Abbiamo provato Little Nightmares 2, il nuovo titolo di Tarsier Studios e Bandai Namco e siamo pronti a dirvi cosa ne pensiamo in questa recensione. Il sequel della famosa saga sarà riuscito a convincerci oppure no?
- La recensione di Little Nightmares 2: la trama
- L’unione fa la forza: Six e Mono
- Ambiente e rompicapi: un’ansia costante
- Una storia degna di essere vissuta
- Conclusione
La nostra prova è avvenuta su PlayStation 4.
La recensione di Little Nightmares 2: l’horror che vi farà tremare
Little Nightmares 2 è un titolo horror di genere rompicapo-azione e di avventura sviluppato dalla Tarsier Studios e prodotto da Bandai Namco. Si tratta del sequel di Little Nightmares ed è stato annunciato per la prima volta durante la Gamescom del 2019.
Il nuovo titolo si svolge qualche tempo dopo che Six, la protagonista del primo capitolo, riesce a fuggire dalle Fauci. Il protagonista di Little Nightmares 2, e quindi il personaggio che andremo a controllare, è il piccolo Mono. Si tratta di un bambino mascherato che indossa un sacchetto di carta in testa ed è rimasto intrappolato in un mondo che è stato distorto dalla trasmissione della Signal Tower.
Con l’aiuto della piccola Six, Mono dovrà scoprire gli oscuri segreti che si celano dietro la Signal Tower e dovrà anche fare il possibile per salvare la sua amica dal suo orribile destino. Il loro viaggio però non sarà semplice perché numerosi ostacoli e mostri spaventosi sono pronti a mettergli i bastoni tra le ruote, nel peggiore dei modi.
Ho provato il primo capitolo, Little Nightmares, poco tempo fa e sono rimasta completamente affascinata dall’atmosfera che trasmetteva. Quindi il mio primo pensiero, e la mia prima preoccupazione, era che gli autori del gioco non fossero riusciti a mantenere quella stessa identica atmosfera. Di solito non è semplice mantenere degli standard alti quando si realizza un sequel.
Per mia grande gioia, però, posso affermare che Tarsier Studios ci è riuscita e molto probabilmente è riuscita anche a superare le mie aspettative.
Un nuovo compagno d’avventure: l’unione fa la forza
L’idea di avere un compagno d’avventure nel corso di questa strana e raccapricciante avventura, mi incuriosiva molto. All’inizio però non avevo ben capito che, questa volta, non avremmo indossato di nuovo i panni di Six ma avremmo controllato un altro personaggio.
Il piccolo Mono, in realtà, riesce a conquistarci in men che non si dica. Nonostante il volto coperto e quella sua giacca color marrone slavato, è in grado di toccarci il cuore in modo strano ma affascinante.
La nostra avventura inizia in modo lento ma, allo stesso tempo, dinamico. È un controsenso, ne siamo consapevoli ma è così. La prima parte che si svolge all’esterno ci permette di familiarizzare di nuovo con i tasti principali e ci ricorda di osservare ogni minimo dettaglio dell’ambiente circostante. Dobbiamo fare attenzione poiché il pericolo si annida in ogni angolo, letteralmente.
Poco più avanti, poi, incontriamo la piccola Six. Una boccata d’aria fresca ci avvolge e siamo felici di rivedere la nostra vecchia amica. Siate pronti perché lei sarà l’unico elemento positivo di questa avventura: d’ora in poi la strada diventerà sempre più tortuosa e sarà complicato sopravvivere. A questo proposito dovete ricordare che l’unione fa la forza.
Uno dei punti fondamentali di Little Nightmares 2 è proprio la collaborazione tra Six e Mono. Attraverso il tasto triangolo i due potranno comunicare, in un certo senso, e ogni volta che avremo bisogno di Six, lei sarà già pronta per darci una mano. Salti a lunga distanza, salire su una finestra troppo alta o saltare sopra la maniglia di una porta per aprirla: Six sarà lì ed è impossibile non notare il senso di sicurezza che ci offre la sua presenza.
