marketing LEGO Italia.
Quali sono i punti in comune tra LEGO e Vespa come brand?
Sicuramente l’iconicità. Sono due brand iconici che hanno un vissuto non recente, sviluppato in tanti anni: 90 nel nostro caso e 75 nel caso di Vespa. Entrambi sono riusciti a rimanere rilevanti ed emozionanti nel corso di più generazioni anche con piccoli adeguamenti continui. Per Vespa questo avviene cambiando lievemente le forme e migliorando la tecnologia, diventando anche elettrica ultimamente. Per noi invece rimanendo sempre fedeli allo stesso mattoncino, combinandolo in modi diversi.
In passato facevamo le case ‘basiche’, le macchine ‘normali’. Adesso facciamo modelli più simili alla realtà, ci appoggiamo con partner iconici come The Walt Disney Company, cerchiamo di creare dei set che siano ancora più coinvolgenti, sia per i bambini, sia in alcuni casi per gli adulti come per Vespa. In passato abbiamo fatto Ferrari, abbiamo fatto Ducati, abbiamo fatto Bugatti… Cerchiamo di evolverci rimanendo sempre noi stessi e lo stesso fa Vespa e con questo rimane rilevante.
Proprio riguardo all’attenzione agli adulti: si tratta di un passo relativamente recente per LEGO, che però è stato sempre più sviluppato e mi sembra ci sia sempre più attenzione a questo target.
Ci siamo resi conto che da 90 anni conquistiamo, facciamo giocare con la fantasia e anche sviluppiamo le capacità di gioco dei bambini, che poi crescono. In passato ci ‘rassegnavamo’ al fatto che i piccoli oltre una certa età cominciassero a uscire dal gioco e abbandonassero il prodotto. Questa però era una credenza sbagliata. Perché anche se effettivamente è vero che c’è una caduta dopo i 14 anni, poi ci siamo resi conto che c’era un ritorno.
Alcuni adulti crescevano e o perché avevano figli, fratelli o altro comunque continuavano a giocare. Non avevano però gli stessi stimoli di gioco che stiamo dando adesso. Sviluppando quindi anche delle linee più complesse, più realistiche, anche più grandi se vogliamo, ci siamo resi conto che abbiamo un mercato potenziale anche per gli adulti. E non è solo questione di puro business: è un modo per rendere più coinvolgente il gioco anche per i bambini.
Perché un bambino che ha un papà o uno zio appassionato di LEGO è molto più facile che venga coinvolto. E in ogni caso un bambino che giochi col papà o con la mamma riesce ad avere più elementi in comune per stare insieme a loro. Molti adulti quando hanno i figli non riescono ad avere molto in comune di cui parlare o per stare insieme. In questo caso per varie ragioni sono tutti e due attratti dal mattoncino e riescono anche a fare cose insieme a divertirsi e costruire ed è una cosa che aiuto molto lo sviluppo dei bambini. Quindi l’adulto per noi è anche un modo per coinvolgere i piccoli in una maniera ancora più piena.
C’è quindi più di un vantaggio nello sviluppare questa offerta…
C’è più di un vantaggio. Poi ultimamente ci siamo resi conto che il pubblico degli adulti potenzialmente è forse anche più grande di quanto pensassimo. Questo tipo di eventi dimostrano – anzi ci confermano – quanto questo potenziale possa essere rilevante.
Beh io da adulto – almeno anagraficamente – sono rimasto molto colpito da questo nuovo set e se penso alla mia esperienza personale credo di aver regalato o comprato più LEGO per adulti (per me o per amici) che per bambini nel recente passato… Volevo però approfondire lo sviluppo di questo set. Quali sono stati i passi che hanno portato alla collaborazione con Piaggio per crearlo?
Noi abbiamo delle persone in LEGO il cui compito è proprio cercare questo tipo di collaborazioni. Per fare una collaborazione di questo genere bisogna identificare i marchi che hanno gli stessi nostri valori, che possono avere un interesse comune e che possono contribuire alla nostra missione di coinvolgere i bambini e farli giocare sempre in maniera migliore, con un’esperienza più elevata, come dicevo prima.
Bisogna quindi identificare i potenziali marchi e poi bisogna verificare che si riesca a costruire qualcosa che sia in comune e di interesse per tutti e due. E poi riuscire a trovare anche un accordo. Continuamente i nostri esperti fanno sondaggi di mercato di questo tipo e molto spesso tirano fuori proposte come questa.
Quello di Vespa non è un caso isolato, ma la continuazione di una lunga serie. Cito le ultime più famose: Bugatti, Fiat 500, il lancio della ultima Ducati, la Lamborghini… Ora abbiamo Vespa e devo dire che ce ne saranno tante altre. Io ho già in testa tutto quello che lanceremo nel 2023 e posso solo dire che abbiamo ancora tante cose interessanti.
Non indagherò oltre e lascerò questa aura di mistero in chiusura…
Naturalmente. La sorpresa rende ancora più emozionante lo svelamento.
La parola a Marco Capone, General Manager LEGO Italia
Sempre nella stessa occasione, abbiamo potuto parlare con Marco Capone, General Manager LEGO Italia. Grazie a lui abbiamo scoperto di più sul rapporto tra LEGO e l’Italia. Una storia decennale, che si lega alla tradizione italiana della creatività, da sempre fondamentale anche per l’azienda. Ecco cosa ci ha raccontato.
