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Sheryl Sandberg lascia Meta dopo 12 anni

È amica storica di Mark Zuckerberg

Nei mesi scorsi si è sollevato un grande polverone attorno al presunto rimescolamento di ruoli all’interno di OpenAI. Tanto rumore per nulla, in realtà, perché nel giro di pochi giorni Sam Altman – prima dimissionario, poi dato per vicinissimo a Microsoft – è tornato a ricoprire il ruolo di CEO nell’azienda che produce ChatGPT. A essere cambiato è stato semmai il consiglio d’amministrazione della società.

Ora è invece Meta a subire un duro (e reale, stavolta) colpo: l’azienda di Mark Zuckerberg dovrà fare a meno di Sheryl Sandberg, che lascia il cda dopo 12 anni.

Scopriamo qualcosa in più sulla decisione di Sheryl Sandberg di allontanarsi da Meta (anche se resterà come consulente) e vediamo perché si tratta di un personaggio centrale nell’universo tech.

Meta TikTok

Sheryl Sandberg lascia il cda di Meta: l’annuncio

L’annuncio lo ha dato la stessa manager in un lungo post pubblicato su Facebook corredato da tre immagini, la principale della quale la vede seduta di fianco a Mark Zuckerberg.

Ecco il testo del post: “Con il cuore pieno di gratitudine e la mente piena di ricordi, faccio sapere al consiglio di amministrazione di Meta che non mi candiderò alla rielezione questo maggio. Dopo aver lasciato il mio ruolo di COO, sono rimasta nel consiglio di amministrazione per contribuire a garantire una transizione di successo.

Sotto la guida di Mark, Javi Olivan, Justin Osofsky, Nicola Mendelsohn e i loro team hanno dimostrato oltre ogni dubbio che il business Meta è forte e ben posizionata per il futuro, quindi questo sembra il momento giusto per allontanarsi. D’ora in poi, fungerò da consulente per l’azienda e sarò sempre lì per aiutare i team Meta.

Servire come COO di Facebook – e poi di Meta – per 14 anni e mezzo e come membro del consiglio di amministrazione per 12 anni è stata l’opportunità di una vita. Sarò sempre grata a Mark per aver creduto in me e per la sua collaborazione e amicizia; è quel leader visionario davvero irripetibile ed è altrettanto straordinario come amico che rimane al tuo fianco nei momenti belli e in quelli brutti.”

Il post si chiude con i ringraziamenti a tutti i colleghi.

Da membro del cda a consulente esterno

Dunque Sheryl Sandberg lascia Meta, ma rimane come preziosa collaboratrice esterna.

Dopo le dimissioni da COO (direttore operativo), ora Sanderbg non si ripresenterà alla rielezione nel cda nel prossimo maggio. Mark Zuckerberg, commentando il post dell’ex collega, ha ricordato il suo indispensabile contributo “nel determinare il nostro successo”, e ringraziandola per il costante impegno ha concluso con queste parole: “Aspetto con ansia il prossimo capitolo insieme!”

Ma perché, con l’allontanamento di Sheryl Sandberg dal cda di Meta, Zuckerberg ha perso non solo un’amica ma anche una pedina importante?

Chi è Sheryl Sandberg

Scopriamo intanto chi è, in breve, Sheryl Sandberg.

Nata a Washington nel 1969, l’ex direttrice operativa di Meta prima di collaborare con Zuckerberg ha lavorato per il Tesoro, ed è stata direttrice generale della business unit di Google, per poi dirigere la divisione filantropica a scopo di lucro dell’azienda di Mountain View nel 2004.

In Meta (allora Facebook) dal 2008, Sheryl Sandberg nel 2013 ha scritto il libro Facciamoci avanti: Le donne, il lavoro e la voglia di riuscire nel 2013.

Forbes ha calcolato che negli ultimi 10 anni la manager si è liberata del 92% delle azioni dell’azienda di Menlo Park da lei possedute nel marzo del 2013, per un valore di oltre 2 miliardi di dollari.

È inoltre stata al centro di polemiche per aver minimizzato la responsabilità di Facebook negli eventi che hanno portato all’assalto del 6 gennaio 2021 di Capitol Hill.

L’ascesa (e le ombre) di Sheryl Sandberg in Meta

Sheryl Sandberg fa il suo ingresso in Meta (o meglio in Facebook) nemmeno quarantenne ma già con una solida carriera alle spalle. Mark Zuckerberg l’ha definita la persona in grado di occuparsi “di tutto quello che non voglio fare io”.

Nel 2012 è la prima donna nel consiglio di amministrazione di Facebook, ed è spesso lei il volto pubblico dell’azienda.

Onnipresente da anni nelle classifiche delle donne più potenti (e ricche) degli Stati Uniti, è nota per il suo impegno filantropico e per l’attenzione alle condizioni lavorative delle donne.

Tuttavia non mancano le ombre. Oltre all’episodio già citato di Capitol Hill, Sheryl Sandberg è stata ad esempio nell’occhio del ciclone per le ricadute pubbliche del caso Cambridge Analytica. Ed è stata accusata, al di là del femminismo di facciata, di non essersi spesa per rendere i social di Meta più inclusivi, meno razzisti e meno misogini.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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