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Meta ora punta sull’intelligenza artificiale generale

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Dimenticatevi il metaverso (o quasi): Meta vuole realizzare l’intelligenza artificiale generale (AGI). L’annuncio arriva direttamente dal CEO di Meta, Mark Zuckerberg, attraverso un Instagram Reel in cui spiega che l’azienda vuole unire i suoi sforzi sull’AI per un progetto open source.

Meta punta sull’intelligenza artificiale generale, parola di Zuckerberg

Zuckerberg ha rivelato che l’azienda sta lavorando sull’AGI, ossia un’intelligenza artificiale simile a quella umana. Per perseguire questo obiettivo, ha unito due dei principali team di ricerca sull’intelligenza artificiale di Meta – FAIR e GenAI. E l’obiettivo è rendere il progetto open source.

Nel video, Zuckerberg spiega che l’obiettivo è quello di creare un’intelligenza generale, per poi renderla accessibile in modo responsabile e diffonderla ampiamente. Il CEO ha inoltre spiegato che Meta sta attualmente addestrando il suo modello di nuova generazione denominato Llama 3.

Inoltre, Meta sta costruendo una enorme infrastruttura di elaborazione per supportare la roadmap futuri. Ha infatti acquistato capacità computazionale equivalente a 350.000 H100 (la GPU potentissima di Nvidia, ottima per l’intelligenza artificiale) entro la fine dell’anno. Per poi arriva a quasi alla capacità computazionale equivalente a 600.000 H100.

Zuckerberg ha poi spiegato che l’azienda sta già inserendo l’AI in diversi dispositivi, come gli occhiali intelligenti Ray Ban Meta. Ma tra l’AI che risponde alle domande degli utenti a quella che pensa come una persona, promessa da Meta, c’è un abisso.

Lo scienziato capo di Meta, Yann LeCun, lo scorso dicembre aveva espresso dubbi sull’arrivo della superintelligenza artificiale. LeCun aveva spiegato che nei prossimi anni potremo al massimo arrivare all’intelligenza di un cane o di un gatto, non quella umana. Quindi, forse, quando Zuckerberg parla di “visione a lungo termine”, intente i prossimi decenni.

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