Com’è nato questo progetto di collaborazione tra LEGO e Vespa e chi ha fatto il ‘primo passo’?
Questo progetto è nato dalla ricerca di un prodotto che potesse rispondere a una passione che è importante e rilevante per diversi target, dall’adulto al bambino: quella per i veicoli. Nella ricerca di un partner che fosse iconico quanto LEGO, l’abbinamento a Vespa è stato assolutamente naturale e spontaneo.
Da questa prima intuizione è nata poi un’esplorazione reciproca per verificare cosa si potesse fare e nel tempo poi si è arrivati a definire il set che adesso è stato lanciato. Si tratta appunto di una Vespa 125 del ’65 nei colori più iconici di quegli anni e che rappresenta una delle principali passioni per gli adulti che è quella dei veicoli appunto, unita alla creatività italiana iconica nel brand Vespa.
L’idea è partita direttamente con Vespa o sono stati considerati altri modelli iconici di Piaggio?
Noi oggi vediamo il risultato del percorso. Se ci sono state altre esplorazioni, questo non lo sappiamo. Sicuramente sappiamo che Vespa rappresenta una risposta adeguata a questo tipo di passione da parte dei nostri consumatori.
È un set diretto principalmente a un pubblico adulto, giusto?
Sì, per come è nato il set e per come è stato sviluppato, rappresenta un prodotto per adulti. Però sappiamo oggi che i bambini possono essere ancora più bravi degli adulti nel costruire. Quindi in realtà è un prodotto che può essere tranquillamente costruito dai bambini, magari insieme al genitore. Un modo per unire le generazioni in una passione che li accomuna, che è appunto quella dei veicoli.
Che è un po’ un’altra vicinanza tra i due brand, questo essere intergenerazionali, di passare da padre in figlio e in alcuni casi da figlio in padre…
Assolutamente vero. Gli adulti di oggi che giocano con LEGO sono i bambini di ieri che giocavano con LEGO e trasferiscono la stessa passione ai propri figli, qualora ne abbiano. Questo fa sì che questo prodotto e questo brand attraversino varie generazioni, mantenendo sempre inalterata un’aspirazione a valori positivi e di divertimento che durano nel tempo. Non sarebbe se no questo il caso di un brand che è da 90 anni rilevante sul mercato come LEGO o da 75 come Vespa.
Vespa è forse uno dei più noti marchi italiani. Quanto è importante l’italianità per LEGO e quanto in senso più ampio è importante il mercato italiano per l’azienda?
LEGO e Italia formano un binomio che va avanti da decenni. La filiale italiana ha aperto oramai 60 anni fa. LEGO ha lanciato il primo prodotto 90 anni fa poi è arrivata in Italia nel ’62. È quindi una storia che dura da tanto tempo ed è una storia che unisce anche dei valori.
Un valore fondamentale è la creatività italiana unita alla creatività che il bambino esprime nella costruzione con i mattoncini LEGO. In questo prodotto c’è tanta della creatività e dello stile del made in Italy. Non è l’unico prodotto della nostra linea, ma questo oggi è davvero una chicca che siamo orgogliosi di presentare. Poi non so se hai visto i dettagli, dal mazzo di fiori al cestino in vimini sul portapacchi al casco, ai freni, le forcelle… C’è un livello di dettaglio e di fedeltà al modello del ’65 che lo rende davvero una chicca.
Verissimo. Una cosa che mi piace moltissimo dei set LEGO, soprattutto quelli di questo tipo, è che sarebbe stato ‘facile’ prendere la Vespa 125 e riprodurla così com’è. Però l’idea di inserire anche il mazzo di fiori, il casco, di mettere un meccanismo per il cavalletto invece di tenerlo fermo… Sono tutte cose che lo rendono ancora più interessante e particolare come modello. Non è semplicemente una ‘foto’, qualcosa di più.
No, esatto. Questo permette innanzitutto di andare a toccare ancora più corde emozionali. Il dettaglio dei fiori o il casco con gli occhialoni, il colore specifico scelto… Questa cura dei dettagli e questi aspetti aggiuntivi aumentano la bellezza di ciò che viene offerto, così come la giocabilità di quello che viene creato.
È come se non fosse semplicemente un modellino. Anche se questo è un prodotto per adulti, che difficilmente lo utilizzeranno per giocare, preferendo una più semplice esposizione dopo il montaggio comunque questi dettagli lo rendono qualcosa di più di un soprammobile. Un’ultima domanda nei limiti di quanto potete svelare ora: possiamo aspettarci altre collaborazioni con il mondo dei marchi italiani?
Nei limiti di quello che possiamo dire, non possiamo dirlo. Però diciamo che c’è una tradizione lunga di collaborazioni con prestigiosi marchi italiani e non si vede perché non si possa fare altre cose.
E con questo si conclude la nostra doppia intervista in occasione del lancio del nuovo set LEGO Vespa 125. Se siete curiosi di sapere di più su questo modello, potete leggere il nostro report della presentazione oppure visitare lo shop ufficiale.
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