Ovviamente ci saranno occasioni in cui dovremo dividerci e Six dovrà necessariamente attenderci dall’altra parte della porta, mentre noi sfidiamo la sorte e le creature mostruose di quel mondo per portare a termine la nostra missione.
In un ambiente così buio, oscuro e perennemente sul punto di colpirci quando meno ce lo aspettiamo, sapere che dall’altra parte della stanza c’è qualcuno che ci attende, è davvero confortevole. Mai avremmo pensato di sentirci al sicuro in un luogo in cui il terrore è pronto ad uscire da un momento all’altro, eppure grazie alla piccola Six tutto risulta più tranquillo – a volte.
Little Nightmares 2, però, vuole puntare anche ad altro ovvero la tensione. Il titolo, a differenza di quanto si possa pensare, non vuole spaventarci ma farci stare in ansia, vuole farci sentire in angoscia, tesi. Per tutta la durata della nostra avventura, quindi, ci sentiremo pressati e schiacciati da questa ansia che non vuole abbandonarci nemmeno per un istante.
È un interessante mix di emozioni: da una parte la sicurezza che ci regala Six, dall’altra il terrore di rimanere indietro, al buio e completamente soli, l’ansia.
Piccolo input: se vi avvicinate a Six tenendo premuto il tasto R2, potrete prenderla per mano e camminare insieme a lei. L’ho trovata una cosa davvero dolce e tenera.
- Una miriade di nuovi abitanti ti aspettano per tormentare i tuoi passi e disturbare il tuo sonno
- Il tuo viaggio ti porterà attraverso boschi raccapriccianti fino alla terribile Signal tower per scoprire la fonte del...
- Six sta svanendo da questo mondo e la sua unica speranza è quella di guidare mono verso la Signal tower; in questo...
La recensione di Little Nightmares 2: ambiente e rompicapi
Una delle caratteristiche principali di Little Nightmares è questo alternarsi di suoni e silenzio. I protagonisti non parlano e non ci sono dialoghi all’interno del gioco: al loro posto, però, ci sono melodie distorte o il rumore di passi estranei, lo scricchiolio delle porte o delle assi di legno del pavimento.
A volte, invece, c’è il silenzio totale che poi viene interrotto da semplici rumori ambientali. Il delicato rumore della pioggia misto a dolci melodie, che ci fa capire che in quel momento siamo al sicuro ma anche suoni più duri, intensi, che ci fanno capire che il pericolo è vicino.
Little Nightmares 2 gioca molto su questo elemento e l’apparente assenza di suoni, in alcuni casi, è essa stessa un rumore assordante.
L’ambiente che ci circonda è macabro e fatiscente. I colori sono spenti, privi di vitalità, un po’ come i nostri protagonisti. A differenza di quei mobili distrutti e di quell’ambiente che sembra essere sul punto di morire da un momento all’altro, però, Six e Mono vogliono sopravvivere.
Dietro la sua giacca slavata e la busta di cartone che copre il volto, Mono non si arrende mai e così anche la piccola Six, che anche qui tornerà più intrepida che mai.
Tarsier Studios, inoltre, per tutta la durata del titolo fa un gioco di luci ed ombre davvero interessante. Spesso e volentieri l’oscurità è la nostra più grande alleata, che ci permette di nasconderci dai vili occhi dei mostri che, imperterriti, ci cercano. Altre volte, invece, l’unico modo per sopravvivere è quello di accendere la luce o correre verso di essa.
Come il primo capitolo, Little Nightmares 2 è caratterizzato da numerosi enigmi e rompicapi che dobbiamo risolvere per poter procedere avanti con la nostra avventura. Sento la necessità di sottolineare quanto questi rompicapi siano geniali e ben realizzati: la maggior parte di essi richiede un ragionamento profondo e non sono per nulla banali.
