La nuova versione di Bing che utilizza l’AI sta suscitando molto scalpore per le strane risposte che a volte dà – e Microsoft è intervenuta per spiegare perché. Sembra infatti che, nelle conversazioni particolarmente lunghe, l’AI si confonda e inizi a rispondere in maniera errata, arrivando fino a mentire e “sgridare” gli utenti. Ma l’azienda di Redmond promette di essere già al lavoro per risolvere la situazione.
Microsoft spiega perché l’AI di Bing si confonde
Dopo sette giorni di test con un numero ristretto di utenti (noi stiamo ancora aspettando di poter accedere alla beta), Microsoft ha fatto il punto su come sta andando la versione di Bing che sfrutta l’AI simile a ChatGPT.
Gli utenti stanno utilizzando l’AI soprattutto per fare conversazione e meno per la ricerca. Ma ha anche valutato che, dopo 15 o più domande, il modello di AI di Bing inizia a confondersi. Soprattutto quando le domande diventano “ripetitive o sollecitano/provocano a dare risposte che non sono necessariamente utili o in linea con il tono che abbiamo progettato”.
Microsoft spiega che potrebbe aggiungere “uno strumento per aggiornare più facilmente il contesto” di una sessione di chat, nonostante ci sia un grande pulsante “nuovo argomento” accanto alla casella di testo.
Il problema principale è che Bing risponde in maniera incorretta durante queste sessioni più lunghe – sebbene Microsoft si limiti a dire “non nello stile che intendiamo”. Alcuni utenti hanno postato sui social interazioni in cui il tono di Bing diventava quasi ostile quando gli utenti facevano notare alcune mancanze. The Verge per esempio fa notare che l’AI di Microsoft Bing ha definito “di parte” il giornalista che ha scritto un articolo riportando i suoi problemi.
Microsoft starebbe lavorando a un gradiente del tono e della “creatività” di Bing, in modo che gli utenti possano impostare diversi livelli di interazione. E in generale, l’azienda sta applicando correzioni ogni giorno, implementando anche novità come la possibilità di prenotare voli o inviare email. La strada per l’AI di Bing sembra ancora lunga, ma Microsoft pensa di poterlo migliorare fino a renderlo uno strumento ottimo per le ricerche online – anche se l’attenzione nel verificare le fonti e valutare le risposte da parte nostra non può venir meno.
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