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Nello Utah gli adolescenti dovranno chiedere il permesso ai genitori per usare i social media

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Il governatore dello Utah, Spencer Cox, ha firmato due disegni di legge che vedranno gli adolescenti residenti nello Stato dover chiedere il permesso ai propri genitori prima di potersi iscrivere su una piattaforma di social media.

Cosa cambia per gli adolescenti che vogliono iscriversi sui social media

Nello Stato del Sud-Ovest degli USA, i genitori degli adolescenti che vorranno iscriversi su un social media dovranno prima dare il loro consenso.

Significa che piattaforme come TikTok, Facebook, Instagram e Snapchat dovranno giocoforza modificare i propri form di iscrizione per i teenager dello Utah. Inoltre le due leggi non si fermano di certo qui. Tra gli altri obblighi vi è anche quello di impostare un coprifuoco, un monitoraggio costante da parte dei genitori e funzionalità relative alla verifica dell’età.

In più vi è anche una chiara raccomandazione verso le piattaforme più utilizzate. Quest’ultime, infatti, avranno l’obbligo di evitare ogni qual si voglia sviluppo di forme di dipendenza dalla piattaforma stessa.

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Significa che sia il design sia le funzionalità non devono indurre gli adolescenti a diventare dipendenti dal social stesso. Sicuramente un punto molto complicato da realizzare, e non è nemmeno ancora del tutto chiaro come lo Utah intenda applicare e far rispettare queste due leggi, così come non si sa ancora come risponderanno le società dietro i social stessi.

I dubbi in merito alla funzionalità di queste norme sorge soprattutto in relazione al fatto che entreranno in vigore entro la fine di questo mese. Eppure sono apparentemente molte le voci che si sono sollevate in America relative all’uso dei social da parte dei teenager.

Per esempio, Surgeon General ha affermato che “13 anni è troppo presto“, in una chiara critica all’età minima richiesta dalla maggior parte dei social per procedere con l’iscrizione. Inoltre anche altri Stati americani starebbero pensando a leggi molto simili, per limitare l’accesso ai giovani americani.

Eppure, se è vero che alcuni hanno sollevato lecite preoccupazioni, dall’altro lato non sono mancate le critiche a questa iniziativa. Electronic Frontier Foundation, organizzazione che promuove i diritti digitali, si è fermamente opposta alle due leggi approvate nello Utah, in quanto violerebbero i diritti dei giovani in relazione al Primo Emendamento.

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