Alle ore 13.00 di giovedì 6 ottobre è stato assegnato il prestigioso premio Nobel per la Letteratura 2022. Che va alla scrittrice francese Annie Ernaux.
Nei primi tre giorni sono stati conferiti i premi Nobel negli ambiti scientifici. Si è iniziato lunedì 3 con il Nobel per la Medicina, andato a Svante Pääbo “per le sue scoperte sul genoma degli ominini estinti e sull’evoluzione umana.”
Martedì 4, poi, è stato assegnato il premio Nobel per la Fisica ad Alain Aspect, John F. Clauser e Anton Zeilinger, per i loro esperimenti con i fotoni entangled.
E mercoledì 5 ottobre è toccato a Carolyn Bertozzi, Morten Meldal e Barry Sharpless, vincitori del Nobel per la Chimica.
Restano da assegnare i premi Nobel per la pace e quello per l’economia, i cui vincitori saranno ufficializzati rispettivamente nelle giornate di venerdì 7 e lunedì 10 ottobre.
Nobel per la Letteratura 2022 ad Annie Ernaux: la motivazione
Pochi minuti dopo la proclamazione delle vincitrice del Nobel per la Letteratura 2022, sul sito ufficiale del premio è apparsa la motivazione.
Il riconoscimento va a Annie Ernaux “per il coraggio e l’acutezza clinica con cui svela le radici, gli allontanamenti e i vincoli collettivi della memoria personale.
Nella sua scrittura, Ernaux in modo coerente e da diverse angolazioni, esamina una vita segnata da forti disparità di genere, lingua e classe. Il suo percorso verso l’autorevolezza come scrittrice è stato lungo e arduo.”
Chi è Annie Ernaux
La scrittrice francese Annie Ernaux, insignita del premio Nobel per la Letteratura 2022, è nata in un paese della Normandia nel 1940.
Di umili origini (i suoi genitori avevano un negozio di alimentar), diventa insegnante di liceo, ruolo che manterrà sino al 2000. La carriera di professoressa le farà conoscere la vita borghese: questo passaggio affascinante e traumatico segnerà tanto la sua vita quanto la sua scrittura.
L’intreccio tra vita e letteratura
Sono diversi gli episodi biografici di Annie Ernaux che, pur trasfigurati sulla pagina, danno linfa alle sue opere.
L’evento narra ad esempio di un suo aborto clandestino, e Memorie di ragazza riporta al 1958 e al suo primo rapporto sessuale. L’altra figlia è addirittura una lunga lettera rivolta alla sorella maggiore, mai conosciuta perché morta prima della sua nascita.
Le opere e lo stile
Ma tutte le opere di Annie Ernaux, premio Nobel per la Letteratura 2022, poggiano su momenti intimi della scrittrice.
Il posto, ad esempio, ripercorre la vita del padre, Una donna ci parla della perdita della madre e il pluripremiato Gli anni è un affresco della vita propria e di quello della sua generazione.
La grandezza della scrittura di Annie Ernaux sta proprio in questo: nel partire da dati e accadimenti personali per renderli plurali. Al punto che per le sue opere si è parlato di “autobiografia collettiva”.
La motivazione del premio Nobel sottolinea la denuncia di argomenti della massima importanza, come le disparità sociali e di genere.
Tuttavia il carattere sociologico dei volumi del premio Nobel per la Letteratura 2012 non è mai esibito. Muove piuttosto dalla propria persona, che viene vivisezionata con grande onestà e coraggio, per diventare emblema di una generazione.
Ernaux si affida poi, ossessionata dal “dire la verità”, a quella che lei stessa chiama una “écriture plate”, scrittura semplice, senza arzigogoli né ricercatezze. Che arrivi al cuore dei problemi con frontalità. Una scrittura, insomma, che sia prima scavo e poi liberazione.
Protagonisti delle narrazioni di Annie Ernaux sono anche gli ipnotici luoghi del consumo. Guarda le luci, amore mio, ad esempio, è la desolata cronaca di un anno di visite a un centro commerciale francese.
Un premio (in parte) inatteso
Come spesso accade, specie in questi ultimi anni, anche il Nobel per la letteratura del 2022 è andato a un’autrice considerata un’outsider.
Nelle scorse ore, i nomi che sono rimbalzati più di frequente nei social e non solo, sono stati quelli di un altro narratore francese, Michel Houellebecq, e quello di Salman Rushdie, vittima di un’aggressione lo scorso 12 agosto al festival letterario di Chautauqua, a New York.
Il Nobel è andato invece ad Annie Ernaux. Che, sempre ben attenta a schivare i salotti televisivi, ha detto alla televisione svedese poche parole, dichiarandosi “onorata e consapevole della grande responsabilità.”
Pur pubblicata in Francia dal massimo editore, Gallimard, in diversi Paesi (tra cui l’Italia) le sue opere sono uscite presso editori minori, e con un certo ritardo.
A gongolare in Italia è la casa editrice romana L’orma, che negli ultimi anni ha dato alle stampe buona parte della produzione letteraria del premio Nobel per la Letteratura. Nella traduzione, peraltro, di Lorenzo Flabbi, uno dei proprietari della casa editrice.
Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
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