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Facebook ha speso più di 23 milioni di dollari per la sicurezza di Zuckerberg

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Mark Zuckerberg

Lo scorso anno Facebook ha speso oltre 23 milioni di dollari per la sicurezza del CEO Mark Zuckerberg. A quanto pare, le revisioni annuali “hanno identificato minacce specifiche per il signor Zuckerberg“, e la società ha giustamente deciso di muoversi di conseguenza. “È sinonimo di Facebook e, di conseguenza, il sentimento negativo nei confronti della nostra azienda è direttamente associato e spesso trasferito al signor Zuckerberg“, così riferisce la compagnia. Ma vediamo più nel dettaglio a cosa è servita davvero questa spesa esorbitante.

Mark Zuckerberg: 23 milioni di dollari spesi per la sua sicurezza

La revisione annuale dei programmi di sicurezza di Facebook ha dimostrato che i costi per proteggere Mark Zuckerberg e la sua famiglia sono aumentati consistentemente nel 2020. Le motivazioni? Anzitutto, i protocolli di viaggio per l’emergenza Covid-19. Poi la necessità di una maggiore copertura di sicurezza nel corso della stagione elettorale degli Stati Uniti e “e di altri periodi con un aumento del rischio per la sicurezza“. E infine l’aumento dei costi per il personale della sicurezza, pari circa a 10 milioni di dollari.

Il comitato per i compensi, le nomine e la governance ritiene che questi costi siano appropriati e necessari alla luce del panorama delle minacce e del fatto che il signor Zuckerberg ha richiesto di ricevere solo 1 $ di stipendio annuale e non riceve alcun pagamento di bonus, premi azionari o altri compensi incentivanti“. Così recita la dichiarazione di Facebook. Ma non è tutto. A quanto pare, il prossimo 26 Maggio Facebook presenterà una proposta all’assemblea degli azionisti per garantire la sicurezza personale degli amministratori non dipendenti.

Stando a quanto si legge nella documentazione ufficiale, la società ha approvato i servizi di sicurezza personale per gli amministratori non dipendenti già a Gennaio/Febbraio. Una decisione necessaria in virtù della situazione della compagnia. In fondo, “l’atmosfera dinamica e carica dopo le elezioni statunitensi del 2020 e l’attacco al Campidoglio degli Stati Uniti il 6 gennaio 2021” non hanno fatto altro che incrementare questo bisogno. A quanto pare, i rivoltosi hanno utilizzato gruppi privati su Facebook per pianificare e coordinare l’insurrezione del 6 gennaio. E questo non è stato di aiuto per la società di Zuckerberg. Considerate le condizioni, perchè stupirsi che sia stato speso così tanto?

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