Mano a mano che si procede in avanti, gli enigmi diventeranno sempre più complicati e ci metteranno alla prova. Per alcuni, ad esempio, ho impiegato più tempo del previsto ma questo aspetto mi è piaciuto molto. Sono riuscita a testare le mie abilità e mi ha permesso di sentirmi ancora più vicina ai personaggi.
Un piccolo consiglio che potrebbe risparmiarvi morti atroci e improvvise: prima di procedere in avanti, assicuratevi di osservare con attenzione l’ambiente che vi circonda. Osservate ogni minimo oggetto e pianificate con accuratezza le vostre prossime mosse.
Storia e gameplay: emozioni vere
Dovremo affrontare diversi livelli, ognuno completamente differente dal precedente e caratterizzato ogni volta da elementi nuovi. In alcune occasioni dovremo interagire più spesso con l’ambiente circostante lanciando oggetti, arrampicandoci oppure nascondendoci completamente e agire quindi in modalità stealth.
Altre, invece, avremo a disposizione un oggetto che ci porteremo dietro per tutto il livello e costituirà il nostro asso nella manica. Spesso però dobbiamo moverci velocemente e se non agiamo tempestivamente, perderemo la nostra occasione. Questo potrebbe risultare un difetto, in realtà è uno dei punti di forza del titolo perché sottolinea le abilità e la concentrazione del giocatore. Il cosiddetto “azione e reazione”.
Ovviamente io ho perso parecchie volte “la mia occasione” all’inizio del gioco quindi abbiate pazienza. Non è semplice entrare in quest’ottica ma dopo un paio di volte, ci riuscirete.
Un altro aspetto da non sottovalutare è la storia. Quando si parla di horror, la maggior parte delle volte, si pensa ad un gioco in grado di suscitare solo paura e tensione e che, oltre a questo, non abbia altro da offrire. Credo invece che gli horror possano offrire molto più di quanto si possa immaginare e Little Nightmares 2 ne è la prova vivente.
Il sequel di Tarsier Studios ci narra una storia fin dalla schermata principale, una storia colma di emozioni che spesso si contrastano tra di loro. Per tutto l’arco narrativo faremo il pieno di queste emozioni che, in un modo o nell’altro, ci avvolgeranno.
Poi, all’improvviso, queste sensazioni ci abbandoneranno e non rimarrà più nulla: saremo solo noi e l’intenso vuoto che solo un gioco degno di nota è in grado di lasciare.
In conclusione
Mettendo da parte un piccolo bug che fortunatamente ho risolto riprendendo dall’ultimo checkpoint, Little Nightmares 2 è a tutti gli effetti il sequel di cui avevamo bisogno. Il titolo ci dimostra che anche il genere horror è in grado di raccontare una storia e Tarsier Studios lo fa egregiamente.
Non è una storia qualunque, è piena di emozioni e sentimenti contrastanti che ci permettono di entrare nel vivo del gioco. Passo dopo passo, sotto le ombre di questo mondo decadente e mostruoso, ci sentiamo più vicini ai nostri protagonisti, in particolare al piccolo Mono. Il suo è un personaggio che riesce a conquistarci subito e ci dimostra che non serve essere grandi e grossi per essere coraggiosi.
In qualche modo veniamo letteralmente risucchiati da questa atmosfera priva di luci, in cui l’ombra regna sovrana. I mostri non attaccano solo Mono e Six, ma anche noi. Questo è importante, poiché significa che lo sviluppatore è riuscito a renderci parte della storia tramite musica, ambientazioni, personaggi e un complesso puzzle di enigmi.
Tarsier Studios ci ha offerto un prodotto eccezionale che merita di essere giocato e vissuto.
Per concludere vi ricordiamo che il titolo è disponibile su PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch e PC tramite Steam.
Little Nightmares 2
Pro
- Ambientazioni suggestive
- Comparto sonoro eccellente
- Storia innovativa e originale in grado di emozionare
- Personaggi che lasciano il segno
- Costante sensazione di ansia
Contro
- Bug che si è risolto ricaricando dal checkpoint
Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API