Nel 2019 Microsoft aveva investito 1 miliardo di dollari in OpenAI, ma adesso potrebbe arrivare a investire ben 10 miliardi.
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Microsoft e OpenAI, un investimento stellare
Che i rapporti fra Microsoft e OpenAI fossero buoni non è di certo un mistero e non molto tempo fa vi abbiamo svelato le intenzioni del gigante informatico di utilizzare ChatGPT, IA sviluppata da OpenAI, nella nuova versione di Bing.
Tuttavia pare che adesso Microsoft sia pronta a investire 10 miliardi di dollari nell’azienda che si occupa di sviluppare intelligenze artificiali, ma non è ancora chiaro se l’accordo sia già stato stretto o meno.
Il rumors, lanciato da Semafor, vedrebbe Microsoft pronta a investire una somma gigantesca dopo l’investimento iniziale di 1 miliardo di dollari nel 2019.
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Con un investimento di 10 miliardi di dollari, invece, la multinazionale acquisirebbe il 49% dell’azienda, segnando così il lancio di Microsoft nel mercato dell’intelligenza artificiale. Inoltre, stando a una particolare clausola, riceverebbe il 75% dei profitti di OpenAI fino al rientro della somma totale dell’investimento.
Il perché Microsoft si sia imbarcata in quest’avventura lo dobbiamo a OpenAI stessa. L’azienda, infatti, avrebbe messo in vendita il 98% delle proprie azioni, trattenendone solo il 2%. Il ricavato, pari a 29 miliardi di dollari, vedrebbe le azioni così ripartite: 2% a OpenAI, 49% a Microsoft e il restante 49% ad altri investitori.
A ogni modo non ci sono ancora notizie confermate, in quanto né Microsoft né OpenAI hanno commentato la faccenda.
ChatGPT
ChatGPT è un software sviluppato da OpenAI capace di replicare risposte umane. Questa particolare intelligenza artificiale, per quanto perfezionale, è entrata nel mirino di Microsoft che vorrebbe integrarla nella nuova versione di Bing.
Alcuni rumors, tuttavia, parlando di una sua estensione anche al pacchetto Office, in particolar modo nell’applicazione di posta elettronica.
Per quanto sia ancora da perfezionare, nelle intenzioni della multinazionale CHATGPT dovrebbe rendere Bing il perfetto e temibile concorrente di Google.
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