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NFT, cosa sono e perché valgono così tanto

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L’11 Marzo si è conclusa un’asta curata da Christie’s, la più grande casa d’aste al mondo: l’opera d’arte digitale più costosa di sempre, Everydays: the First 5000 Days, creata da Beeple, graphic designer 39enne americano, e venduta con il metodo dei non fungible tokens, è stata battuta online per quasi 70 milioni di dollari. Parallelamente Jack Dorsey, il fondatore di Twitter, ha messo all’asta sul sito Valuables by cent il suo primo tweet, datato 21 marzo 2006, in cui scriveva «just setting up my twttr». L’offerta più alta è stata di 2,5 milioni di dollari. Anche una delle gif animate più conosciute, come quella del gattino arcobaleno, la storica gif di Nyan Cat, è stata venduta all’asta per 590 mila dollari.

Il collezionismo ha assunto una nuova forma, che attraversa l’arte digitale, la crypto art, un mercato che si affida ai sistemi blockchain che conferiscono al possessore un diritto di proprietà di un bene digitale. Si chiamano Token non fungibili, Nonfungible Tokens (NFT), e possono essere la storica gif di Nyan Cat di Chris Torres, o perché no l’azione di un giocatore durante una partita, una canzone o un quadro di arte digitale. Chiunque può produrre NFT. Le NFT sono risorse uniche nel loro genere che possono essere acquistate e vendute come qualsiasi altra proprietà, ma non hanno una propria forma tangibile.

NFT, cosa sono e perché valgono così tanto

L’idea di base della tecnologia è abbastanza semplice. Un NFT è una valuta non fungibile, è come un certificato di autenticità per un oggetto virtuale, un pezzo unico, adoperato per creare opere digitali. L’acquirente di una NFT non acquisirà necessariamente un diritto d’autore, o l’accesso esclusivo a un’opera: è una copia unica, riconosciuta dall’artista e considerata la versione originale. Il proprietario di questa NFT possiede il file digitale ma non possiede il copyright dell’opera.

Alcune persone sono disposte a pagare per poter rivendicare e arrogarsi il diritto della loro proprietà. Secondo il rapporto NFT 2020, pubblicato da L’Atelier BNP Paribas e Nonfungible.com, il valore del mercato NFT è cresciuto del 299% nel 2020, quando è stato valutato oltre 250 milioni di dollari. Ma i primi mesi del 2021 hanno già visto vendite sbalorditive. 

Il mondo dell’arte tradizionale e il collezionismo hanno assunto una nuova forma

I token non fungibili e la tecnologia blockchain stanno prendendo d’assalto il mondo dell’arte tradizionale, raggiungendo prezzi smisurati. Le opere d’arte tradizionali, come i dipinti, sono preziose perché sono uniche nel loro genere. Ma i file digitali possono essere duplicati facilmente e all’infinito. Il punto sta proprio qui. Sono file e possono essere copiati e condivisi. Comprare un NFT è come acquistare un autografo. Sul web, un mondo costruito sulla diffusione di immagini e video attraverso piattaforme e social, l’idea di legare la proprietà a un’immagine specifica e singola è peculiare, ma non è nuova. 

Questo tipo di tecnologia esiste dalla metà degli anni 2010, ma è diventata popolare alla fine del 2017 con CryptoKitties, un sito che permetteva alle persone di acquistare, collezionare, vendere e allevare gatti digitali in edizione limitata con criptovaluta. L’idea è esplosa di recente in popolarità grazie all’aumento delle tecnologie di criptovaluta e al desiderio degli artisti digitali di avere una maggiore libertà e monetizzazione. Non è solo l’arte che viene simbolizzata e venduta ma anche la stessa idea riproducibilità, di proprietà, l’idea di un collezionismo differente da quello tradizionale. 

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